tiktok tik tok

TIKTOK. CHI È? UN PEDOFILO! – LOLITE CHE BALLANO A CACCIA DI “MI PIACE” E DIVENTANO PREDE FACILI PER I MOLESTATORI E RAGAZZINI BULLIZZATI PERCHÉ TROPPO IN CARNE – BENVENUTI NEL MAGICO MONDO DI TIKTOK, L’APP POPOLARISSIMA TRA I PIU' PICCOLI, ALLA QUALE BASTA MENTIRE SULL’ETÀ PER POTERTI ISCRIVERE – UN PORTAVOCE: PROMUOVERE UN AMBIENTE SICURO È IN CIMA ALLE NOSTRE PRIORITÀ

DICHIARAZIONE DI UN PORTAVOCE TIKTOK

Promuovere un ambiente sicuro e positivo all’interno dell’applicazione è in cima alle nostre priorità e oggi possiamo contare su numerose misure che abbiamo messo a punto specificamente per proteggere gli utenti da un uso improprio.

 

Prima di tutto, gli utenti possono impostare i propri account nella modalità privata, avendo così la facoltà di approvare o rifiutare follower, limitare i contenuti caricati e i messaggi in entrata ai soli follower. Abbiamo inoltre protezioni come la modalità di visualizzazione con restrizioni, filtri e un sistema di segnalazione interno alla app.

 

Il team dedicato alla moderazione si occupa di rimuovere contenuti inappropriati e di chiudere account che violano i Termini di Servizio . TikTok è una app rivolta a utenti dai 13 anni in su, come indicato nei nostri Termini di Servizio. L’app include misure di esclusione basate sull’età nel momento della registrazione.

 

Abbiamo inoltre impostato la classificazione 12+ nell’App store, per consentire ai genitori di bloccarne l’uso sul telefono dei propri figli, semplicemente usando il parental control che si trova sul dispositivo

 

 

Lodovico Poletto per “la Stampa”

 

 

tik tok 5

E video sia, su Tik Tok. Con i ragazzini che ballano e le lolite che ancheggiano in perizoma. Largo alla fantasia e - come dicono quelli del sito - «alla creatività». Ai video con le battute e agli sketch di vita da adolescenti e di vita da adulti che l' adolescenza non l' hanno mai finita. Ai contest di ballo sfrenati, agli ammiccamenti, e pure al pubblico ludibrio, talvolta consapevole e sempre devastante. Inseguendo l' unica cosa che conta davvero e in nome della quale si sacrifica tutto: i paganissimi «like»: più ne hai e più sei popolare. E più sei popolare e più sei figo.

 

Largo alla fantasia, sì. Anche infilando nei video dei bambini - non quattordicenni - ma bambini-bambini co-attori nei «tubes» di mamme e papà religiosamente fedeli al nuovo mondo: Facebook è morto, è nato TikTok. O meglio, visto dallo schermo di uno smartphone, Facebook e il signor Zuckerberg sono finiti nelle caverne della preistoria dei social. Il nuovo - finché dura - arriva dalla Cina ed è un mondo che agita i sonni dei genitori e fa impazzire i ragazzi. E bussa sugli app store: TikTok.

 

 

Ecco, raccontare oggi che cos' è questa app con 600 milioni di utenti tra Usa, Europa e Cina è entrare in una realtà che non ti aspetti. Perché è disponibile in 150 mercati e in 75 lingue; all' inizio del 2018 è stata una delle applicazioni più usate al mondo.

 

 

Nella prima metà del 2018 è stata la più scaricata da Apple store a livello globale. Su Facebook trovi le fotografie del cibo, scopri l' edonismo nelle foto delle vacanze a Minorca o nel viaggio organizzato a Skopelos. Incroci le visioni politiche del vicino di casa, che discetta di governi e di Europa mentre sta pitturando di bianco le pareti del bagno. Roba vecchia. Su TikTok no.

 

tiktok 9

Ci sono già i figli del vicino che ballano in salotto. Tubes, si chiamano così i video, che hanno durata brevissima: da 15 secondi a un minuto. E trovi la figlia del professore di lettere che - con il fidanzatino e in shorts stracorti - regala imperdibili perle di saggezza discotecara.

