scuola mascherina

VADE RETRO DAD! - MINISTERI E ISS STANNO STUDIANDO LE NUOVE REGOLE PER LA SCUOLA: LA DIDATTICA A DISTANZA SI ATTIVERA' SOLO IN CASO DI 3 POSITIVI - CON UN SOLO CONTAGIO SARA' SUFFICIENTE UN TEST A DISTANZA SUBITO E UNO DOPO CINQUE GIORNI - CON DUE INFETTI, PER GLI ALUNNI E I DOCENTI VACCINATI VALE LA REGOLA DEI TAMPONI, GLI ALTRI DOVRANNO ANDARE IN INSOLAMENTO...

Rosario Dimito Mauro Evangelisti per "il Messaggero"

 

primo giorno di scuola 8

Taglio alle quarantene a scuola e Didattica a distanza (Dad) sempre meno frequente. Già oggi, con le regole attuali, il ricorso alla Dad è limitato e i nuovi contagi per fortuna sono ancora pochi, ma nelle nuove regole stilate da Ministeri della Salute e dell'Istruzione, Istituto Superiore di Sanità e Regione, in caso di un solo caso positivo in classe saranno sufficienti i test a distanza di cinque giorni.

 

Se invece i positivi fossero due, chi è vaccinato avrà un periodo di stop più contenuto. La bozza delle nuove regole sarà alla base di un provvedimento previsto per i prossimi giorni. La novità più importante è che non ci sarà la quarantena per tutta la classe: bisognerà individuare i contatti dell'alunno ed eseguire un test a distanza di cinque giorni. Questa indicazione però vale solo nelle scuole primarie e secondarie e quando il positivo è solo uno.

 

primo giorno di scuola 7

OBIETTIVI «Considerata la necessità di favorire la didattica in presenza e rendere il più possibile omogenee a livello nazionale le misure di prevenzione attuate in ambito scolastico», si legge nel documento, «si ritiene opportuna una revisione del sistema di gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da Sars-CoV-2 anche alla luce dell'aumento della copertura vaccinale».

 

Vediamo più nel dettaglio. Prima di tutto vengono considerati validi test antigenici e molecolari, compresi quelli salivari. Partiamo dalle scuole primarie e secondarie (dunque elementari, medie e superiori). Se c'è un caso positivo tra gli alunni, si effettua un test subito e uno dopo cinque giorni, ma non c'è quarantena e comunque l'intervento riguarda i contatti considerati stretti.

 

Scuola

Se invece c'è un secondo caso, allora le regole cambiano: per gli alunni vaccinati permane la regole del doppio test, per chi non è vaccinato ci sarà la quarantena (e dunque la Didattica a distanza); per i docenti e gli altri operatori scolastici, se sono vaccinati tornano in classe dopo il primo test, altrimenti devono sottoporsi a quarantena; se i casi positivi sono due per i docenti vaccinati vale la regola del doppio test, per i non vaccinati serve la quarantena.

 

Vaccini

Se i casi sono tre - non importa se alunni o docenti - allora tutta la classe va in quarantena. Il discorso cambia nelle scuole per l'infanzia: se c'è un bambino positivo, va in quarantena per dieci giorni tutta la classe. Previsto un test subito e uno al termine dell'isolamento. Per la quarantena degli insegnanti la durata - sette o dieci giorni - dipende dallo status vaccinale.

 

Ultimo scenario: se il positivo è tra gli educatori, confermata la quarantena di dieci giorni per i bambini (sempre con test immediato e uno al termine dell'isolamento). Gli insegnanti vaccinati non vanno in quarantena, salvo che i positivi non siano più di due. In attesa dell'entrata in vigore delle nuove regole che dovrebbero portare ordine, visto che attualmente ogni Asl agisce di fatto a propria discrezione sia pure seguendo alcune linee guida, la situazione nelle scuole appare sotto controllo.

 

dad 3

Secondo un sondaggio realizzato su Skuola.net, che ha contattato 3.000 studenti, il 94 per cento dei ragazzi fino a oggi ha svolto sempre lezione in presenza. Solo 2 su 3 hanno parlano di criticità. La metà di quel 6 per cento che invece ha dovuto frequentare le lezioni in Dad ha spiegato che la causa non è stata la quarantena, ma la carenza di spazi nel proprio istituto.

dad 1dad

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…