riconoscimento facciale

TOLGA LA TELECAMERA DALLA MIA FACCIA! - I VUOTI NORMATIVI NELL'USO DEL RICONOSCIMENTO FACCIALE E LE POLEMICHE PER LA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY SPINGONO SEMPRE PIÙ AZIENDE A RITORNARE ALL'USO DELLE IMPRONTE DIGITALI -  IL CASO DI "CLEARVIEW AI", MULTATO DAL GARANTE DELLA PRIVACY PER 20 MILIONI, HA PUNTATO I RIFLETTORI SULL'USO E LA DIFFUSIONE DI DATI BIOMETRICI E LE DIFFERENZE TRA LE LEGGI EUROPEE E QUELLE AMERICANE…

riconoscimento facciale 3

Raffaele d'Ettorre per “il Messaggero”

 

È forse la tecnologia più controversa di tutte. Entrata nelle nostre vite insieme agli smartphone, la tecnica del riconoscimento facciale viene spesso associata a un futuro orwelliano di sorveglianza continua. Certo non aiuta il caso della Cina, dove una vasta rete di telecamere collocate in tutto il Paese registra ogni giorno i movimenti dei cittadini. Ma ci sono anche esempi virtuosi come quello di Face2Gene, una app che viene già usata da migliaia di genetisti in tutto il mondo per individuare patologie genetiche rare nei bambini.

 

riconoscimento facciale 2

Oggi questa tecnologia sta vivendo un cambiamento di percezione, non solo per i rischi legali che comporta, ma anche perché, con la pandemia e le mascherine perennemente indossate, è come se ci fossimo abituati a non riconoscere il volto dell'altro, nemmeno per strada. Tanto che le aziende produttrici di smartphone stanno via via tornando a valorizzare i sistemi di riconoscimento delle impronte digitali.

 

 E anche Apple, nel nuovo iPhone SE, non ha eliminato il caro vecchio tasto Home con sensore Touch ID integrato, che rappresenta una soluzione pratica ed economica. Dove però emergono con maggiore forza tutte le contraddizioni e i limiti di questa tecnologia è nell'uso che ne fanno le forze dell'ordine. Oggi quasi la metà degli adulti statunitensi fa parte dei database di riconoscimento facciale della polizia, e sono state già evidenziate diverse problematiche che riguardano le minoranze, soggette a un maggior numero di errori da parte del software.

riconoscimento facciale 1

 

Nonostante questo, le forze dell'ordine di tutto il mondo continuano a scommettere sul riconoscimento facciale come aiuto investigativo, appoggiandosi a società terze che mettono a disposizione gli algoritmi necessari allo scopo. E a volte, incredibilmente, anche i database.

clearview ai

 

IL CASO

Una di queste aziende è Clearview AI, che ha costruito nel tempo un vero e proprio impero di dati scaricando dal web più di 10 miliardi di foto. Un archivio mastodontico che la stessa società lo scorso febbraio aveva dichiarato di voler portare a quota 100 miliardi, perché l'obiettivo finale era quello di rendere «quasi ogni persona al mondo identificabile».

 

clearview ai

Ma c'è di più, perché l'algoritmo sviluppato dall'azienda è anche in grado di ricreare da zero (con una corrispondenza del 75%) il profilo di una persona incrociando i dati biometrici contenuti in quelle immagini con altre informazioni analoghe, ad esempio la geolocalizzazione. C'è un problema, però. Il download massivo di immagini e dati personali da internet, che in gergo viene chiamato scraping, in moltissimi ordinamenti (compreso quello italiano) è severamente vietato. Specie quando viene effettuato senza aver ottenuto prima il consenso dei diretti interessati e per scopi diversi rispetto a quelli per cui quelle foto erano state pubblicate online.

Videosorveglianza con riconoscimento facciale

 

 «Quando pubblichiamo una foto sui social», spiega Guido Scorza, avvocato e membro del Garante per la Privacy, «è vero che è accessibile a chiunque, ma questo non significa che sia disponibile per chiunque. Anche se imposto la privacy della foto come pubblica, sto dando il consenso perché quella foto sia accessibile solo attraverso quel social network, non che sia disponibile a terzi per farne gli usi che vogliono».

riconoscimento facciale 4

 

IL VUOTO NORMATIVO

Ed è proprio questa la tesi sostenuta da Clearview AI, che si è trincerata dietro il Primo Emendamento per sfuggire alle lettere di diffida inviate nel frattempo dalle principali aziende social. Ma a poco è servito, dato che oggi la società americana viene multata per 20 milioni di euro dal Garante per la Privacy, che contesta a Clearview AI di aver violato alcuni principi base del GDPR (il regolamento dell'Unione europea sul trattamento dei dati personali) e che mette subito le cose in chiaro: niente raccolta dati senza il nostro consenso.

riconoscimento facciale 2

 

Ma secondo Scorza nemmeno il via libera degli interessati da solo sarebbe bastato per avviare una raccolta dati del genere. «Serve anche una base giuridica», dice Scorza, «cioè una legge che giustifichi la raccolta massiva di immagini ai fini del riconoscimento facciale. Una normativa che fortunatamente oggi non esiste in nessun ordinamento». Un vuoto normativo che oggi sta spingendo anche i colossi hi-tech a muoversi con circospezione, in attesa che il Congresso si pronunci in maniera chiara sul tema.

 

riconoscimento facciale

Amazon, Microsoft, Google e IBM hanno sospeso l'implementazione di questa tecnologia nei loro prodotti, dicendosi «preoccupati» per i rischi che comporta. A dicembre, con la conversione del D.L. 139 del 2021, l'Italia ha vietato l'uso delle tecnologie di riconoscimento facciale nei luoghi pubblici. Il legislatore parla di una tecnologia ancora immatura, con un rischio di falso positivo troppo elevato. «Non ho dubbi che questa tecnologia potrà essere usata in futuro per scopi benefici», conclude Scorza, «ma su fatto che possa esserlo oggi, specie se associata a sistemi automatizzati come quello di Clearview, ho qualche riserva».

Articoli correlati

MAXI MULTA DA 20 MILIONI DI EURO INFLITTA DAL GARANTE DELLA PRIVACY A CLEARVIEW AI, LA STARTUP

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...