Francesco Moscatelli per “La Stampa”
il ragazzo colpito fuori dalla discoteca
Sviene colpito al viso da un cazzotto. Le persone intorno a lui, invece di soccorrerlo, si preoccupano di filmare con lo smartphone quello che sta succedendo e di pubblicare il video in tempo reale sui social network.
È successo alle 2.40 della notte fra sabato e domenica scorsa davanti al Magika, una discoteca di Bagnolo Cremasco, in provincia di Cremona. Il filmato, che è ancora online su molti siti locali, dura pochi secondi ma fa accapponare la pelle: si vede un ventenne a torso nudo che cammina con le stringhe delle sneaker slacciate e una T-shirt nera appallottolata nella mano sinistra.
il ragazzo colpito fuori dalla discoteca
Barcolla come se fosse ubriaco e si dirige verso un gruppo di ragazzi che avranno all'incirca la sua età. Uno con il cappellino da baseball e la sigaretta in bocca gli fa segno di avvicinarsi con aria di sfida.
Volano insulti e parolacce, forse anche qualche sputo. Poi, improvvisamente, uno dei presenti affronta il giovane senza maglietta e gli sferra un pugno in pieno volto. Quindi si allontana in tutta fretta per nascondersi in mezzo alla folla.
Negli ultimi istanti si vede un terzo ragazzo, giubbotto di pelle e stivaletti, che si avvicina e schiaffeggia quello a terra, come per sincerarsi che sia ancora vivo. La colonna sonora è fatta da qualcuno che urla «No, No, no», da una voce femminile che esclama «Gli ha dato un pugno» e da una voce maschile che bestemmia.
Una scena da B-movie Anni Settanta. Per fortuna c'è anche qualcuno che chiama la Croce Verde, che pochi minuti dopo le 3 carica il ferito sull'ambulanza e lo trasporta all'ospedale Maggiore. Dopo gli accertamenti dei medici, che hanno scongiurato gravi conseguenze, è stato dimesso e presto sarà interrogato dalle forze dell'ordine.
«Stiamo approfondendo la dinamica per chiarire esattamente quello che è successo - spiega Piermarco Borettaz, maggiore dei carabinieri del nucleo radiomobile di Crema -. Le indagini sono nelle fasi iniziali e stiamo procedendo innanzitutto con l'identificazione di tutti i presenti. Dopo aver individuato l'aggressore, ovviamente, cercheremo di capire anche eventuali altre responsabilità riguardo al video. E se davvero molti ragazzi abbiano assistito ai fatti senza prestare soccorso».