antonino nino di matteo piercamillo davigo

TOGA CONTRO TOGA - DI MATTEO PARLA DEI VERBALI SEGRETI SULLA LOGGIA UNGHERIA E ATTACCA DAVIGO: “A PRESCINDERE DALLE INTENZIONI, GLI EFFETTI SULLE ISTITUZIONI SONO DEVASTANTI” - “FACCIAMO I MAGISTRATI E DOBBIAMO ESSERE I PRIMI A RISPETTARE LE REGOLE” -  PERCHÉ HANNO INVIATO ANCHE A LUI I VERBALI? CI SONO DUE IPOTESI: O È STATA UNA MOSSA PER “ISOLARLO” DA ARDITA, IL CONSIGLIERE DEL CSM A LUI PIÙ VICINO, OPPURE ERA UN MODO PER “PROVARE A INCASTRARLO” - VIDEO

 

           

nino di matteo a piazzapulita

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

«Devastante». È la parola chiave usata da Nino Di Matteo. Parla del caso che sta terremotando la magistratura: i verbali segreti sulla presunta loggia Ungheria passati dal pm milanese Paolo Storari all' allora membro del Csm Piercamillo Davigo, e da costui veicolati nello stesso Csm e fuori, al presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. «A prescindere dalle intenzioni, devastanti - ragiona - sono gli effetti sulle istituzioni» di una vicenda «gravissima» che ha molti passaggi ancora oscuri, con tratti «inquietanti».

PAOLO STORARI

 

Tante le cose che a Di Matteo non tornano. Anche nella gestione dei verbali nella Procura di Milano: ricorda bene che quando gli capitò un conflitto simile sulle strategie investigative con il suo capo a Caltanisetta (lo stesso Tinebra ora evocato per la loggia Ungheria), da giovane pm si comportò diversamente da Storari.

 

sebastiano ardita al csm con di matteo e davigo

«Con Tescaroli mettemmo agli atti il nostro dissenso, chiedemmo un confronto pubblico», superando l' ostacolo e iscrivendo Berlusconi e Dell' Utri come indagati per concorso in strage mafiosa. Perché «un magistrato che ritenga boicottata un' indagine nella sua Procura ha non solo il diritto, ma soprattutto il dovere di denunciare in modo formale».

 

piercamillo davigo al tg2 2

Ma soprattutto Di Matteo non nasconde la sua «incredulità» sull' uso che Davigo ha fatto dei verbali. «Per un magistrato - dice - ciò che non è scritto non esiste. Ciò che non si verbalizza non conta niente».

 

Vale per la ricezione dei verbali da Storari, ma ancor più «grave» è la veicolazione dei verbali, in modo confidenziale «se non clandestino», ad altri consiglieri del Csm, con il conseguente e surrettizio effetto di «mascariare» il consigliere del Csm Sebastiano Ardita.

 

PIERO AMARA

Evocato da Amara come iscritto alla loggia Ungheria, ma con dettagli «macroscopicamente fasulli» e che anche Davigo avrebbe dovuto agevolmente smascherare, anziché accreditare come verosimile «una bufala».

PAOLO STORARI CON IL SUO AVVOCATO

 

Comportamenti che Di Matteo interpreta come «oggettivamente finalizzati a condizionare il Csm, a destabilizzare le istituzioni». Perché qui il problema «è istituzionale, non personale». Quanto al movente della terza fase della vicenda, ovvero «le operazioni di dossieraggio» inviandogli i verbali (già mandati a due giornalisti), Di Matteo avanza due ipotesi. Che sia stata una mossa per «isolarlo» da Ardita, il consigliere del Csm a lui più vicino e da lui più stimato; ma anche che sia stato un modo per «provare a incastrarlo», confidando che potesse chiudere i verbali in un cassetto per tutelare l' amico Ardita, rendendosi così successivamente attaccabile.

nino di matteo a piazzapulita 2

 

Per questo motivo, qualche giorno dopo aver ricevuto i verbali, Di Matteo ha chiamato il procuratore di Perugia Raffaele Cantone, «verbalizzando, io sì», quello che era accaduto, e all' inizio di maggio ha reso pubblica la vicenda, nel plenum del Csm.

 

Sconcerto non minore, sostiene Di Matteo, deriva dalla successiva conoscenza del fatto che Davigo aveva parlato dei verbali (e di Ardita) a diversi consiglieri del Csm, coltivando «un' operazione di isolamento istituzionale» che imporrebbe a tutti loro, adesso, di «rivolgersi immediatamente all' autorità giudiziaria» per dire quello che sanno.

luca palamara al csm

 

La giornata di Di Matteo, conclusasi in tv ospite di PiazzaPulita, è stata difficile. Per ore, al Csm, ha battagliato perché Valerio Fracassi, giudice pugliese ed ex consigliere dello stesso Csm nella corrente progressista Area, fosse trasferito per le sue manovre sulle nomine documentate dalle chat con Luca Palamara.

 

PIERCAMILLO DAVIGO E SEBASTIANO ARDITA

Ha evocato, a proposito della rivendicazione politica degli accordi sulle nomine fatta dallo stesso Fracassi, il discorso di Bettino Craxi nel 1993, la chiamata in correità della partitocrazia. Dopo la sconfitta (il plenum ha votato contro il trasferimento, Di Matteo è stato isolato dagli altri membri togati), in un modo che lo porta a considerare «per la magistratura il rischio di cedere alla tentazione dell' autoassoluzione» e per le correnti «a quella del doppiopesismo».

 

Il combinato disposto di queste e altre «difficoltà» della magistratura crea i presupposti, per Di Matteo, affinché «parte della politica approfitti per regolare i conti» gabellando per riforme «operazioni per rendere il pm collaterale e servente».

nino di matteo a piazzapulita attacca davigo raffaele cantone presidente della corteluca palamara ospite di giletti parla di davigoGHERARDO COLOMBO - ANTONIO DI PIETRO - PIERCAMILLO DAVIGOnino di matteo a piazzapulita

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)