pietrabruna mariastella gelmini

TROPPI STRANIERI NELL’UNICA CLASSE DELLA SCUOLA? SI CHIUDE! – 3 UCRAINI, 4 MAROCCHINI E 1 ITALIANO NON BASTANO PER TENERE APERTO L’ISTUTO DI PIETRABRUNA (IMPERIA) - PER UNA CIRCOLARE DELL’ALLORA MINISTRO ALL’ISTRUZIONE GELMINI (OGGI CON CALENDA) UNA CLASSE NON PUO’ AVERE PIU’ DEL 30% DI STRANIERI PER “SALVAGUARDARE I VALORI E I SIMBOLI DELLA SCUOLA ITALIANA” – BEI VALORI DEL CAZZO VISTO CHE QUESTI BAMBINI DOVRANNO FARE UN VIAGGIO DI 40 MINUTI TUTTI I GIORNI PER RAGGIUNGERE UN ALTRO ISTITUTO INVECE CHE STARSENE BEATAMENTE NELLA LORO SCUOLA VICINO CASA - VIDEO

Giulio Gavino per “La Stampa”

 

scuola di pietrabruna

Troppi alunni stranieri in classe, scuola chiusa e trasferimento forzato per tutti. È all'insegna di un potenziale fallimento dei programmi di integrazione che il Ministero ha bocciato l'escamotage al quale aveva fatto ricorso Pietrabruna, paese dell'entroterra di Imperia, che a inizio estate aveva accolto tre bimbi ucraini anche con l'obiettivo di riuscire a tenere aperta la pluriclasse delle elementari di viale Kennedy.

 

pietrabruna

Ma visto che alla fine gli iscritti, oltre ai tre rifugiati in Italia dalla guerra, sono quattro marocchini e un solo italiano, niente autorizzazione a iniziare l'anno scolastico e «trasloco» forzato dei piccoli tutti i giorni a San Lorenzo al Mare. Un «viaggetto» quotidiano andata-ritorno di 20 km, una quarantina di minuti in scuolabus, che trasformerà l'esperienza didattica 2022/2023 in un'avventura da 4 mila chilometri e due giorni, venti ore e 40 minuti da passare sull'automezzo messo a disposizione dal Comune.

 

massimo rosso sindaco pietrabruna

A Pietrabruna non l'hanno presa bene. Il sindaco Massimo Rosso è molto perplesso dalle disposizioni arrivate dall'ufficio scolastico regionale e con lui buona parte degli abitanti del paese. «Avevamo tutte le carte in regola per mantenere aperte le elementari. Il numero degli iscritti era sufficiente - spiega - Siamo un paese montano, esistono delle deroghe. Pensare che sia meglio mettere tutti i giorni i nostri bambini sul pulmino invece di farli crescere insieme, in paese, non è una bella cosa». E qualcuno aggiunge: «Alcuni bambini sono cresciuti nella pluriclasse, che senso ha adesso separarli, inserirli in un nuovo contesto?».

 

classe di pietrabruna

 

 

 

 

 

 

Ma al di là dell'alzata di scudi da parte di Pietrabruna c'è la normativa. Che si rifà alla circolare ministeriale numero 8/2010: «Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana». All'epoca c'era il Berlusconi IV e a capo del Miur c'era Mariastella Gelmini che in proposito aveva dichiarato: «Aperti alla integrazione, ma salvaguardia anche dei simboli e dell'identità della scuola italiana». La circolare spiega in modo dettagliato il tetto massimo alla presenza del 30% di alunni stranieri nelle classi delle scuole. In pratica se la missione è l'integrazione, con alla base la conoscenza della lingua italiana, a Pietrabruna con un rapporto di sette stranieri e un italiano il rischio di un fallimento si fa concreto.

 

MARIASTELLA GELMINI

Ma esiste una possibilità in mano al sindaco Rosso e alle famiglie, quella delle deroghe, che la stessa Gelmini aveva fatto inserire nella circolare: «È previsto che il Direttore generale dell'ufficio scolastico regionale possa consentire motivate deroghe al limite del 30% in presenza di: alunni stranieri nati in Italia che abbiano una adeguata competenza della lingua; risorse professionali e strutture di supporto in grado di sostenere fattivamente il processo di apprendimento degli alunni stranieri; consolidate esperienze attivate da singole istituzioni scolastiche che abbiano negli anni trascorsi ottenuto risultati positivi; ragioni di continuità didattica di classi già composte nell'anno trascorso, come può accadere nel caso degli istituti comprensivi; stati di necessità provocati dall'oggettiva assenza di soluzioni alternative».

 

mariastella gelmini 1

 

 

E a Pietrabruna le elementari pluriclasse con i bimbi stranieri erano state un modello davvero unico. Con i bimbi stranieri, e italiani, che qualche anno fa avevano celebrato il 25 aprile scegliendosi anche i nomi di battaglia, come i partigiani, e vivendo con entusiasmo quell'esperienza didattica iniziando un loro lavoro affermando «sappiamo molto bene che libertà è una parola preziosa». Ora quella parola si è scontrata con una normativa e per quei bambini si dovrà trovare una spiegazione. O magari ripensarci e non costringerli a fare 4 mila km in scuolabus per avere un'istruzione, che in fondo, stranieri e non, è un loro diritto.

chiude la scuola di pietrabruna

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."