milena gabanelli fondazione feltrinelli

IL TESORO DI CARTA DELLA FONDAZIONE FELTRINELLI NEL MIRINO DELLA DESTRA – A MILANO, NEL CAVEAU DI UN PALAZZO A FORMA DI PIRAMIDE, È CUSTODITO L’ARCHIVIO DI GIANGIACOMO FELTRINELLI, CHE COMPRENDE LO SCAMBIO DI LETTERE ORIGINALI AUTOGRAFE FRA MARX E ENGELS, LA PRIMA TIRATURA DEL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA, 4 LETTERE IN FRANCESE DI LENIN - GABANELLI: “È IL MAGGIORE CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EUROPEO SULLA STORIA DEI MOVIMENTI CONTRO IL POTERE. GIANGIACOMO HA SPESO I SUOI SOLDI PER RACCOGLIERE PEZZI DI STORIA” – VIDEO

GUARDA QUI LA VIDEO-INCHIESTA DI MILENA GABANELLI SULLA FONDAZIONE FELTRINELLI

 

Estratto dell’articolo di Milena Gabanelli per www.corriere.it

 

fondazione feltrinelli dataroom

Milano, viale Pasubio. Il capolavoro di architettura moderna, firmato da Herzog & de Meuron, è una piramide orizzontale di cinque piani completamente trasparente. Nel primo blocco c’è la sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, voluta e finanziata dal figlio Carlo. Al piano terra c’è un’immensa libreria; sugli altri piani spazi per convegni, conferenze, eventi; all’ultimo, la sala lettura, dove 8 mila visitatori l’anno accedono gratuitamente alla consultazione di rarissimi documenti, che si trovano solo qui.

 

[...] la Fondazione è frequentata ogni anno da 95 mila visitatori; si tengono mediamente 170 eventi (workshop, forum, masterclass, festival); raggiunge 15 mila istituti scolastici. Fa attività di ricerca con 500 università [...]

 

Per capire cosa c’è all’origine di tutto questo, bisogna scendere nel caveau. Il luogo è blindato, le condizioni microclimatiche stabili. Qui sono conservati 12 km lineari di archivio, che custodiscono carteggi, manoscritti originali archivistici, monografie, periodici, 15 mila manifesti e locandine dall’Ottocento ai giorni nostri.

 

fondazione feltrinelli milena gabanelli dataroom

Per chi non lo sapesse, è necessario spiegare che Giangiacomo Feltrinelli era un uomo molto ricco: i soldi li aveva ereditati dal padre e dal nonno, industriali del legno. Solo che lui non era portato per proseguire l’impresa di famiglia, si sentiva più vicino ai ceti subalterni e aderiva alle mobilitazioni di massa contro ogni forma di autoritarismo.

 

Cominciò così a costruire un archivio, comprando in giro per il mondo i documenti sulla storia dei movimenti e delle correnti di pensiero che hanno ispirato la lotta al potere costituito. In concreto: c’è lo scambio di lettere originali autografe fra Karl Marx e Friedrich Engels, datate 1852; 4 lettere in francese di Lenin; la lettera di Bakunin sulla morte di Mazzini; la prima tiratura del Manifesto del Partito Comunista di Marx e Engels del 1848; l’unica copia esistente del primo giornale rivoluzionario in lingua italiana, pubblicato in Corsica nel 1790 da Filippo Buonarroti (discendente di Michelangelo), che teorizzava la necessità della nascita di un uomo nuovo possibile, attraverso l’istruzione come compito inderogabile dello Stato.

 

fondazione feltrinelli dataroom (1)

E ancora: le lettere di Ignazio Silone scritte fra gli anni ’30 e ’40 sulla sua espulsione dal PC, perché non era stalinista; i bollettini originali della resistenza italiana; i fogli clandestini della resistenza francese, di quella antinazista in Cecoslovacchia e quelli dei fuorusciti tedeschi, dei resistenti messicani; i periodici originali della controcultura americana, con le rivendicazioni degli afroamericani, delle donne, degli omosessuali e le proteste contro la guerra del Vietnam; i periodici rari e i manifesti introvabili della Comune di Parigi e del maggio francese; la prima edizione italiana del libretto rosso di Mao del 1966; l’archivio degli oppositori nel Cile di Pinochet (fondo Fernando Murillo-Viana), quelli nella Polonia di Jaruzelski (fondo Solidarnosc); i periodici clandestini dell’Urss [...]

 

GIANGIACOMO FELTRINELLI fidel castro

Dalla collezione dei Movimenti democratici in Cina provengono i documenti della ribellione contro il primo ministro Li Peng (il macellaio di Tienanmen). Il primo volantino del maggio 1989, che indice lo sciopero della fame degli studenti in piazza Tienanmen, di cui la Cina nega l’esistenza, è qui. Ci sono anche le prime copie di volumi, come Cos’è il terzo stato di Emmanuel Sieyès, pubblicato anonimo nel 1789 e che ha contribuito alla Rivoluzione francese [...]

