garcia marquez mario vargas llosa

IL TRIANGOLO NO(BEL) -  NEL 1976 MARIO “VIAGRA” LLOSA SI PRESE A PUGNI CON L'AMICO GABRIEL GARCIA MARQUEZ SOSPETTATO DI AVER FLIRTATO CON SUA MOGLIE PATRICIA - TUTTO INIZIO’ QUANDO LO SCRITTORE PERUVIANO EBBE UNA TRESCA CON UNA GIOVANE SVEDESE MOLLANDO LA MOGLIE A BARCELLONA. PATRICIA, CORNUTA E MAZZIATA, ANDO’ A SFOGARSI A CASA DI GARCIA MARQUEZ E…

Massimo Novelli per il “Fatto quotidiano”

 

MARIO VARGAS LLOSA E LA MOGLIE PATRICIA

La grande letteratura è piena di triangoli amorosi, da Anna Karenina di Lev Tolstoj a Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. Quello presunto tra due premi Nobel come il peruviano Mario Vargas Llosa e il colombiano Gabriel García Márquez, e Patricia, cugina e moglie dell' autore di Conversazione nella cattedrale, sarebbe stato persino la causa di una rissa con cazzotti.

 

Accadde nel 1976, a febbraio. Fu allora che Vargas Llosa prese a pugni il suo amico García Márquez. Il motivo? I giornali sostennero che avrebbe avuto come antefatto "una fuga d' amore di Vargas Llosa, che piantò moglie e figli per una pazza avventura con una ragazza svedese. A Barcellona, dove vivevano anche i García Márquez, la moglie Patricia si sfogò più volte con la coppia di amici colombiani e ne accolse i consigli e i suggerimenti".

GARCIA MARQUEZ 9

 

Al momento della riconciliazione con il marito, Patricia gli confidò il contenuto di quei colloqui. Qualche frase, non si sa bene quale, offese Vargas Llosa. Secondo un' altra versione, però, "Patricia avrebbe fatto credere al marito che, in sua assenza, non avrebbe perso il tempo, e sarebbe stata, tra l' altro, con il suo grande amico Gabo".

Vero o falso? Non si sa. I pettegolezzi, comunque, fecero il loro corso.

 

Qualche anno prima Cesare Pavese all' amico Davide Lajolo, il 15 maggio del 1950, aveva scritto: "Visto che dei miei amori si parla dalle Alpi al Capo Passero, ti dirò soltanto che, come Cortez, mi sono bruciate dietro le navi". Lo scrittore parlava del naufragio del suo rapporto con l'attrice americana Constance Dowling. Non si trattava di gossip sui giornali scandalistici, che all'epoca non erano di moda, bensì di chiacchiere di amici e amiche, tra Roma e Torino. Certo è che Pavese, poco tempo dopo, il 27 agosto del 1950, si sarebbe suicidato.

vargas llosa

 

Il tempo passa, le mode cambiano, e oggi anche le storie private degli scrittori solleticano la stampa rosa. Dopo l'affaire García Márquez, Vargas Llosa, 83 anni compiuti a marzo, ha nuovamente dato linfa all'interesse scandalistico per le sue passioni, oggi senili. Dicono che pure lui, come Pavese, non ami i pettegolezzi. Dei suoi amori, anzi, dell' ultimo, in ogni caso se ne è parlato e se ne parla in tutto il mondo.

 

Se ne è dovuta occupare addirittura The Nation, la più antica rivista degli Stati Uniti, faro della cultura di sinistra. In un articolo dell'aprile scorso ha rammentato che "Vargas Llosa è diventato il foraggio dei giornali tabloid, avendo lasciato sua moglie dopo 50 anni - sua cugina Patricia Llosa - per l'ispano-filippina Isabel Preysler".

VARAGAS LLOSA E GABRIEL GARCIA MARQUEZ

 

È sbocciata nel 2015 la love story fra il grande narratore peruviano e l'ex modella e conduttrice televisiva Isabel Preysler. Sessantotto anni all' anagrafe, Isabel è specializzata in matrimoni d' alto bordo, visto che ne ha ben tre alle spalle, tutti con persone del jet set: il cantante Julio Iglesias, don Carlos Falcó, marchese del Griñon, e Miguel Boyer, già ministro socialista delle Finanze, del quale è rimasta vedova. Ora ha aggiunto un premio Nobel della letteratura, arricchendo un palmarès sentimentale invidiabile. La stampa rosa e scandalistica, guidata dal periodico spagnolo ¡Hola!, non si è lasciata scappare l'occasione.

Isabel Preysler con Vargas Llosa

 

Nel giugno del 2015 il settimanale ha messo in copertina Isabel e Mario con il titolo "Pranzo per due", raccontando che i due avevano intensificato il loro rapporto di conoscenza e insinuando che fosse qualcosa di più di una amicizia. Patricia, cugina e moglie dello scrittore premio Nobel, ha reagito come farebbe un esponente politico accusato di qualche traffico illecito: diffondendo un comunicato in cui manifestava sorpresa, visto che pochi giorni prima lei e Mario avevano celebrato insieme i cinquant'anni di matrimonio. Donna Patricia, del resto, se la storia con García Márquez fosse vera, non sarebbe nuova a incidenti nel matrimonio.

 

LOCCHIO NERO DI GARCIA MARQUEZ

Sulla relazione fra Mario e Isabel, dopo il colpaccio di ¡Hola!, si sono scatenati per mesi quotidiani e riviste, scrivendo di tutto: le possibili accuse di bigamia in Perù per lo scrittore, i duemila euro spesi dai due per una notte in un albergo di Marbella per festeggiare il compleanno di Isabel, fino ai dettagli della separazione dei beni fra Mario e Patricia. I due maturi innamorati, a un certo punto, hanno ammesso il loro legame, ma non è bastato per fare cessare la campagna giornalistica.

 

"Davanti alla casa di Isabel", ha detto Vargas Llosa, "i giornalisti possono restare accampati per ventiquattro ore. Nella prima fase della nostra relazione era una cosa impressionante: si facevano portare il pranzo a mezzogiorno, organizzavano partitelle di calcio". Tanto che nel suo romanzo Cinquina, uscito in Italia nel 2016, ha messo alla berlina la stampa scandalistica, anche se ha negato di averlo fatto per gli scoop su di lui e Isabel.

VARGAS LLOSA E ISABEL PREYSLER

 

"Ma no", ha dichiarato in occasione della pubblicazione del libro da Einaudi, "ho cominciato a lavorare al libro molto prima che tutta questa storia cominciasse".

Intanto, in attesa del matrimonio con Isabel, Vargas Losa continua a essere foraggio della stampa, quella rosa e quella no. Lo ha fatto sostenendo che "il femminismo è nemico della letteratura", e quindi dimettendosi dalla presidenza del Pen Club internazionale perché contrario a un appello in favore di due intellettuali catalani in carcere da oltre un anno per reati d' opinione: secondo lui sarebbero "golpisti". Una sua recente dichiarazione, a favore della concessione del Premio Nobel per la pace a Carola Rackete, lo riscatterà agli occhi delle donne che non frequentano il jet set?

VARGAS LLOSA ISABEL HOLAGABRIEL GARCIA MARQUEZ.VARGAS LLOSA PREYSLER

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?