antonio nicoletti matteo messina denaro francesco moriero

TUTTE LE STRADE DELLA CRIMINALITÀ PORTANO A ROMA – MATTEO MESSINA DENARO VENNE VISITATO IN UN ISTITUTO SANITARIO DELLA CAPITALE GRAZIE ALL’APPOGGIO DI ANTONIO NICOLETTI, FIGLIO DI ENRICO, L’EX CASSIERE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA – NELLE CARTE DELLA DIA È FINITA UN’INTERCETTAZIONE IN CUI NICOLETTI JR. SI VANTAVA DI CONOSCERE IL LATITANTE CON FRANCESCO MORIERO, EX CALCIATORE DELLA ROMA: “VUOI ANDARE AD ALLENARE IL TRAPANI? TI CI MANDO, HO INCONTRATO IN OSPEDALE MESSINA DENARO” – UN FILO MAI SPEZZATO TRA MALA ROMANA, MAFIA E CAMORRA CHE AFFONDA LE SUE RADICI NEI RAPPORTI CON PIPPO CALÒ, IL CASSIERE DI COSA NOSTRA, E RAFFAELE CUTOLO…

1. I VIAGGI DI MESSINA DENARO PER CURARE IL CANCRO A ROMA (CON L’AIUTO DI NICOLETTI JR)

Estratto dell’articolo di A. Mar. per "il Messaggero"

 

Antonio Nicoletti

Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza era stato a Roma per essere visitato in un istituto sanitario e a dargli appoggio logistico nella Capitale sarebbe stato Antonio Nicoletti, figlio di Enrico, ritenuto l'ex cassiere della banda della Magliana. La circostanza emerge dalle informative della Direzione investigativa antimafia relative alla maxi-inchiesta "Assedio" che ha scoperchiato affari e legami tra i rampolli della mala romana e le mafie tradizionali attive in Campania, Sicilia e Calabria. Diciotto gli arresti, 57 le persone sotto inchiesta, indagati di spicco i figli di Nicoletti (morto nel 2020) e di Michele Senese "o' Pazz".

 

Le informative depositate in procura a Roma sono state poi stralciate a quella di Palermo. C'è un'intercettazione dell'estate 2018 che richiama la presenza del superboss (preso nel gennaio 2023 e stroncato da un tumore a settembre) nella Capitale per le cure oncologiche, dopo che la presenza di persone a lui potenzialmente vicine era stata segnalata sul litorale, tra Casalpalocco e l'Infernetto.

 

matteo messina denaro

È il 21 luglio 2018 e durante una cena in un centro sportivo di Genzano gli investigatori intercettano una eloquente conversazione tra Pasquale Lombardi, braccio destro di Antonio Nicoletti, Antonio Giulimondi, suo accompagnatore abituale, lo stesso Nicoletti jr e l'amico ex calciatore di Roma e Nazionale Francesco Moriero (non indagato). Tema della discussione sono le aspettative di Moriero come allenatore in serie B.

 

Nicoletti jr gli prospetta la panchina del Trapani (società estranea alla vicenda) sicuro di potere intercedere. E di fronte alla sua titubanza, lo incalza: «Ci vuoi andare a Trapani o no? (...) Se ti interessa io ti ci mando. Trapani è il paese di? (...) Di Matteo Messina Denaro, sì».

 

Per convincerlo che non millanta si avvale della testimonianza di Giulimondi: «Oh ma ti ricordi quel giorno con chi mi sono incontrato dentro all'ospedale? Con quello là... proprio con lui... sei mesi fa». Le parole di Nicoletti, annotano gli investigatori, sono rafforzate dal figlio di quest'ultimo il quale sottolineava come conoscessero «chi lo porta a spasso... quello di Castelvetrano».

francesco moriero

 

Nonostante Giulimnondi e Lombardi lo esortino a non parlarne, Nicoletti insiste nel vantare i suoi contatti con il latitante e si muove immediatamente per Moriero. Telefona a tale Alberto Puma, «Santuzzo» chiedendogli di incontrarsi il prima possibile con la scusa di vendergli un'auto e subito dopo illustra agli altri quanto fosse vicino al latitante: «Ci sta proprio così», tanto che «lui (Matteo Messina Denaro) quando è stato a Roma lo ha portato a Roma».

matteo messina denaro 2

 

Insomma, Nicoletti jr era convinto che godendo della sua riconoscenza e, quindi, di quella del latitante, avrebbe potuto chiedere un favore per Moriero. L'affare non andrà in porto perché prima che Nicoletti jr riesca a vedersi con Puma e parlarne, il Trapani aveva già provveduto a ingaggiare un altro tecnico.

