Estratto dell’articolo di Gianluigi Nuzzi per “Specchio – la Stampa”
BARCA ROVESCIATA NEL LAGO MAGGIORE - LE OPERAZIONI DI RECUPERO
Che la triestina Tiziana Barnobi facesse l'agente segreto lo sapevano in pochi, pochissimi, aldilà dei colleghi che condividevano con lei l'attività a Forte Braschi, quartiere generale dell'Aise, la nostra agenzia che si occupa dello spionaggio all'estero e dove ogni giorno puntuale superava la sbarra controllata dai militari in mimetica del Rud, il Raggruppamento unità Difesa.
I più lo hanno scoperto dalla sua morte improvvisa, una tragedia ancora oggi avvolta nel mistero, avvenuta sul lago Maggiore nel primo pomeriggio del 23 maggio dello scorso anno. All'improvviso, il cielo si fece nero sullo specchio d'acqua, si alzò il vento con raffiche fortissime e l'imbarcazione "Good…uria" in un attimo si ribaltò, inabissandosi per 16 metri.
A bordo c'erano 23 persone rispetto alle 15 consentite. Erano tutti agenti segreti italiani e israeliani. Sono affogati in quattro, un funzionario del Mossad, Shimoni Erez, la moglie russa dello skipper, Anna Bozhkova, e due 007 italiani: Claudio Alonzi, nato ad Alatri nel 1960 e, appunto, Tiziana, promettente risorsa arrivata da poco tra le barbe finte. Altri due agenti dell'Aise, il capo delegazione e un collega, invece, finirono in ospedale, ricoverati per giorni.
Sì perché, Tiziana Barnobi, classe 1969, laureata in economia nel 1994, era entrata nell'Aise, la nostra agenzia che si occupa dello spionaggio all'estero, solo dal 2016 dopo una brillante carriera cresciuta in alcune multinazionali nel settore dell'elettronica. […]
Una vocazione tardiva che però aveva garantito risultati alla divisione per la controproliferazione dov'era impiegata. Si tratta di una delle branche strategiche per contrastare la produzione di armi di distruzione di massa, ovvero gli ordigni nucleari e le armi chimiche, biologiche e radiologiche.
Barnobi, in buona sostanza, era impegnata a rallentarne e sabotare la fabbricazione, in coordinamento con le agenzie straniere, in primis i colleghi di Cia e Mossad. E quel giorno sul lago, nell'Alta Lombardia, era reduce da un'attività congiunta tesa a colpire interessi iraniani per un'operazione coperta da segreto di Stato. […]
La cinematografia ha dedicato decine di pellicole, tra film e docufiction, alle 007 donne con storie mozzafiato nelle quali prevalgono figure operative, esperte in arti marziali, eccelse nel tiro con qualsiasi arma da fuoco, capaci di sconfiggere il cattivo di turno tra seduzione e superpoteri. In realtà, la vita femminile nell'intelligence è assai diversa o, almeno, quella rappresentata garantisce effetti sul pubblico e sull'incasso, ma è una narrazione che riduce lo spettro d'azione di chi invece è impegnato a evitare che i conflitti degenerino nel mondo con l'utilizzo di armi non convenzionali.
Claudio Carminati E Anya Bozhkova
In particolare, Barnobi era coinvolta in operazioni non cruente ma tese a individuare il traffico dei materiali "dual use" ovvero quelli impegnati nelle produzioni civili che vengono convertiti da paesi nemici nella realizzazione di ordigni. E tra i maggiori "clienti" dell'Aise in questo periodo ci sono paesi come Iran, Russia e Corea del Nord e loro satelliti tra paesi di transito, società compiacenti e gruppi d'interesse in paesi off shore.
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Quando muore uno 007 è sempre una brutta faccenda tra dolore indicibile dei familiari, operazioni coperte e segreti di Stato. Se poi è una vera e propria strage come quella del lago, il procuratore capo di Busto Arsizio, Carlo Nocerino, si è trovato di certo a gestire un'inchiesta delicatissima.
