È VERO CHE C’È UNO SPRAY ANTICOVID CHE COSTA 3 EURO E SI POTRÀ COMPRARE IN FARMACIA COME DICE “LIBERO”? È UN PO’ PIÙ COMPLICATO DI COSÌ - L’ENDOVIRSTOP PROMETTE MIRACOLI: NE BASTANO 4-5 SPRUZZATE IN GOLA AL GIORNO PER PREVENIRE IL CORONAVIRUS E CURARNE LE FORME INIZIALI, MA È STATO BOCCIATO DALL’AIFA PER BEN DUE VOLTE - IN REALTÀ È UN INTEGRATORE ALIMENTARE A BASE DI CICLODESTRINA, CHE SECONDO GLI ESPERTI NON È IN GRADO DI CURARE MALATTIE, MA SOLO CONTRIBUIRE A PRESERVARE UNO STATO DI BENESSERE…

-

Condividi questo articolo


1 – C’È UNO SPRAY ANTICOVID

Alessandro Gonzato per “Libero Quotidiano”

matteo bertelli matteo bertelli

 

Si chiama Endovirstop, è uno spray composto da una serie di molecole naturali, costa 3 euro, e - stando ai risultati della sperimentazione - ne bastano 4-5 spruzzate in gola al giorno per prevenire il Covid e curarne le forme iniziali. È stato sviluppato da una start-up italiana del Gruppo Magi, la Ebtna Lab (tre sedi: Brescia, Bolzano, Rovereto), e appena premiato al Congresso europeo di Biotecnologie di Praga come «miglior prodotto anti-Covid».

 

L' Aifa, l' agenzia italiana del farmaco, invece l' ha bocciato due volte. Ciononostante, a breve - i produttori sperano entro fine ottobre - lo spray dovrebbe essere in vendita. «Proprio oggi», dice a Libero il genetista Matteo Bertelli, presidente del Gruppo Magi, «mi ha chiamato la Farmacia Vaticana, una delle migliori al mondo. Vogliono acquistarlo». Lo userà anche il Papa? Chissà.

 

il premio del congresso di praga sulle biotecnologie all endovir stop il premio del congresso di praga sulle biotecnologie all endovir stop

Un momento, però: per finire in farmacia un farmaco deve aver ricevuto l' autorizzazione dall' Aifa, e l' Endovirstop non l' ha ricevuta. Dunque? È stato un cavillo a sbloccare la situazione. «Il prodotto», spiega Bertelli (che è anche consigliere nazionale di Confcooperative Sanità), «è naturale, non è sintetico, quindi rientra nella categoria degli integratori. Dopo che l' Aifa, con motivazioni opinabili, ci ha detto "no" per la seconda volta, ci siamo rivolti al Comitato etico, che ha competenza sugli integratori, e abbiamo ricevuto il nulla osta.

 

Abbiamo realizzato il prodotto pensando soprattutto ai Paesi più poveri e ai milioni di italiani che vivono all' estero, specialmente in Sud America: davvero c' è qualcuno che pensa che quei sistemi sanitari possano permettersi un piano terapeutico, per i casi più gravi, da 20-30 mila euro a paziente?»

la prima pagina di libero sullo spray anticovid endovir stop la prima pagina di libero sullo spray anticovid endovir stop

 

MOLECOLE NATURALI

«Lo spray», ha evidenziato il presidente del Gruppo Magi, «ha un costo irrisorio. Siamo in contatto con le associazioni di italiani che abitano in Brasile e in Argentina: a loro non pensa mai nessuno».

Lo spray anti-Covid costa così poco perché le molecole naturali e a brevetto scaduto costano poco. «Basti pensare al gruppo di studio giapponese che recentemente ha puntato sulla quercetina, un' altra molecola naturale che ha un effetto inibitorio nei confronti del virus», ha sottolineato Bertelli.

 

«Non posso rivelare nello specifico le molecole del nostro prodotto, perché sono brevettate, ma rientrano nella categoria dei polifenoli e in quella delle ciclodestrine. Siamo arrivati allo spray quasi per caso. Mi sono sempre occupato di malattie genetiche rare. Stavamo analizzando il processo di endocitosi del colesterolo e ci siamo accorti che era lo stesso utilizzato dal Covid per entrare nell' organismo. Non potevamo non provarci. Nel frattempo un gruppo di ricerca tedesco aveva pubblicato uno studio che ha dimostrato che nelle fasi iniziali, per potersi riprodurre, il Covid deve passare per forza nella faringe, e da lì si moltiplica esponenzialmente andando a colonizzare gli altri tessuti. L' intuizione dello spray è nata così».

 

matteo bertelli 1 matteo bertelli 1

La sperimentazione, coordinata dal professor Giampietro Farronato dell' Università Statale di Milano, nella prima fase ha riguardato 70 volontari tra operatori sociosanitari e familiari di contagiati. Nessuno dei volontari sottoposto al trattamento ha contratto il Corona e chi era risultato da poco positivo al primo tampone è guarito nell' arco di pochi giorni: quando la malattia è nello stadio avanzato, va ribadito, lo spray non ha alcun effetto. Lo studio della prima fase è già stato pubblicato. La seconda parte della sperimentazione ha coinvolto 500 persone e ha riguardato anche Albania e Cipro, sempre sotto la guida della Statale.

endovir stop endovir stop

 

Bertelli ci illustra come dev' essere usato il prodotto perché sia efficace: «Prima dell' applicazione è necessario lavarsi bene i denti e sciacquarsi a fondo la bocca. È fondamentale. Solo allora si può spruzzare l' Endovirstop sulla faringe, dove rimane per qualche ora, a meno che non si mangi o beva qualcosa: in quel caso, dopo aver pulito la bocca, bisogna applicarlo nuovamente. Questo perché ha un effetto locale: non è come assumere una pastiglia».

