alberto tarallo losito

ULTIMO "SUICIDIO" A ZAGAROLO - IL TESTAMENTO E LE ULTIME LETTERE DI TEO LOSITO “APPARTENGONO A UN'UNICA MANO, OVVERO QUELLA DEL SUO COMPAGNO ALBERTO TARALLO”  - L'8 GENNAIO 2019 LOSITO, UN OMONE DI UN METRO E 80, SI IMPICCO' NELLA VILLA DI ZAGAROLO LEGANDO UN FOULARD AL TERMOSIFONE POCO PIÙ ALTO DI LUI - ROSALINDA CANNAVÒ, IN ARTE ADUA DEL VESCO, NELLA CASA DEL GF VIP, DISSE. “NON CI CREDO CHE SIA STATO UN SUICIDIO, SAI? TANTO SAPPIAMO BENE CHI È L'ARTEFICE DI TUTTO QUESTO SCHIFO... “ - POI LA DENUNCIA DEL FRATELLO DI LOSITO CHE NUTRIVA: "SERI DUBBI SUL SUICIDIO" E SUL COMPORTAMENTO DI ALBERTO TARALLO: “INTERESSATO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AD ACCAPARRARSI IL DENARO”

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

Un testamento falso, così come le lettere d'addio lette in diretta tv con la voce rotta dalla commozione. L'inchiesta sull'Ares gate, partito da una puntata del Grande fratello vip e incentrato sul suicidio dello sceneggiatore tv Teodosio Losito, proprietario della società di produzione Ares insieme al compagno Alberto Tarallo, è arrivata a una svolta.

 

Ieri i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Roma, coordinati dal pm Carlo Villani, hanno sequestrato proprio a Tarallo beni per 5 milioni di euro: ville, appartamenti, conti correnti, quote societarie, una polizza.

 

alberto tarallo

Si tratta dell'eredità di Losito, morto l'8 gennaio 2019. Dopo il decesso, Tarallo si era presentato dal notaio con un testamento, apparentemente redatto dal compagno nel 2017, nel quale lo sceneggiatore lo nominava erede universale.

 

Ora, però, è emerso che quel documento sarebbe falso. E la stessa cosa vale per le tre lettere d'addio che Tarallo aveva letto davanti a una telecamera per dimostrare l'amore che lo legava a Teo, quando era stato travolto dalle polemiche.

 

Erano datate 10 dicembre 2018, 18 dicembre 2018 e 8 gennaio 2019, il giorno del suicidio: nulla di vero, secondo chi indaga. Il pm Villani, infatti, ha disposto una perizia grafologica sui documenti. E il consulente sembra non avere dubbi: i testi non sono compatibili con lo stile di scrittura di Losito, ma con quello del compagno.

PAOLO BERLUSCONI PATRIZIA MARROCCO

 

Tarallo, già sotto inchiesta per istigazione al suicidio, è stato quindi indagato anche per falso in testamento olografo e falso in scrittura privata. Ieri sotto sequestro è finito anche l'appartamento di Milano nel quale viveva Patrizia Marrocco, ex compagna di Paolo Berlusconi ed ex direttrice della Ares film.

teodosio losito

A lei Losito avrebbe indirizzato una lettera in cui parlava dei debiti societari. L'inchiesta, che sembra la sceneggiatura di una delle fiction che hanno fatto la fortuna della Ares, è partita dalla denuncia depositata in Procura dal fratello di Losito, Giuseppe.

 

patrizia marrocco

L'uomo ha raccontato di avere trovato strano il suicidio: con lui, Teo non aveva dato segni di depressione così grave e che potessero fare pensare a un gesto disperato. Nella stessa denuncia, Giuseppe spiegava di essere venuto a conoscenza del testamento solo attraverso il notaio e che, nonostante le sue richieste, non gli era stato concesso di visionarlo per sottoporlo a perizia.

 

Alberto Tarallo Teodosio Losito

Tarallo, inoltre, aveva avanzato pretese anche su una polizza vita che Losito aveva intestato al nipote. L'inchiesta aveva ripreso quota lo scorso anno, dopo le dichiarazioni fatte nella casa del Grande fratello vip da due concorrenti che avevano parlato dell'esistenza di una specie di setta collegata alla Ares e manovrata da un uomo da loro soprannominato Lucifero.

eva grimaldi con alberto tarallo ph marcellino radogna

 

Nel decreto di sequestro, il gip Maria Paola Tomaselli sottolinea che «emerge con chiara evidenza come l'indagato, approfittando della morte del compagno, abbia messo in atto un disegno criminoso volto all'acquisizione dei beni di Losito al fine di escludere dall'asse ereditario la famiglia del defunto, procurando a sé un ingiusto profitto patrimoniale ed arrecando danni ai legittimi eredi».

alberto tarallo

 

Il giudice spiega poi che Tarallo «ha dimostrato, attraverso l'attività di falsificazione posta in essere, una notevole disinvoltura e spregiudicatezza».

