ultimo guardia di finanza olimpico

ULTIMO CHIUDA LA PORTA – BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA ALL’OLIMPICO DOPO IL CONCERTO DI ULTIMO: A SMONTARE IL PALCO C’ERANO DIECI CLANDESTINI CHE VENIVANO PAGATI 4 EURO L’ORA. OVVIAMENTE IN NERO – CON LORO C’ERANO ALTRI 20 OPERAI, TUTTI IRREGOLARI – IL PUBBLICO STAVA USCENDO QUANDO SONO ARRIVATI I FINANZIERI E…

 

 

Valeria Costantini per il “Corriere della Sera”

 

ultimo venditti

Dieci migranti clandestini al lavoro allo stadio Olimpico per smontare il palco del concerto di Ultimo: venivano pagati quattro euro l' ora e in nero. Oltre agli stranieri però i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza hanno certificato la presenza di ulteriori venti operai irregolari. Il blitz è scattato al termine dell' evento musicale di grande richiamo, oltre sessantamila gli spettatori accorsi per il giovane cantante romano: il pubblico stava ormai in gran parte già abbandonando l' arena quando i baschi verdi sono entrati in azione.

 

ultimo

Nel frattempo gli addetti erano al lavoro sul piazzale per le pulizie o intenti a guidare i macchinari per dividere i blocchi, con cui vengono di solito allestiti i palchi. Come da prassi per i controlli nel mondo del lavoro, i finanzieri del 3° Nucleo operativo metropolitano Roma hanno eseguito quelle che vengono definite «interviste», dialoghi informativi, con ogni singolo operaio.

 

ultimo

Non hanno impiegato molto tempo per scoprire l' ennesimo «buco nero» del mondo del lavoro. Dal monitoraggio è emerso come su oltre sessanta addetti identificati, circa trenta fossero in realtà fuori norma, nel dettaglio dieci migranti clandestini e altri venti irregolari. La maggior parte degli stranieri era di provenienza africana, alcuni originari del Bangladesh: molti di loro hanno mostrato permessi di soggiorno non a norma o scaduti, altri ne erano totalmente sprovvisti. Gli operai hanno raccontato ai finanzieri di non avere contratti veri e propri e che sarebbero stati pagati in contanti alla fine della lunga giornata di lavoro, in fondo alla quale li attendeva una paga di quattro euro l' ora. La tariffa sindacale per il settore invece è di sei euro e mezzo lordi.

guardia di finanza 1

 

I controlli allo stadio Olimpico sono stati effettuati con la collaborazione della Questura, in particolare degli agenti del commissariato Prati: la task-force ha così potuto scoprire che, tra i migranti, c' era anche un cittadino della Sierra Leone già colpito da un decreto di espulsione. L' extracomunitario era stato fermato e identificato in diverse occasioni sul territorio italiano dalle forze di polizia e sempre senza permessi di soggiorno in regola, tanto da far scattare il foglio definitivo di via dall' Italia, che però ovviamente non è stato rispettato. L' attività di indagine della Finanza è tutt' ora in corso per accertare le posizioni, la regolare assunzione e la situazione contributiva e assistenziale di tutti gli addetti identificati.

GUARDIA DI FINANZA

 

C' è poi il filone collegato direttamente ai responsabili dei lavoratori irregolari individuati: si indaga infatti sulla posizione delle cinque società coinvolte nella gestione logistica e nell' organizzazione del concerto. Si tratta di grandi ditte, solitamente vincitrici degli appalti per i più noti eventi musicali della Capitale e non solo. Non certo la prima operazione del genere, nell' ambito del contrasto al lavoro nero, messa a segno dalla Guardia di finanza, attiva spesso anche nell' attività di prevenzione del complesso fenomeno.

ultimoultimo

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”