 

Trovi la bambina di 12 anni che tenta di ballare. E sembra ancora più piccola della sua età, ed è impacciata nelle magliette della Ovs mentre tenta di muoversi sulle note di «Young Manny».

 

È Tik ToK, appunto, App cinese che da luglio è finita nel mirino del garante della privacy del Regno Unito. Lo racconta il Guardian, e non è l' unico caso al mondo.

 

tiktok 4

A febbraio TikTok ha accettato di pagare 5 milioni e rotti di dollari in accordo con la Federal Trade Commission degli Stati Uniti per aver raccolto illegalmente informazioni personali dai bambini. «Roi des Rats», youtuber notissimo in Francia, ha lanciato strali contro la nuova moda. E c' è chi dice che crea dipendenza. Disimpegna. Invita a non pensare attraverso un ballo, un ammiccamento, un video curioso dal Pakistan.

 

 

Dalla Cina replicano che tutto questo non è vero. O se lo è,è solo in minima parte, come su tutti i social. E raccontano che in Italia anche un programma come Zelig è presente sulla app.

 

Il motivo? Tra milioni di video potrebbero celarsi i nuovi comici, i nuovi fenomeni da tv, appunto. E ci sono anche alcuni calciatori. O personaggi comunque famosi. Gente che «fa tendenza». E dicendo questo si smonta la tesi che il nuovo social è «soltanto» il regno dei ragazzini. Vero: non ci sono soltanto adolescenti .

 

tiktok 2

Ma resta il fatto che è la app dei mminorenni e puoi iniziare ad usarla già quattro anni prima di prendere la patente. Già mentre stai finendo le scuole medie. Ma, se sei più piccolo, al momento dell' iscrizione cambi la data di nascita e va bene lo stesso: tanto la app non è l' ufficio anagrafe.

 

tik tok 1

Non puoi mentire invece sulla faccia, sul fisico, sulla voce. Sei giovane, formosa e metti gli shorts, al mare il tanga, e hai la maglietta che lascia intuire il seno e hai labbra grandi? Hai fan, like e una quantità di gente che ti scrive in privato. Sei un po' troppo in carne? I venti secondi di video del quattordicenne (?) italiano e decisamente obeso che si lancia in piscina ha 256 commenti.

 

E molti tutt' altro che simpatici. «Ma è un maschio o è una femmina?» «Hai visto che costume? Ma dove lo ha comprato?» «Stai a casa». È un continuo. Alternato a commenti di chi prova difenderlo, o invita a smettere con il linciaggio e gli insulti, con il risultato di rilanciare sempre commenti sui difetti fisici.

adolescenti su tiktok

 

Non basta: TikTok, e finito al centro di polemiche per cyberbullismo. «È meglio mia nonna in carrozzella» scrive tal Vincenzo a tal Eli che dice di essere del 2002, ma se guardi le sue foto la vedi col vestito della prima comunione nel giardino di casa.

tik tok 6

 

Confermando l' opinione di chi dice che qui si incentiva «una visione delle donne piegata su stereotipi sessuali. Inoculandola nel cervello dei minori». E mentre adulti e sociologi commentano, la app spopola.

 

Dalla Cina spiegano che sul tema sicurezza si fa molto, che ci si può difendere da intrusioni non volute, bloccare commenti inibendo a monte l' uso di certe parole. Insomma: si lavora sulla sicurezza perché il social vale miliardi. E il nuovo mondo non può permettersi di esser battuto da bulli e molestatori. Facebook è il passato.

 

 

Twitter non è per tutti. Snapchat non piace più. Resta TikTok, l' ultima «community» di chi vuol mettersi in mostra.

tiktok 6tiktok 8tiktok 11tiktok 1tiktok 7tiktok 5tiktok 2tik tok 9tiktok 10adolescenti su tiktok 2tiktok 15tiktok 12tiktok 13tiktok 14tiktok 16tiktok 3approvazione sui socialadolescenti su tiktok 1adolescenti su tiktok 3tik tok 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…