renzi conticini

LE UDIENZE SONO IN QUARANTENA, MA LE INDAGINI NO – I PROCESSI “RENZIANI” SONO CONGELATI DAL VIRUS: L’UDIENZA PRELIMINARE PER I TRE FRATELLI CONTICINI SLITTERÀ, IL PROCESSO CONSIP È STATO RINVIATO. MA AVANZANO LE INDAGINI SULLA FONDAZIONE OPEN. DALLE CARTE I DUBBI SUI PAGAMENTI A UNA SOCIETÀ CHE, A SUA VOLTA, AVREBBE VERSATO MIGLIAIA DI EURO A CONTICINI E MOGLIE

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

MATTEO RENZI TIZIANO

Il coronavirus ha inceppato anche la macchina della giustizia italiana. Le udienze dei processi sono state rinviate (inizialmente quelle previste sino al 22 marzo, ma l' ultimo decreto ha esteso la sospensione a quelle fissate entro il 15 aprile), compresi quelli della famiglia del senatore semplice Matteo Renzi e del suo Giglio magico.

 

luca lotti

Per esempio l' udienza preliminare per i tre fratelli Conticini (Andrea, il cognato di Renzi, è accusato di riciclaggio) nella cosiddetta inchiesta Unicef, prevista per l' 8 aprile, slitterà. Si è tenuta, invece, l' udienza del 3 marzo del processo Consip il quale però è stato subito rinviato al 30 giugno per permettere di riunire questo troncone dell' inchiesta con quello in cui il gip Gaspare Sturzo ha ordinato ulteriori indagini sugli imputati Luca Lotti ed Emanuele Saltalmacchia e sul conto di altri indagati, tra cui Tiziano Renzi.

 

MATILDE RENZI E ANDREA CONTICINI

Presso il Tribunale di Cuneo è stata annullata l' udienza del 10 marzo del procedimento in cui è imputata Laura Bovoli, mamma del fu Rottamatore, per il concorso nel crac della Direkta srl. Qui i magistrati stavano cercando di serrare il calendario visto che uno dei giudici del collegio è in attesa di trasferimento. Se l' addio avverrà prima della sentenza, allora si dovrà ripartire dall' inizio.

 

alberto bianchi

Proseguono, invece, le indagini sulla fondazione renziana Open. Il procuratore aggiunto Luca Turco e gli uomini della Guardia di finanza stanno esaminando cellulari e hard disk e la montagna di carte sequestrate nei mesi scorsi.

 

Negli atti depositati per il Riesame si trova una pista che merita di essere approfondita.

In un' informativa del 14 giugno 2019 la polizia giudiziaria segnala alcuni pagamenti ritenuti sospetti: «Investigativamente significativi risultano essere i seguenti soggetti economici che hanno emesso fatture nei confronti della fondazione», si legge.

 

Gli inquirenti citano anche la Eventi 6 della famiglia Renzi per una modesta fattura del 2013 da 4.235 euro; hanno importi molto più consistenti (496.292 euro totali) le ricevute della Dot media, l' agenzia di marketing pubblicitario fondata da Patrizio Donnini e dall' ex compagna Lilian Mammoliti, entrambi indagati nell' inchiesta. Ma a colpire gli inquirenti sono anche le parcelle della Dori pubblicità Srl di Borgo San Lorenzo (Firenze).

LAURA BOVOLI MAMMA MATTEO RENZI

 

I finanzieri elencano quattro fatture del valore di 197.433 euro (la più alta, da 85.903 euro, è del 2014), messe a bilancio alla voce «altra stampa» tra il 2012 e il 2016. Durante le perquisizioni le Fiamme gialle in alcune cartelline hanno trovato diverso materiale intestato alla Dori pubblicità, come un «riepilogo materiale Leopolda» del 2012, una sotto cartellina del 2013 e un' altra riferita al 2012 intitolata «primarie pubblicità», contenenti fatture e corrispondenza commerciale.

 

Anche se i militari della Guardia di finanza ritengono la Dori «investigativamente significativa», sembra di capire che nella documentazione ci sia traccia del lavoro della ditta in occasione delle primarie del Pd e delle kermesse della Leopolda, anche se non è chiaro se l' importo dei pagamenti sia congruo.

TIZIANO RENZI MATTEO RENZI SERRACCHIANI

 

La Dori pubblicità è citata anche in un altro fascicolo d' inchiesta che riguarda il Giglio magico. Infatti nel procedimento sui Conticini troviamo una segnalazione datata febbraio 2019 dell' agenzia di Rignano sull' Arno del Monte dei Paschi di Siena all' Unità d' informazione finanziaria della Banca d' Italia, l' ufficio antiriciclaggio dell' istituto.

Al centro dell' alert ci sono due conti correnti intestati ad Andrea Conticini e Matilde Renzi e alla loro società Marc consulting Sas (specializzata in consulenza imprenditoriale, amministrativo-gestionale e di pianificazione aziendale) di cui Conticini risulta socio accomandatario mentre la Renzi socia accomandante. Il primo dei due rapporti, secondo i coniugi, è adibito alla «gestione delle necessita familiari correnti». Ma per la banca segnalante qualcosa non torna.

MATTEO E TIZIANO RENZI

 

L' analisi dei movimenti nei dodici mesi precedenti alla segnalazione evidenzia che «il conto è stato alimentato dall' accredito di 13 incassi di ri.ba. (ricevute bancarie, ndr) per 33.123,86 euro emesse a favore della società Dori pubblicità Srl, società che ha anche eseguito due bonifici per complessivi 2.727,71». Mps fa presente che la Dori pubblicità Srl è segnalata come società debitrice delle ricevute bancarie (ri.ba) emesse dalla Sas.

Sul conto personale dei due coniugi sono stati versati anche 33.665,10 euro della già citata Dot media, oltre a quelli della Dori: «Entrambe le società operano nel settore della pubblicità non compatibile con l' attività di rappresentante di commercio svolta dal Conticini ed incompatibile con scopo e natura del conto corrente», nota il denunciante.

 

MATTEO E TIZIANO RENZI

La banca mette nel mirino anche un conto intestato direttamente alla Sas, su cui, anche in questo caso, parte della «provvista è stata creata mediante 15 incassi di ri.ba.», per un importo di 196.051,73, «emesse a favore della società Dori pubblicità Srl», mentre altri 136.945 euro di accrediti sono stati disposti dalla Eventi 6.

 

LAURA BOVOLI E TIZIANO RENZI

Questi e altri movimenti hanno insospettito l' istituto bancario, il quale nella sua segnalazione all' Uif ha anche aggiunto che il settore «in cui opera la società (la Marc consulting, ndr) è particolarmente sensibile a fenomeni di riciclaggio». In conclusione, le Fiamme gialle hanno puntato l' attenzione sui 197.000 euro e rotti pagati dalla Fondazione di Matteo Renzi a una ditta di pubblicità che a sua volta avrebbe «alimentato» con circa 230.000 euro di ri.ba. il conto dei parenti dello stesso Renzi per consulenze non meglio specificate. Abbiamo provato a chiedere lumi ai titolari della Dori pubblicità (di proprietà della famiglia Dori) su tali operazioni e sull' attività svolta a loro favore da Andrea Conticini e Matilde Renzi, ma non siamo stati ricontattati.

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