hitler

TRUMP NON È L'UNICO POLITICO SOPRAVVISSUTO PER UN PELO A UN ATTENTATO, HITLER HA AVUTO MOLTO PIÙ CULO DI LUI: SI SALVO' PER 40 VOLTE - NEL 1938 UNO STUDENTE STAVA PER SPARARE AL FUHRER DURANTE UNA SFILATA A MONACO, MA LE BRACCIA TESE DEI PARTECIPANTI GLI OSTRUIRONO LA VISUALE - NEL 1943 ALCUNI UFFICIALI DELL'ESERCITO, DISPIEGATI IN RUSSIA, REGALARONO UNA BOTTIGLIA-BOMBA AL CAPO DELLA SCORTA DI HITLER. L'ORDIGNO SAREBBE DOVUTO ESPLODERE IN AEREO MENTRE TORNAVANO A BERLINO, MA IL FREDDO MANDO' FUORI USO IL DETONATORE - L'ATTENTATO DINAMITARDO IN BIRRERIA E...

Estratto da www.focus.it

 

adolf hitler joseph goebbels

Buona sorte o preparazione? L'Operazione Valchiria (l'attentato dinamitardo del 20 luglio 1944) fu il più noto tra i tentativi di eliminare il Führer, ma non l'unico. Secondo gli studiosi, tra il 1933 e il 1945, più di 40 volte Hitler sfuggì alla morte, spesso per un soffio o per una serie di coincidenze favorevoli. Ma si trattò soltanto di buona sorte?

 

Hitler curava molto la sua sicurezza personale: uno dei primi atti che fece una volta al potere fu quello di costituire un gruppo di guardie del corpo: nel novembre del 1933 nacque la Prima divisione Leibstandarte Ss Adolf Hitler. In ogni momento della giornata era accompagnato da almeno otto di queste fedelissime Ss, le uniche persone autorizzate a portare armi in sua presenza.

 

hitler

Paranoico. Ma l'ossessione per la sicurezza personale divenne sempre più forte quando la guerra cominciò a volgere al peggio, dopo il 1942. Venne creata una intera divisione corazzata dell'esercito per difenderlo e lui stesso pretese che i suoi pasti fossero preventivamente assaggiati. Per questa funzione vennero arruolate alcune giovani passate alla Storia come le "assaggiatrici di Hitler". La scelta ricadde sulle donne anche perché gli uomini erano necessari al fronte.

 

Il capo del nazismo, proprio per evitare agguati, dava poche informazioni sui suoi spostamenti e spesso cambiava programma all'ultimo minuto. Chi voleva attentare alla sua vita doveva quindi avere, oltre al coraggio, anche una buona dose di tempismo, sapendo di dover cambiare molto probabilmente i piani velocemente. Soprattutto doveva mettere in conto la possibilità di fallire ed essere ucciso dalle guardie del corpo.

 

ADOLF HITLER - PARATA NAZISTA NEL 1934 A BUCKEBERG

[...] Nel 1934, per esempio, un progetto per sparare al leader nazista venne ideato dallo scrittore Edgar Julius Jung, che aveva la possibilità di avvicinare il dittatore in quanto ghost writer che redigeva i discorsi dell'ex cancelliere e poi gerarca nazista Franz von Papen.

 

Jung faceva parte di un gruppo nazionalista e conservatore ostile al nazismo, ma non agì, a causa di un mix di incertezza e timore per le reazioni dei nazisti all'uccisione del loro capo. Tuttavia lo scrittore non riuscì a nascondere la sua ostilità al regime e venne giustiziato ugualmente, quello stesso anno.

adolf hitler con due signorine

 

A un certo punto furono alcuni membri dell'esercito a mostrare avversione per il leader nazionalsocialista. Un primo segnale in questo senso fu la cosiddetta "cospirazione Oster", dal nome del generale Hans Paul Oster che guidava un gruppo di oppositori appartenenti agli alti gradi della Wehrmacht.

 

Il loro piano prevedeva la cattura del Führer nei locali della Cancelleria del Reich da parte di una squadra d'assalto, e la sua immediata fucilazione. Non venne mai attuato perché Hitler, nel settembre 1938, aveva raggiunto un accordo con il primo ministro britannico Chamberlain che sembrava scongiurare la guerra tanto temuta dal gruppo di Oster.

 

adolf hitler 13

Sempre nel 1938, lo studente svizzero Maurice Bavaud riuscì a guadagnare una buona posizione per sparare a Hitler mentre sfilava a Monaco durante una commemorazione. Al momento buono, lo studente ebbe però la visuale impedita dalle braccia tese dei partecipanti, intenti nel saluto nazista, e non poté mirare. Perse l'attimo e così il Führer passò indenne davanti a lui.

 

[...] La buona sorte salvò il dittatore anche un anno dopo. Un falegname di nome Georg Elser piazzò 50 chilogrammi di esplosivo nella birreria di Monaco dove Hitler, nel 1923, aveva tentato il Pütsch, un colpo di Stato. Il Führer doveva tenere un discorso commemorativo, che fu anticipato perché a causa delle cattive condizioni del tempo sarebbe tornato a Berlino in treno, anziché in aereo come previsto.

 

La bomba mancò l'obbiettivo per 13 minuti e uccise 8 persone. Elser venne catturato e torturato dalla Gestapo perché facesse i nomi dei suoi complici. I nazisti sospettavano che dietro l'attentato ci fossero gli inglesi, ma Elser sostenne sempre di aver agito da solo. Morì nell'aprile del 1945 a Dachau, dove era stato rinchiuso, poco prima della liberazione del lager.

 

adolf hitler 12

Colpi di fortuna. Anche nel 1940 successe qualcosa di simile: venne annullata all'ultimo minuto la parata militare prevista sugli Champs-Élysées, a Parigi, durante la quale membri dell'esercito avrebbero dovuto liquidarlo.

 

E ancora: nel marzo del 1943 Hitler si recò in visita alle truppe impegnate nell'Operazione Barbarossa, a Smolensk (Russia). Qui alcuni ufficiali avevano progettato il tirannicidio. Dopo vari tentennamenti e temendo la reazione delle Ss, che proteggevano il Führer, i cospiratori decisero di donare a uno degli uomini della scorta una scatola con una bottiglia di liquore.

 

All'interno del pacco era stata inserita una bomba a orologeria, che avrebbe dovuto esplodere durante il volo aereo di ritorno a Berlino. Il pacchetto con la bottiglia venne però messo nella stiva dell'aeroplano e per il freddo il detonatore non entrò in funzione.

 

adolf hitler 5

Non andarono diversamente le cose nel marzo del 1943, quando il generale Rudolf- Christoph Freiherr von Gersdorff decise di far esplodere una bomba nei locali dove Hitler doveva andare per vedere un'esposizione di armi sottratte ai sovietici. Ma vi rimase solo 10 minuti, troppo pochi per il timer impostato dal generale che, per evitare un'inutile strage, disinnescò l'ordigno. [...]

adolf hitler 6adolf hitler 15adolf hitler 14adolf hitler 1RAFFIGURAZIONE DI HITLERadolf hitler 8adolf hitler nella hofbrauhaus2adolf hitler 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...