Dopo la cena Moriero, molto scosso, al rientro a casa, chiede a Lombardi della personale amicizia tra il figlio dell'ex boss della Magliana e Messina Denaro: «Cioè ma lui ci parla proprio?». E Lombardi conferma: «Sì, è venuto a Roma quello».

 

michele senese

[…] per comprenderne la portata gli investigatori sottolineano «le incredibili aderenze che Antonio Nicoletti» ha nelle strutture sanitarie della Capitale, tanto da essere «un'inesauribile sponda e collettore di favori», grazie «alla conoscenza di primari, professionisti e paramedici». Circostanze che, gli avrebbero consentito, «presso l'Ifo» (struttura estranea alla indagine, e all'insaputa dei medici) di «organizzare visite e ospedalizzazioni "riservate"». […]

matteo messina denaro

 

2. QUEL FILO MAI SPEZZATO TRA LA MAGLIANA E I BOSS

Estratto dell’articolo di Alessia Marani per "il Messaggero"

 

In principio era la Magliana: intesa come la "banda" in cui i "bravi ragazzi" delle periferie romane dediti a "svoltare" con le rapine e poi i sequestri di persona, emulando i più esperti e feroci della banda delle tre B, Albert Bergamelli, Lino Bellicini e Jacques Berenger, ovvero "i marsigliesi", hanno poi spiccato il salto con lo spaccio, le armi e il riciclaggio, stringendo accordi e alleanze con le organizzazioni più potenti intenzionate a portare a Roma "commissioni" e "ambasciate". Storie nuove e vecchie si intrecciano nelle montagne di faldoni ammassati nelle Procure di Roma e di mezza Italia dagli anni 80 a oggi narrando la dinamicità delle famiglie di Cosa nostra e della Ndrangheta nella Capitale, testimoniando finanche la stratificazione degli interessi criminali della Camorra.

PIPPO CALO

 

«Tutte le strade portano a Roma. Io dico, tutte le strade della grande criminalità partono da Roma», diceva in una rara intervista il boss Raffaele Cutolo, prima di morire, fondatore della Nuova Camorra Organizzata.

 

la trapani di matteo messina denaro

La strada segnata all'epoca non è mai stata abbandonata. Prova ne sono i recenti arresti effettuati dalla Direzione investigativa antimafia che pochi giorni fa ha scoperchiato un collaudato sistema di malaffare che vedeva ai vertici rampolli della Magliana, come Antonio, figlio del defunto Enrico Nicoletti, ritenuto l'ex cassiere della Banda e Vincenzo Senese, figlio di Michele "o Pazz", inviato a Roma quand'era ancora ventenne da Carmine Alfieri, per assolvere al compito, per conto della Nuova Famiglia, di muovere la guerra ai cutoliani.

 

PIPPO CALO

Se Nicoletti jr, come messo in luce da un'informativa del centro operativo Roma della Dia, in un'intercettazione si vantava di avere addirittura favorito la latitanza a Roma del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, per trent'anni uno dei latitanti più pericolosi di Italia, cotanta sicurezza probabilmente la doveva a una serie di sinergie e fitte relazioni coltivate nel tempo seguendo un filo mai spezzato tra gli interessi di allora e le attuali nuove frontiere del crimine.

 

Pasquale Galasso, boss poi pentito, ai vertici della Camorra, disse di Nicoletti padre: «L'ho conosciuto nel 1981 a Roma (...) Nicoletti è il porto di mare di tutte le associazioni italiane». E specificava: «Intorno a lui gira sia la malavita romana che non, aveva conoscenza con Ciro Maresca (altro boss napoletano, ndr), il quale ci dava le notizie circa i rapporti del primo con i siciliani, in particolare Pippo Calò, Toto Riina e Leoluca Bagarella (...) notizie che lo stesso Nicoletti, con il suo atteggiamento di buffone, confermava senza remora».

MICHELE SENESE DETTO O PAZZ

 

Quando i primi emissari delle ndrine in guerra negli anni 80 in Calabria decidono di siglare la pace con la garanzia dei siciliani, in un territorio "neutro" come la Città Eterna, ad accoglierli nell'appartamento alla Balduina di Pippo Calò, per i giudici il vero cassiere di Cosa Nostra, insieme a lui c'erano Enrico "Renatino" De Pedis ed Enrico Nicoletti, pronti a nuovi business.

matteo messina denaro 2

 

[…]

il boss michele senese, detto o pazzo

matteo messina denaro con montone

MATTEO MESSINA DENARO

matteo messina denaro 1matteo messina denaro 2matteo messina denaro 1

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…