alan howard caroline byron lady gaga

UDITE, UDITE: LADY GAGA È DISPONIBILE PER BATTESIMI E PRIME COMUNIONI (BASTA AVERE I SOLDI) – MATRIMONIO DA RICCASTRI A VILLA OLMO, SUL LAGO DI COMO, TRA IL MILIARDARIO 58ENNE ALAN HOWARD E LA 33ENNE CAROLINE BYRON: TRA VIPPONI, LUCI, GIOCHI D’ARTIFICIO E CHEF STELLATI, GLI INVITATI SI SONO GODUTI PURE IL CONCERTO DI LADY GAGA, DI CUI LA SPOSA È GRANDE FAN – MA LE NOZZE HANNO FATTO INCAZZARE TUTTI VISTO CHE IL VILLONE È RIMASTO INACCESSIBILE PER UN MESE E…

Agostino Gramigna per il “Corriere della Sera”

 

caroline byron alan howard

Il via vai di motoscafi è continuo. Scendono uomini in smoking e donne dagli abiti sobriamente scintillanti.

Rosso fuoco, giallo e crema sono i colori prevalenti.

«Victoria! Victoria! Da questa parte», urla un fotografo. «Ma chi è?», chiede una ragazza.

«Victoria Silvstedt, l'attrice».

«Allora ci sono pure i famosi in questo matrimonio. Che bello!».

 

Sono le cinque del pomeriggio, sotto il sole che picchia la ragazza s' è come rianimata alla vista di Victoria, ma resta immobile al suo posto come gli altri curiosi. Fa molto caldo e si suda. Dall'alto, dall'unico punto in cui si può vedere qualcosa, si assiste allo sbarco degli invitati. Scendono dai motoscafi, a cadenza di cinque minuti, su un pontile bianco creato apposta per l'evento. Sono circa 250 gli ospiti che assisteranno alla celebrazione del matrimonio dell'anno, tra il miliardario Alan Howard, 58 anni, uno dei più potenti uomini del mondo, gestore di hedge fund e investitore nell'ecosistema delle crittografie di valuta, e l'americana Caroline Byron, 33 anni. Lo scenario è il lago di Como.

lady gaga 1

 

La location Villa Olmo, affittata per un mese alla cifra di 1,3 milioni di euro. I preparativi sono iniziati il 6 giugno. Howard non ha badato a spese. Non solo l'affitto al Comune. Tanti soldi per rendere Villa Olmo simile a Versailles, pagare gli chef stellati, organizzare la scenografia, le luci, lo spettacolo dei fuochi d'artificio e, soprattutto, il concerto di Lady Gaga, di cui la moglie di Howard è una sfegatata fan.

 

Il caldo si sente. Picchia. La sicurezza non deve fare grandi sforzi per tenere lontano i curiosi. Hanno bloccato tutto già nei giorni scorsi. Chiuso quel che c'era da chiudere e transennato quello che c'era da transennare. Ogni tanto si limitano a un blando «niente foto per favore».

villa olmo 1

I fotografi sono in attesa.

Scattano e puntano l'obiettivo in direzione di qualunque motoscafo arrivi. Non si perdono un solo décolleté. Però ogni loro sguardo, ogni accenno scambiato ha come riferimento il pezzo forte della serata: Lady Gaga.

 

Da dove arriverà? Dall'acqua in motoscafo, come i comuni vip, o dal parco blindatissimo alle spalle della Villa? «Per quello che ne so io dal parco» dice sicura Anna, capelli biondi stretti in una coda che oscilla ad ogni parola pronunciata, che fa la cuoca in un ristorante vicino la Villa. Spera di vedere Lady Gaga. Ha notizie di prima mano. Sua mamma lavora come cameriere a Villa D'Este dove alloggia la star. «Dispone di tre stanze, due solo per i vestiti. Non si trovano al piano dove fa le pulizie mia mamma. L'ha saputo dalla collega che lavora a quel piano».

alan howard

 

Verso le sei i fotografi si agitano. E non solo perché la sposa vestita di bianco è uscita nel giardino. C'è tanta afa, ma il cielo inizia ad oscurarsi.

Grosse nuvole nere avanzano, accompagnate dalla musica classica, diffusa nel giardino. Un fotografo è pensieroso: «Qui c'è aria di temporale. Lady Gaga canterà all'aperto?». La gente va e viene. Una signora sentenzia: «È il momento dell'aperitivo, per questo la sposa è uscita in giardino». «Mamma -la riprende sua figlia - questo non è un matrimonio normale. Non è come quando ti sei sposata tu». Ci sono anche i turisti. Sono curiosi. Ma anche delusi. La Villa comunale è chiusa da un mese. Una coppia di tedeschi era venuta fin qui per visitarla. Vanno via.

 

lady gaga

La decisione del Comune di affittare Villa Olmo al magnate inglese ha creato non poche polemiche. Molti comaschi sono irritati. Il sentimento prevalente è quello espresso da una coppia di anziani: «Avremmo capito la chiusura di due o tre giorni per ospitare un evento culturale. Ma un bene pubblico non può essere sequestrato un mese. I signori ricchi non possono comprare quello che vogliono». La villa era stata già chiusa per altre feste. Il matrimonio di un facoltoso imprenditore indiano tre anni fa; l'evento di Dolce & Gabbana. Ma si era trattato di pochi giorni.

ALAN HOWARD

 

Per consentire questa celebrazione, sono scattate diverse restrizioni per i residenti e i turisti. E la chiusura del lido. Intanto il caldo opprimente è come svanito. Sono le otto e trenta. Un forte vento si alza dall'acqua, il cielo è nero. Finché un nubifragio si abbatte sul «set» del matrimonio. Fuggi fuggi generale. I fotografi sono spiazzati. Si guardano: «E il concerto di Lady Gaga? Che succederà adesso? Canterà dentro la Villa?

ALAN HOWARDvilla olmo 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…