 

Pasternak e il KGB

fondazione feltrinelli dataroom 9

La casa editrice nasce nel 1954 con quello che nessuno vuole pubblicare: l’autobiografia del primo ministro indiano Nehru, considerato l’erede spirituale di Gandhi. Segue Il flagello della svastica di lord Russell, con le testimonianze al Processo di Norimberga (1955). Ma il colpaccio arriva con Il dottor Zivago.

 

Il dattiloscritto originale, con le note dell’autore, è conservato qui, accompagnato dalla gigantesca corrispondenza fra Giangiacomo e Pasternak, e i cablogrammi del Kgb, che, spacciandosi per Pasternak, scrive all’editore di annullare l’accordo poiché il libro verrà pubblicato nell’Unione Sovietica

 

fondazione feltrinelli dataroom 8

Seguono le lettere di Pasternak (quello vero): «Caro amico, le missive che riceve a mio nome non scritte in francese non sono mie quindi non esegua quanto richiesto». Nonostante le pressioni dell’Urss sul partito comunista italiano, nel 1957 Giangiacomo pubblicherà il libro. Con il Dottor Zivago Pasternak vincerà il Nobel per la letteratura, ma accusato di tradimento dal suo Paese, non potrà andare a ritirarlo. Giangiacomo invece verrà espulso dal Pci.

 

giangiacomo feltrinelli

Nel 1958 esce un altro capolavoro, già rifiutato da Einaudi e Mondadori: Il Gattopardo. Seguono Il buio oltre la siepe e I Diari di Sibilla Aleramo, scritti fra il 1940 e il 1958, anche questi rifiutati da Mondadori. In una scatola c’è anche un corposo dattiloscritto, rilegato con cartellina rossa e un’etichetta: Biografia di Fidel Castro, scritta da Castro e Feltrinelli, datata fra il 1961 e il 1964. Mai pubblicata. Forse l’editore riteneva non ne valesse la pena. Dai carteggi fra Giangiacomo e i collaboratori della casa editrice, raccolti dal figlio Carlo nel libro Senior Service, si evince che alla fine quella biografia era più un pretesto per incontrare il Comandante, e magari lo aveva pure deluso.

 

Il più grande centro europeo

fondazione feltrinelli dataroom 10

Nel 1961, all’inaugurazione dell’istituto Feltrinelli, scrive: «Si trattava di conservare e scegliere per il futuro, per la storia. Formandoci noi, man mano, quella specifica preparazione che ci permettesse di riconoscere e conservare l’essenziale, in una esatta prospettiva storica, affondando le radici in un passato nel quale scoprivamo, cercando tesori dimenticati, preziose e umili tessere di quell’immenso mosaico che è la documentazione storica e politica».

 

Giangiacomo muore saltando su un traliccio a Segrate nel ’72, in un maldestro tentativo di sabotaggio. L’opera di raccolta è stata in seguito continuata dalla moglie Inge. Il risultato finale è che dal 1949 sono stati raccolti 1,5 milioni di pezzi, 250 mila volumi, 15 mila manifesti. Si tratta del maggiore centro di documentazione e ricerca europeo sulla storia dei movimenti che hanno ispirato le lotte di potere al potere. La consultazione è gratuita; ovviamente occorre prenotare la sala lettura. Come tutti gli Enti culturali, la Fondazione riceve ogni anno un contributo pubblico dal Ministero della Cultura.

 

Un nome scomodo

federico mollicone al premio strega 1

Nel 2021, il deputato capogruppo di FdI Federico Mollicone, membro della commissione Cultura, dice la sua: «È assurdo che lo Stato italiano finanzi un istituto intitolato a un personaggio che ha fatto della guerriglia il proprio stile di vita» e la proposta nella sostanza è che per continuare a ricevere contributi, dalla Fondazione deve sparire il nome di Giangiacomo.

 

Già, perché Giangiacomo avrà pure fondato i «Gruppi di azione partigiana», ma da miliardario i suoi soldi poteva pure berseli, fare speculazioni finanziarie, portarli alle Cayman, invece ha preferito raccogliere come un pazzo in giro per il mondo dei pezzi di storia pagandoli di tasca propria, e investire in una casa editrice innovativa dal punto di vista editoriale, rivoluzionando pure il modello di libreria (che in seguito tutti hanno copiato).

 

INGE GIANGIACOMO FELTRINELLI

Lui stesso è la storia della Fondazione...sarà difficile cancellarne il nome. Ebbene, nel 2022 Federico Mollicone è diventato presidente della commissione Cultura. Oggi i contributi alla Fondazione Feltrinelli sono stati dimezzati.

fondazione feltrinelli dataroom (2)fondazione feltrinelli dataroom (6)fondazione feltrinelli dataroom 11federico mollicone foto di bacco (3)GIANGIACOMO INGE FELTRINELLIfondazione feltrinelli dataroom (4)fondazione feltrinelli dataroom (5)fondazione feltrinelli dataroom (7)

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...