terapie intensive covid

VEDO NERO – PER L’OMS ENTRO MARZO 2022 DUE MILIONI DI EUROPEI SARANNO DECEDUTI DI COVID: IL VIRUS È LA PRIMA CAUSA DI MORTE IN EUROPA MENTRE I NUMERI DEI CONTAGI CONTINUANO A SALIRE NEL VECCHIO CONTINENTE E SONO RIPARTITI I LOCKDOWN – IN AUSTRALIA LE TERAPIE INTENSIVE SONO AL COLLASSO. IL BELGIO È ALLE PRESE CON UN NUOVO PICCO CON 16 MILA CONTAGI AL GIORNO. IN SLOVENIA OGNI DUE TAMPONI UNO È POSITIVO E IN UNGHERIA…

Alessandra Muglia e Irene Soave per www.corriere.it

 

terapia intensiva 1

Entro marzo 2022, ha stimato ieri l’Oms, due milioni di europei saranno morti di Covid-19. La proiezione (che comunque comprende anche Russia e altri Paesi extra-Ue dell’area) è cupa; ma la distribuzione dei nuovi morti — e dei nuovi contagi — non è per ora uniforme. Non lo è, del resto, l’aderenza alla campagna vaccinale. Il 66% di media Ue (popolazione vaccinata con almeno due dosi) tiene conto dell’88% del Portogallo e del 24% della Bulgaria.

 

coronavirus 2

E così il tasso di contagi giornalieri ogni milione di abitanti, discrimine che ha spesso deciso lockdown e coprifuochi nel continente — a quota 800 Boris Johnson chiuse tutto in Regno Unito —, cresce a razzo, soprattutto in Europa centrale e orientale. In Ungheria è a 870. In Croazia a 1.106. In Olanda e Belgio a 1.160. In Austria, dove si è tornati in lockdown, a 1.500, e così in Repubblica Ceca. In Slovacchia a 1.800. Numeri mai registrati prima, e a cui non tutti i governi rispondono più con politiche di contenimento e controllo dell’epidemia.

 

terapia intensiva

Lo ha fatto, ritrovandosi subito 40 mila no-vax in piazza, il governo austriaco. Da lunedì e fino almeno al 13 dicembre il Paese è in lockdown, dopo che una restrizione dei movimenti solo per i non vaccinati non ha rallentato i contagi, raddoppiati in poco più di una settimana. Le terapie intensive sono, scrive il quotidiano Kurier, «vicine al collasso». I danni economici del lockdown saranno così ingenti che il governo aveva incaricato una commissione di salute pubblica di quantificare l’impatto economico di un «bonus» di 500 euro da elargire ai non vaccinati per convincerli. 

 

scontri e violenze nelle proteste nei paesi bassi 10

Sarebbe costato meno di un lockdown. Eppure il movimento dei no-vax austriaci, secondo il ministro degli Interni Nehammer, «è sempre più radicalizzato e furioso». Succede lo stesso in Belgio e nei Paesi Bassi, dove i laboratori analisi non accettano più tamponi perché troppo pieni.

 

Il Belgio è alle prese con un nuovo picco: 16 mila contagi al giorno, e persino il premier De Croo è in isolamento (dopo avere incontrato l’omologo francese Jean Castex, anche lui positivo). Nei Paesi Bassi ci sono 20 mila contagi al giorno. Lo scetticismo per i vaccini in Europa sembra riunire più frange ideologiche. Una componente però è tipica dell’ex blocco sovietico. Uno studio pubblicato ad aprile da un ricercatore della London School of Economics, Joan Costa-i-Font, mette in diretta relazione la scarsa aderenza alla campagna vaccinale nell’Est con l’abitudine «a diffidare delle istituzioni pubbliche sviluppata durante il comunismo».

TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS

 

Molti governi dell’area cavalcano questo sentimento. In Ungheria il presidente Orbán ha detto che «valuterà» nuove restrizioni dopo una supplica dell’ordine dei medici. I contagi sono 10 mila al giorno, vicini a un nuovo picco.

 

In Slovacchia, — rt 1,8, il peggiore del mondo — il premier Eduard Heger sta «valutando approfonditamente» un lockdown di tre settimane come nella vicina Vienna. La cautela, incomprensibile con 1.800 contagi al giorno per milione di abitanti, è dovuta alla resistenza che nella popolazione, vaccinata appena al 42%, trovano le misure anti-Covid. 

 

coronavirus 1

Lo stesso ex primo ministro Robert Fico, ancora popolare, non si vaccina e va ai cortei dei no-mask. In Repubblica Ceca, che la settimana scorsa riportava 22 mila nuovi casi al giorno, il 70% è tra i non vaccinati. In tutta la Slovenia, alle porte dell’Italia, ogni due tamponi uno è positivo e restavano liberi, a ieri, appena otto posti in terapia intensiva su una capacità massima di 288. La cronica arretratezza e scarsità di risorse nella sanità dei Paesi dell’Est aggrava l’emergenza.

 

TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS

In Polonia i casi raddoppiano ogni settimana con scarse misure di contenimento. Il ministero della Salute ha iniziato a preparare contromosse, ma le autorità sono divise tra campagne pro-vaccino e ammiccamenti agli scettici. Il governo di Mateusz Morawiecki è arrivato a promuovere una lotteria nazionale. Ma dall’altra parte il presidente Andrzej Duda si è detto contrario al vaccino obbligatorio e ha voluto far presente pure di non aver fatto l’antinfluenzale.

vaccinazioni bulgaria 4

 

Ma le ultime in Europa, sui vaccini, sono Romania e Bulgaria, dove si concentra una parte della filiera produttiva della Ue e che è quindi difficile «confinare» fuori dalla libertà di movimento prevista dalle regole europee.

 

I nuovi contagi a Bucarest e dintorni hanno superato il picco il 22 ottobre, ma gli ospedali e i duemila posti letto in terapia intensiva sono ancora tutti occupati e gli obitori non sanno più dove mettere i cadaveri. In Romania meno del 36% degli abitanti è vaccinato; in campagna i tassi di immunizzazione sono metà che nelle aree urbane, complici l’influenza dei leader locali e la disinformazione che dilaga sui social. «Guardate la realtà», ha ammonito il colonnello Valeriu Gheorghita, medico dell’esercito che gestisce la campagna di vaccinazione.

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

 

«Abbiamo le unità di terapia intensiva piene, centinaia di morti al giorno. Oltre il 90% dei pazienti che sono morti non erano vaccinati». Di fronte alla crisi, il capo dello Stato Klaus Iohannis ha nominato premier il generale Nicolae Ciuca, che guiderà un governo di unità nazionale, con i due blocchi rivali storici, i liberali e gli ex comunisti sovranisti, per la prima volta insieme. Messa persino peggio è la Bulgaria: i decessi per Covid restano 20 volte quelli dell’Italia, 8 volte quelli della Germania. 

 

vaccinazioni romania 6

Il Paese meno vaccinato d’Europa (lo è solo un abitante su 4) ha la mortalità pro capite più alta al mondo: la malandata sanità pubblica ereditata dalla dittatura comunista è allo stremo. Ora la lotta alla pandemia è la priorità delle forze filooccidentali al potere che hanno scalzato l’uomo forte Borissov. Il vento che soffia da Est è minaccioso: la vicina Ucraina ha contato ieri 800 morti in 24 ore, la Russia 1.200. In Europa, per l’Oms, il Covid è la prima causa di morte.

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA vaccinazioni romania 3Anziano in terapia intensiva 2Terapia intensiva 2Terapia intensiva 3CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….