coronavirus - terapia intensiva 4 italia covid

TUTTI NO VAX FINO A QUANDO NON SI AMMALANO – LE VOCI DEI NEGAZIONISTI DEL COVID FINITI IN RIANIMAZIONE DOPO AVER RIFIUTATO IL VACCINO: C’È CHI CHIEDE SCUSA AI MEDICI, CHI SUPPLICA GLI INFERMIERI DI AIUTARLI E CHI AMMETTE DI AVER FATTO “UNA CAVOLATA” – UN 40ENNE RICOVERATO AL NIGUARDA DI MILANO FA IL PENTITO: “PENSAVO FOSSE UNA FOLLIA DA GREGGE MANOVRATA DALLA CATTIVA INFORMAZIONE” – MA CI SONO ANCHE GLI IRRIDUCIBILI CHE, ANCHE DOPO IL RICOVERO, PENSANO DI…

Maria Sorbi per "il Giornale"

 

no vax e negazionisti

«Dottore, la prego mi aiuti. Lo so, ho fatto una cavolata». Quando la fame d' aria ti assale, non c' è ideologia che tenga, c' è solo l' istinto di sopravvivenza. Lo sanno bene i no vax ricoverati in questi giorni. Pentiti di non essersi vaccinati per tempo, hanno gli occhi spaventati e imploranti di chi non riesce a respirare. Qualcuno di loro, prima di essere isolato sotto i C-Pap, ha perfino chiesto scusa al medico.

 

Giovanni, poco più di 40 anni, ricoverato all' ospedale Niguarda di Milano, era fermamente convinto che la pandemia fosse un' esagerazione e che i vaccini fossero una follia «da gregge» manovrato dalla mala informazione. Dopo giornate attaccato al respiratore e ore scandite solo dal rumore delle spie dei macchinari, ora ha cambiato idea.

 

terapie intensive

«Ci sono capitati più casi di persone contrarie al vaccino che si sono ricredute nel momento del bisogno - spiega Massimo Puoti, direttore di Malattie infettive al Niguarda - Ma c' è anche stato un paziente che ha insistito in tutti i modi per avere cure alternative, che ovviamente in ospedale non somministriamo. È ancora intubato in terapia intensiva e speriamo se la cavi».

 

coronavirus vaccino 11

I pochi ricoverati di questi giorni sono per lo più no vax (non tutti militanti sui social), ma anche, come segnala Puoti, famiglie di immigrati «che non sono in grado di accedere alle cure preventive perchè non hanno gli strumenti culturali e linguistici. Usano come unico strumento di cura il Pronto soccorso. Ci è capitato più di una volta di ricoverare una famiglia intera. Anche loro fanno parte di quel 20% di persone che si ammalano ora».

 

terapie intensive

Lo stesso fenomeno del «dottore, se tornassi indietro mi vaccinerei» c' è in quasi tutti i reparti, dove gli anti vaccinisti si trovano a fianco del letto di chi è stato colpito dal virus tra una dose di vaccino e l' altra. All' ospedale di circolo di Varese, il direttore del dipartimento di Medicina Interna Francesco Dentali, racconta: «I pazienti non vaccinati e ricoverati da noi capiscono da soli di aver commesso un errore e si pentono per non essersi protetti prima». Alcuni si rendono conto che la loro ideologia ha messo a rischio la vita della famiglia, dei figli, dei nonni. Altri restano convinti, fino al foglio di dimissione, di essersi ammalati di un altro tipo di polmonite, che nulla ha a che fare con il Covid. I medici non stanno a convincerli. Li curano e basta.

 

no vax

Il timore è che nei prossimi mesi saranno quasi esclusivamente i non vaccinisti l' obbiettivo dello stesso virus che negano, come nel più surreale degli scenari. La variante delta colpisce infatti dove trova terreno e al momento i bersagli sono i giovani non ancora vaccinati e quella fetta di popolazione (15%) che si rifiuta di farsi iniettare il vaccino. Nella maggior parte dei casi, vista l' età, le conseguenze non sono gravi. Ma, come testimoniano i primari dei reparti, i casi gravi ci sono ancora. Nulla di paragonabile ai numeri di qualche settimana fa ma ci sono.

 

coronavirus terapia intensiva 2

«I no-vax nel Nord-Est del Paese sono il 18%, nelle altre Regioni siamo al 10-12%» aveva stimato il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo in occasione della manifestazione no vax a Roma di maggio.

Sui social, Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e virologia all' università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non si stanca di ripetere l' importanza della vaccinazione. E lo fa nonostante abbia ricevuto da popolo no vax accuse pesanti, tra cui, per citarne solo una delle ultime, quella di fare da spalla a «un nazismo sanitario pericoloso e assassino».

NO VAX

 

Il virologo si lascia scivolare addosso insulti a raffica - ormai ci ha fatto il callo - e spiega: «Questa malattia non è uno scherzo. Chi non si vaccina ha un' altissima probabilità di ammalarsi. Questa volta rifiutare il vaccino sulla base di una superstizione porta a un rischio molto grosso».

 

«Cari amici che non amate i vaccini spiega il medico social fate bene per voi a vaccinarvi, non solo per la comunità. Io sono vaccinato e se incontro uno che non si è vaccinato mi dispiace per lui, ma non mi ammalo.

coronavirus terapia intensiva

Mi dispiace però per chi ha magari una leucemia, ha risposto peggio al vaccino e può essere contagiato da un antivaccinista. Io sono convinto che la storia dei prossimi mesi convincerà molti a vaccinarsi». Che non vuole essere una gufata ma una proiezione di chi il virus lo ha studiato in laboratorio e di chi sa che la guerra non è ancora finita. E sarebbe davvero grottesco se gli unici a fare da veicolo al Covid e a tenere viva la pandemia fossero proprio quelli che lo hanno negato.

coronavirus terapia intensiva 1coronavirus terapia intensiva coronavirus terapia intensiva COVID TERAPIA INTENSIVACORONAVIRUS - OSPEDALECORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVAcoronavirus terapia intensiva 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…