 

Costi ridotti e trattamento immediato. Sono questi i fattori principali su cui punta la start-up italiana. «Parliamoci chiaro», dice il genetista bresciano, «il vaccino oggi non c' è, chissà quando verrà sviluppato, messo in commercio, e a che prezzo. Tutti tifiamo per il vaccino, ma nel frattempo cosa facciamo, rimaniamo fermi? Serve realismo. Ho parlato col responsabile della sanità di una Regione, non voglio dire quale: mi ha detto che sono disperati, che i farmaci e le ospedalizzazioni sono carissimi».

 

uno strano ostracismo

endovir stop 1 endovir stop 1

Le terapie considerate alternative, invece, costano poco: è questo il motivo per cui, non solo in Italia, vengono osteggiate? «È una domanda più che legittima», conclude Bertelli, «ma la risposta dovrebbe darla chi boccia questi progetti. La domanda, però, lo ripeto, ci sta, e io stesso mi sono trovato in difficoltà a capire perché ad esempio la terapia al plasma non sia stata accettata, diciamo così, nonostante sia una delle più efficaci contro questa pandemia».

 

2 – ENDOVIRSTOP: MA È VERO CHE C'È UNO SPRAY ANTI-COVID CHE COSTA 3 EURO?

Alessandro D’Amato per www.today.it

 

Ma è vero che c'è uno spray anti-Covid-19 che si chiama Endovirstop, costa 3 euro e "previene le infezioni virali respiratorie"? A parlarne oggi è il quotidiano Libero, il quale ci fa sapere che è stato sviluppato da una start up italiana del gruppo Magi, la Ebtna Lab, ed è stato "appena premiato al congresso europeo di biotecnologie di Praga" come "miglior prodotto anti-Covid", qualunque cosa ciò voglia dire.

 

Endovirstop: ma è vero che c'è uno spray anti-Covid-19 che costa 3 euro?

ciclodestrina 2 ciclodestrina 2

Naturalmente della vicenda non si è occupato solo Libero. Tempi ha pubblicato proprio ieri un'intervista a Matteo Bertelli, genetista bresciano a capo della start up, e ha titolato l'intervista con un fantastico "Così abbiamo scoperto il farmaco naturale contro il coronavirus".

 

E tra le risposte alle domande brilla proprio quella che riguarda l'Aifa: "Abbiamo presentato la domanda all’Aifa che ce l’ha bocciata due volte. La risposta alla seconda bocciatura è stata a mio avviso a dir poco opinabile…".

 

Con Libero invece Bertelli è stato ancora più deciso: "Abbiamo realizzato il prodotto pensando soprattutto ai Paesi più poveri e ai milioni di italiani che vivono all’estero, specialmente in Sud America: davvero c’è qualcuno che pensa che quei sistemi sanitari possano permettersi un piano terapeutico, per i casi più gravi, da 20-30 mila euro a paziente?".

 

ciclodestrina ciclodestrina

Today.it ha invece chiesto un'opinione al professor Gabriele Costantino, che è direttore del Dipartimento di Food and Drugs presso l'Università di Parma e anche docente ordinario di chimica farmaceutica presso lo stesso ateneo. E lui ci ha fatto sapere che si tratta di un prodotto a base di ciclodestrina che si configura come integratore alimentare: "Dal poco che è possibile desumere dalle informazioni disponibili, il ‘razionale’ del prodotto pubblicizzato è basato sulle capacità – ben note da decenni - delle ciclodestrine di perturbare ‘lipidic rafts’ nella membrana cellulare e quindi, secondo i proponenti, indebolire le interazioni ospite-virone basate su recettori di membrana. Il meccanismo, quindi, è altamente aspecifico, generico e, se iper-dosato, addirittura nocivo. Al di la di questo, però, va segnalato che il prodotto è un integratore alimentare, che necessita solo di comunicazione di immissione in commercio e che non è soggetto ad alcuna approvazione dal Ministero della Salute, dell’Aifa e dei Comitati Etici".

Gabriele Costantino Gabriele Costantino

 

 

Non si capisce quindi perché l'azienda lamenti un non meglio precisato ostracismo da parte di Aifa se il prodotto, non essendo un farmaco, non ha bisogno di autorizzazioni.

 

Ma c'è di più: "L’unica cosa rilevante è che il principio attivo (la ciclodestrina) sia presente nella tabelle e venga usata nel dosaggio e nella formulazione prevista.

 

Quindi, il prodotto non ha alcuna azione ‘farmaceutica’, né può averla pena sanzioni pecunarie e addirittura penali, nel caso improvvidamente pubblicizzate o asserite, in etichetta o attraverso comunicazioni commerciali".

 

ciclodestrine 2 ciclodestrine 2

 

Anche il riferimento che gli autori sembrano fare a studi approvati da Comitati Etici sembra essere poco chiaro, spiega Costantino: "Per quanto riguarda gli integratori alimentari questi possono essere ex-legis oggetto di soli studi osservazionali (tipo l’effetto delle merendine nel pomeriggio sull’orario di sonno nel bambino), non interventistici e rigorosamente senza braccio di controllo, cadendo, altrimenti nella definizione e nella regolazione del farmaco. In attesa di ulteriori informazioni, e pubblicazioni, osserviamo ancora una volta un battage mediatico che appare essere decisamente sproporzionato rispetto allo scopo di un integratore alimentare, che per definizione non può curare malattie ma solo contribuire alla preservazione di uno stato di benessere".

ciclodestrine ciclodestrine

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…