Il punto di partenza è stato Claudio Carminati, varesotto del 1963, proprietario della barca "Good…uria", costruita nel 1982, e quel giorno a bordo, sopravvissuto alla tragedia. L'uomo viveva con la compagna e il cane nella barca – deceduti entrambi – che affittava per gite ed escursioni. Si è chiarito che lo stesso era stato contattato da un suo cliente, uno degli agenti italiani, con il quale aveva organizzato alle 11 di quella domenica la trasferta, quindi l'appuntamento per il rientro all'isola dei Pescatori per le 16, dopo che il gruppo avrebbe pranzato al ristorante "Il Verbano", meta prediletta – per coincidenza – da Benjamin Netanhayu quando si trova in Italia.
tiziana barnobi a miss italia 1985
Carminati, indagato per naufragio e omicidio colposo plurimo, ha raccontato di aver concordato 800 euro per questo servizio, convinto che i clienti fossero dei carabinieri in licenza per un momento conviviale. In realtà, il lunch faceva parte dell'operazione stessa, dopodiché gli israeliani dovevano ritornare nel loro paese e i nostri ripartire per la capitale, ad eccezione di quelli dell'Aise presenti e che lavorano tra Milano e Malpensa.
Alla fine, alcuni sono stati ricoverati mentre gli 007 israeliani e la salma del collega sono stati rimpatriati al volo con un jet privato.
In realtà, si scoprirà che sull'imbarcazione non c'era un numero sufficiente di salvagenti e, soprattutto, erano state compiute di recente delle modifiche, rivelatesi fatali al momento della tragedia, in particolare sovrastrutture a prua e sul fly bridge.
Lo mette nero su bianco l'ingegnere Giovanni Ceccarelli, lo stesso impiegato per il naufragio della Costa Concordia all'Isola del Giglio, chiamato dalla procura come consulente per analizzare il relitto. Dai controlli emerge una situazione davvero allarmante, soprattutto sulle presunte migliorie eseguite: "Non sono lavori eseguiti da un cantiere nautico – si denuncia nel relativo verbale , sono stati utilizzati materiali da casa, una sorta di bricolage".
Ceccarelli ha anche ispezionato tutte le modifiche: "Sono stati analizzati visivamente – prosegue il documento – anche gli impianti elettrici all'esterno, pure modificati di recente dal Carminati con metodologia adatta forse per una casa ma non per una barca in relazione ai gradi di tenuta all'acqua".
DAVID BARNEA, CAPO DEL MOSSAD, AI FUNERALI DELL AGENTE MORTO SUL LAGO MAGGIORE
Concluse le indagini, Carminati ha chiesto ora di patteggiare con quattro anni di reclusione visto che il maltempo, secondo il difensore, Marco Vittoria, non era proprio prevedibile: "furono cinque minuti di eccezionale intensità impossibili da gestire e non previsti con una tale forza".
In realtà, ci sarebbe da interrogarsi su chi e come mai non chiese le dovute garanzie dal capitano di quella barca. Chi cioè fece salpare il mezzo con un numero non previsto di ospiti e senza i necessari salvagenti. Non è detto che la tragedia si sarebbe potuta evitare visto il repentino cambio del tempo ma immaginare tanti agenti esposti a rischi evitabili, lascia un collettivo, profondo, amaro dopo questa tragedia.
LE BIOGRAFIE DI CLAUDIO ALONZI E TIZIANA BARNOBI ALLA SEDE DEL DIS
Soprattutto nei colleghi e nelle colleghe che ancora lavorano a Forte Braschi, consapevoli dei pericoli impliciti in questo tipo d'attività e che di certo non ne richiede di superflui. Le figure femminili, le nostre 007 sono, in genere, donne di alta competenza e specializzazione, soprattutto dopo i ricambi e le riforme. […]
Un contrasto che si sviluppa con operazioni che possono durare anni, creando realtà societarie fittizie, le cosiddette "piattaforme" e ruoli di coperture, ovvero le "leggende" per introdurre 007 in mondi sommersi dove – in pratica – si produce morte. Tiziana Barnobi credeva totalmente nel suo lavoro.
Era riservata, senza spiegare quello che nella sua vita faceva: «Sono impiegata alla presidenza del Consiglio», rispondeva in fretta quando qualcuno glielo chiedeva per poi cambiare discorso con un sorriso che sapeva conquistare fiducia e attenzione.
ANYA BOZHKOVA COMPAGNA DI CLAUDIO CARMINATI BARCA ROVESCIATA NEL LAGO MAGGIORE LE RICERCHE DEI DISPERSI DOPO IL RIBALTAMENTO DELLA BARCA SUL LAGO MAGGIORE LE RICERCHE DEI DISPERSI DOPO IL RIBALTAMENTO DELLA BARCA SUL LAGO MAGGIORE BARCA ROVESCIATA NEL LAGO MAGGIORE - LE OPERAZIONI DI RECUPERO