streghe

TREMATE, TREMATE LE STREGHE SON TORNATE – IL MASSACRO DI MIGLIAIA DI DONNE ACCUSATE DI PRATICARE LA MAGIA NERA E' IL PRIMO FEMMINICIDIO DI MASSA – IL POZZO NERO DI QUELLA ORRENDA STRAGE FU LA SCOZIA DOVE LE ESECUZIONI FURONO IN PROPORZIONE CINQUE VOLTE PIÙ NUMEROSE CHE NEL RESTO D' EUROPA E DOVE OGGI SI PENSA DI ERIGERE UN MOMENTO NAZIONALE PER RICORDARE LE VITTIME – ALL’ORIGINE DELLE PERSECUZIONI C’ERA LA LOTTA TRA…

1 - QUANDO PER LA MAGIA SI FINIVA SUL ROGO

Danilo Taino per il "Corriere della sera”

 

streghe 8

È l' ora delle streghe. In occasione di Halloween 2019, Amazon Prime ha per esempio preparato i «20 migliori film di streghe» da guardare per l' occasione del 31 ottobre, da Hocus Pocus ad Amori e Incantesimi , dal Mago di Oz a The Witches of Eastwick . Ora: pare che in Europa di streghe non ce ne siano più.

 

Ma ci sono state! O meglio: nella cultura e nelle leggi dei secoli scorsi sono davvero esistite, donne che di solito uscivano dai canoni prestabiliti oppure più semplicemente incontravano l' odio di qualcuno che le accusava. Fatto sta che in certi periodi, tra 1500 e 1600 , ci furono vere isterie di massa legate al fenomeno.

streghe 6

 

Ci ricorda adesso Statista.com che Peter Leeson e Jacob Russ hanno pubblicato uno studio - Witch Trials , Processi di streghe, 2018 - nell' Economic Journal nel quale analizzano 43 mila processi tenutisi tra il 1300 e il 1850 (in totale, in Europa si sono tenuti più di 80 mila giudizi contro streghe e in un' alta quota di essi si è arrivati a una condanna a morte, regolarmente eseguita, spesso con il fuoco).

 

streghe 5

La strepitosa tesi dei due economisti è che all' origine ci sia stata una «concorrenza non di prezzo tra le chiese cattolica e protestante per la quota di mercato religiosa». La sfida stava nello stabilire, davanti agli occhi dei cristiani da conquistare, chi offrisse la migliore protezione. In termini generali, dove c' era più concorrenza c' è stata più caccia alle streghe. Il record assoluto di processi si è tenuto nell' area che oggi è la Germania, culla del protestantesimo: 16.474 con 9.587 condanne a morte.

streghe 4

 

Al secondo posto la Svizzera, dove le morti sono state 4.105 su 5.691 processi. A giudizio sono andate 3.373 streghe in Scozia, dove c' era una forte concorrenza tra diverse forme di protestantesimo, e 190 sono state uccise. In Italia ha prevalso la moderazione, dal momento che il conflitto per la conquista dei fedeli era meno acceso: 544 a giudizio per 60 roghi.

 

streghe 3

La Spagna un po' peggio: 1.948 processi per stregoneria ma uno solo finito con la condanna capitale. Stabilite le quote di mercato, il fenomeno è andato via via scemando fino a sparire. In Europa. In qualche altra parte del mondo rimane, probabilmente con radici diverse. Cacce alle streghe sono state registrate abbastanza di recente in Papua Nuova Guinea e nell' Africa subsahariana. In Camerun e in Arabia Saudita ci sono ancora leggi contro la stregoneria.

 

2 - IL MEMORIALE DELLA SCOZIA PER LA STRAGE DELLE STREGHE

streghe 2

Luigi Ippolito per il “Corriere della sera”

Vennero imprigionate, torturate e uccise a migliaia. La loro colpa presunta: essere in rapporto col demonio, praticare la magia nera. In altre parole, la stregoneria. La realtà dei fatti: essere donne in un universo sottomesso al potere maschile.

 

La caccia alle streghe che imperversò in Europa fra il Quindicesimo e il Diciottesimo secolo può essere giustamente definita il primo femminicidio di massa. E il pozzo nero di quella orrenda strage fu la Scozia: dove le esecuzioni furono in proporzione cinque volte più numerose che nel resto d' Europa.

streghe 12

 

Ora, quasi 400 anni dopo l' ultimo martirio, avvenuto nel 1727, a Edimburgo stanno pensando di espiare - in parte - quanto commesso dai loro avi e onorare la memoria delle vittime: erigendo un monumento nazionale alle cosiddette «streghe».

 

Furono almeno 2.500 le persone messe a morte in Scozia per stregoneria: i maschi non erano immuni dalla persecuzione, ma l' 85 per cento delle vittime furono donne. E molte altre migliaia vennero processate e torturate. «Per un Paese di così piccole dimensioni, è impressionante», ha commentato al Guardian Julian Goodare, professore di storia all' università di Edimburgo e autore, assieme a Louise Yeomans, di un database sulla caccia alle streghe.

 

streghe 11

L' accanimento degli scozzesi si spiega con diversi fattori, in particolare il rigorismo morale assunto dalla riforma protestante in quella regione, che si coniugava a una atavica misoginia. Ma a dare il sigillo supremo dell' autorità alle persecuzioni ci aveva pensato lo stesso sovrano di Scozia, Giacomo IV - che poi salì al trono d' Inghilterra come Giacomo I - il quale era notoriamente ossessionato dalla stregoneria tanto da pubblicare in prima persona un trattato sulla demonologia. «Giacomo IV fornì la legittimazione iniziale - ha commentato lo storico - ma credo che il tutto sarebbe avvenuto comunque a causa della intensità della Riforma scozzese».

streghe 7

 

La caccia alle streghe non è infatti un fenomeno medievale, come spesso si crede, ma ha direttamente a che fare con la formazione dell' Europa moderna e con i suoi elementi costitutivi, la Riforma protestante e la Controriforma cattolica. Entrambe si proponevano di re-evangelizzare il Continente europeo, nella consapevolezza che fino ad allora la cristianità era rimasta un velo superficiale che nascondeva un' ampia sopravvivenza di credenze pagane.

 

streghe 10

E le portatrici di questa sapienza antica erano in primo luogo le donne, depositarie di saperi ancestrali che si traducevano in pratiche non conformi alla religione ufficiale. Di qui l' accusa di «stregoneria» e il furore ideologico e pratico volto a estirpare questi residui di un passato da rimuovere.

 

«Le donne erano nel mirino anche a causa della loro sessualità - sottolinea Goodare - e perseguite per adulterio e rapporti extramatrimoniali». Perché in una società incentrata sul dominio maschile sui corpi il sesso femminile è qualcosa di potenzialmente eversivo, al pari delle pratiche «stregonesche».

streghe 1

 

Ma non di solo questo si trattava. «Queste donne erano prese di mira perché vulnerabili - ha sottolineato Kate Stewart, l' esponente del partito nazionalista scozzese che guida gli sforzi per erigere il memoriale -. Alcune di loro possedevano terreni di cui altri, di solito uomini, volevano impadronirsi; oppure erano vedove o nubili, o in ogni modo apparivano e parlavano e si comportavano in modo differente».

streghe 9

 

Kate Stewart sta lavorando a una proposta dettagliata per il memoriale: «Il messaggio riguarda l' essere più tolleranti verso le persone che appaiono diverse - ha detto -.

Quell' epoca era un periodo difficile per le donne: ma trecento anni più tardi veniamo ancora accusate per il modo nel quale ci vestiamo o agiamo. Tutto questo deve cambiare».

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."