 

gabriel garko adua del vesco

Per mesi, il pm Villani ha ascoltato decine di vip che hanno lavorato con la Ares, da Gabriel Garko a Nancy Brilli: le loro testimonianze sono agli atti dell'inchiesta. Lo scorso luglio, inoltre, il magistrato ha interrogato Tarallo. Nel fascicolo ci sono ci sono anche numerosi documenti acquisiti nella villa di Zagarolo, vicino a Roma, dove il produttore viveva con Losito e dove lo sceneggiatore si è tolto la vita. La proprietà ieri è finita sotto sequestro, insieme ad un'Audi A4, all'attico di Milano, a quote societarie e conti correnti da decine di migliaia di euro.

alberto tarallo foto di bacco

 

2. "IL COMPAGNO FALSIFICÒ IL TESTAMENTO DI LOSITO PER AVERE L'EREDITÀ"

Andrea Ossino per “la Repubblica”

 

Se non fosse reale, questa storia sarebbe degna della sceneggiatura di una delle fiction che ha prodotto il protagonista dell'inchiesta condotta dalla procura di Roma. Alberto Tarallo, uno degli uomini più potenti dell'industria cinematografica italiana, ha falsificato un testamento per sottrarre l'eredità alla famiglia del suo compagno, Teodosio Losito, sul cui suicidio pende un'altra indagine. Il patron della Ares Film, tramite l'avvocato Daria Pesce, sostiene che sarebbe stato proprio il compagno deceduto a consegnare al notaio le sue ultime volontà.

ursula andress e alberto tarallo foto di bacco

 

Ma la circostanza è difficile da appurare, visto che anche il notaio è scomparso. C'è di più: nell'ultimo anno, mentre star dello spettacolo come Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Manuela Arcuri, Nancy Brilli, Giuliana De Sio e Barbara D'Urso venivano convocate dal pm Carlo Villani per essere ascoltate come «persone informate sui fatti», Tarallo mostrava in tv le lettere in cui Losito dichiarava i suoi intenti nefasti. Anche alcuni di quei manoscritti, rivela la perizia calligrafica, sono falsi.

 

Gabriel Garko e Teo Losito

Cosi ieri la Finanza di Roma ha sequestrato circa 5 milioni. Il conto corrente della vittima, un'Audi A4, quote di tre società, la polizza assicurativa lasciata dalla vittima al fratello e oggetto di un contenzioso civile. E 21 tra terreni, fabbricati e appartamenti. Anche la villa di Zagarolo che ospitava vip di ogni sorta. E un attico milanese in uso alla deputata di Forza Italia Patrizia Marrocco.

 

La donna, in passato legata a Paolo Berlusconi, è una dei fondatori della Ares Film di Tarallo e Losito. Era il 2006 e "L'onore e il rispetto" racimolava 7 milioni di telespettatori grazie alla "estetica queer " tanto contestata dai critici. Il tocco vincente è scemato negli anni. E il fallimento dell'azienda, partecipata anche da Rti (controllata Mediaset), era dietro l'angolo. Anche su questa circostanza c'è un'indagine in corso.

 

rosalinda cannavo' e dayane mello 5

Il fallimento, ufficializzato nel dicembre 2020, è avvenuto dopo la morte dell'amministratore e sceneggiatore Teodosio Losito. L'8 gennaio 2019 quell'omone di un metro e 80 si è impiccato nella villa di Zagarolo legando il foulard della madre al termosifone poco più alto di lui. Tarallo e l'attore Andrea Marras hanno provato a soccorrerlo trasportandolo sul letto. Poi hanno chiamato i soccorsi. Nessuna foto, nessuna autopsia. Solo un'indagine per istigazione al suicidio.

 

Di quella morte hanno parlato anche nella casa del Grande Fratello Vip. «Non ci credo che sia stato un suicidio, sai? Tanto sappiamo bene chi è l'artefice di tutto questo schifo... », aveva detto la concorrente Rosalinda Cannavò, in arte Adua Del Vesco. Poi la denuncia del fratello di Losito. L'uomo nutriva «seri dubbi in ordine alle circostanze in cui si era consumato il suicidio del fratello» e sul comportamento di Tarallo: «Interessato solo ed esclusivamente ad accaparrarsi il denaro».

 

Tarallo, Losito, Garko, Clemente Mimun

«Avevamo dei sospetti e ci siamo rivolti alla Procura », dice l'avvocato della famiglia Losito, Stefano De Cesare. I pm hanno risposto: il testamento e le ultime lettere della vittima «appartengono a un'unica mano, ovvero quella di Alberto Tarallo». La difesa contesta: «Vogliamo fare una perizia, il nostro diritto a difenderci è stato leso».

ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -2Alberto Tarallo con Michela Miti e Tini Cansino al club 84 - 30 gennaio 1984- ph Marcellino Radognaalberto tarallo con ursula andress all easy going 1977 foto marcellino radognaalberto tarallo con pamela prati hotel hilton 1985 ph marcellino radognademetra hampton teodosio losito kreola teodosio losito demetra hampton kreola alberto tarallo - 'UOMO DELLA STRADA FA GIUSTIZIA teodosio losito kreola TEODOSIO LOSITOTeo Losito Pino-Pellegrino EkbergEva Grimaldi, Barbieri e Teo Losito Teodosio Losito a Sanremo 1987 alberto tarallo adua del vesco non e' l'arena

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO