herbert kappler

TUTTO IL RESTO E’ BOIA - KAPPLER A GAETA TRA CARBONARA E PESCI TROPICALI - QUELLA DEL CRIMINALE NAZISTA, RESPONSABILE DELLE ARDEATINE, FU UNA DETENZIONE DORATA. CON VISTA SUL GOLFO - E POI IL VIOLINO, GLI ATTENDENTI CAMERIERI, LE VISITE DEI POLITICI AUSTRIACI, LE ISCRIZIONI RUNICHE DISEGNATE SUI MURI E IL MATRIMONIO, DOPO UNA CORRISPONDENZA EPISTOLARE DURATA DUE ANNI, CON UN’INFERMIERA…

Clemente Pistilli per “la Repubblica”

 

KAPPLER

Sembra di immaginarlo, il boia, mentre passeggia in vestaglia dentro la sua stanza. Un occhio all' acquario dei pesci tropicali l' altro all' orologio, in attesa del pranzo che di lì a poco gli verrà servito dal suo attendente. Il boia è Herbert Kappler e la sua stanza è la cella nel carcere di Gaeta.

 

Carcere si fa per dire visto che il criminale di guerra tedesco, responsabile tra l' altro dell' eccidio delle Fosse Ardeatine e del rastrellamento del Quadraro era riuscito, avvalendosi dello status di "prigioniero di guerra" e avendo mantenuto il grado di "tenente colonnello", a garantirsi condizioni di vita invidiabili oltre a un certo livello di libertà individuale.

 

A riportare alla luce la storia della "prigionia dorata" dell' uomo che dettò a Erich Priebke la lista degli italiani da decimare in via Rasella è l' ultimo tassello di un lavoro in progress di Nicola Ancora,

 

storico contemporaneo presso il museo dell' ex carcere militare, grazie al quale è stato possibile ricostruire la lussuosa quotidianità dell' ufficiale che continuava a ricevere la pensione dalla Germania e spediva a casa cartoline di saluto dal mare di Gaeta e che soprattutto - come si evince da alcune iscrizioni runiche che si permise di incidere, a futura memoria, nei corridoi del carcere - mai si pentì del suo operato né mai rinnegò la fede nazista.

 

LA MOGLIE DI KAPPLER

Le più recenti scoperte dicono che Kappler, come l' altro criminale nazista detenuto nel castello angioino di Gaeta, Walter Reder, responsabile tra l' altro delle stragi di Marzabotto e Vinca, aveva a sua completa disposizione una spaziosa stanza con terrazza vista sul golfo, ambienti ristrutturati di fresco, attorno alla metà del 1940, con bagno privato, riscaldamento (una stufa elettrica), una macchina da scrivere, abbondante cancelleria, piante ornamentali. Oltre ai due acquari - di cui si era già a conoscenza - in cui allevava amorevolmente piccoli pesci tropicali, una ricca libreria e strumenti musicali.

 

 

Amava suonare il violino. E andare a fare il bagno al mare, anche se, in questo caso, doveva sopportare l' incomodo di una scorta personale.

KAPPLER

 

I due avevano potuto mantenere i gradi e li facevano pesare. Disponevano di due attendenti militari, dei camerieri in divisa, dai quali si facevano assistere nelle piccole incombenze di ogni giorno, comprese il bucato e la cucina.

 

Dagli studi di Ancora emerge che Kappler fosse goloso, in particolare, della carbonara preparata da un sottufficiale siciliano condannato per insubordinazione. Col tempo, il loro potere interno al carcere divenne tale che i due riuscirono a imporre che le persone addette al loro servizio indossassero scarpe da ginnastica al posto di quelle di cuoio, perché il rumore dei tacchi - dicevano - li disturbava mentre scrivevano. Già, scrivevano molto, i due. E potevano inviare lettere e cartoline senza nemmeno pagare la relativa tassa postale.

 

Kappler, dopo una corrispondenza epistolare durata due anni, nel 1972 sposò all' interno del castello angioino Anneliese Wenger, infermiera ed ex moglie divorziata del capitano della Wehrmacht, Karl Walther. Un matrimonio celebrato in una stanza vicina a quella del comandante della struttura carceraria e con testimone di nozze lo stesso Reder. Anneliese si recava speso a Gaeta a trovare il marito, scendeva in una pensione lì vicino e poi si intratteneva con il marito all' interno del castello- carcere.

REDER

 

Dalle ricerche di Ancora emerge che i contatti con la Germania erano continui e frequenti. I due criminali nazisti, che tra di loro mantenevano un certo distacco, dandosi del lei, ricevevano poi spesso visite di politici austriaci e pacchi di cibo, documenti e libri. Traccia di una inquietante attività intellettuale i cui segni sono a tutt' oggi visibili: sui muri della prigione, poco fuori dalla sua stanza Kappler incise delle rune.

 

E fa impressione pensare che il responsabile delle Ardeatine e del rastrellamento del Quadraro sia stato lasciato libero di utilizzare la scrittura pagana per eccellenza, cara ai nazisti, in un carcere militare italiano dove si trovava condannato all' ergastolo e in cui erano detenuti - in ben altre condizioni - altri militari italiani, condannati per insubordinazione o per obiezione di coscienza in quanto testimoni di Geova. Quelle scritte sono state oggi decifrate dal lavoro di Ancora. Il tenente colonnello delle SS incise una triade runica ai piedi di un arco che dà verso il comando dell' ex carcere.

 

GAETA

Si tratta delle rune Isa, Kenaz ed Othilaz, sopra le quali campeggia una svastica, inscritta in un cerchio, mentre sulla destra c' è la parola Karm (karma). Isa simboleggia la stasi, dunque l' arresto, Othilaz, l' ultima runa, la liberazione dal karma, l' eredità, la casa, i beni materiali, e la runa centrale è Kenaz, un catalizzatore, che secondo lo studio di Ancora simbolicamente rappresenta Kappler medesimo, il quale, incidendo tale talismano runico, avrebbe espresso il desiderio di andare via e tornare in Germania.

 

Proprio quello che il tenente colonnello riuscirà a fare aiutato dalla moglie Anneliese Wenger, dopo che nel 1977, vittima di un tumore al colon, su ordine del ministro della difesa Arnaldo Forlani e dopo tante pressioni da parte delle autorità tedesche, venne trasferito al Policlinico militare Celio di Roma, da cui fuggì. Reder, rinchiuso a Gaeta nel 1951, ne uscì invece nel 1985, quando venne estradato in Austria con un volo di Stato. Entrambi restando nazisti fino alla morte.

HERBERT KAPPLER

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA