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VIDEO! DI CHI E’ LA COLPA DELLO SCHIANTO AL SEMAFORO A MILANO? L’AUTISTA DEL FILOBUS AI COLLEGHI: “ERO DISTRATTO, FIRMAVO LA CEDOLA E HO STACCATO LE MANI DAL VOLANTE” (ED E’ PASSATO ANCHE CON IL ROSSO) – INTANTO LA PROCURA INDAGA ANCHE L’AUTISTA DEL CAMION DEI RIFIUTI PER OMICIDIO STRADALE – LA VITTIMA ERA UNA TATA FILIPPINA IN ITALIA DA 12 ANNI - A TORINO SCONTRO FRA TRAM - VIDEO

 

Gianni Santucci per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”

 

Sono due le telecamere che hanno ripreso l' incidente di sabato mattina in viale Bezzi.

scontro filobus camion dei rifiuti

Una, dell' azienda farmaceutica «Ntc», ha registrato il filmato «frontale» già circolato un paio di giorni fa. L' altra, quella che gli investigatori della Polizia locale ritengono decisiva, installata su un muro della residenza per anziani «Bezzi», ha ripreso invece lo schianto dalla prospettiva opposta, alle spalle del bus prima che impattasse con il mezzo dell' Amsa: dunque dal punto esatto della visuale che aveva l' autista dell' Atm.

 

In quel filmato si nota distintamente il semaforo rosso, in un punto in cui c' è visibilità piena e totale: le immagini rendono dunque ancor più inspiegabile come l' autista possa aver ignorato un segnale di stop così evidente, viaggiando certamente a più di 50 all' ora (anche il camion dell' Amsa andava oltre la velocità consentita). A fronte di quella certezza, al centro dell' inchiesta un dunque un solo obiettivo: capire perché l' autista si sia distratto.

 

E su questo, dopo tre giorni di accertamenti, restano di fatto aperte al momento due ipotesi. Una è circolata tra i dipendenti Atm, e sarebbe stato lo stesso autista a parlarne ad alcuni colleghi a lui più vicini, anche se non è detto che la ripeterà quando sarà interrogato dalla Procura (probabilmente oggi). «Stavo firmando la cedola e ho staccato le mani dal volante».

 

milano scontro filobus camion rifiuti

La cedola è una sorta di «diario di bordo» molto scarno che tutti gli autisti devono compilare per ogni turno di lavoro. Le regole dell' azienda sono ferree su questo: la cedola va firmata prima di iniziare il servizio, ma siccome si tratta di un documento cartaceo, il conducente potrebbe non aver rispettato quest' obbligo, e avrebbe deciso di farlo (o si sarebbe ricordato di farlo) soltanto dopo aver iniziato a guidare. La questione merita approfondimento perché l' autista (F. G., 28 anni, siciliano, assunto in Atm nel maggio 2019 e in servizio con un contratto a termine), quella mattina era salito sull' autobus soltanto pochi minuti prima dell' incidente, nel quale è poi morta la baby sitter 49enne Sheryl Ortega.

 

scontro filobus camion dei rifiuti

L' impatto (stando all' orario registrato dalla telecamera dell' azienda privata) è avvenuto alle 8.08.31: stabilire l' ora esatta dell' incidente è necessario per incrociare questo punto fermo con i risultati ottenuti dall' analisi sul cellulare dell' autista. Obiettivo: capire se quello smartphone abbia prodotto un traffico telefonico o un traffico dati (in particolare chat) nei momenti immediatamente precedenti all' urto. Sia che l' autista stesse firmando la cedola, sia che stesse usando il cellulare, sarebbe considerato una distrazione gravissima e un' aggravante nell' inchiesta per «per omicidio stradale aggravato e lesioni colpose», nella quale il dipendente Atm, come quello del mezzo Amsa, sono ora indagati. L' Avisl, l' associazione vittime incidenti stradali presieduta dall' avvocato Domenico Musicco, si costituirà parte civile al processo. Il legale invita a copiare i sistemi attivi in altre nazioni, come la Germania, dove sui mezzi pubblici sono stati installati apparecchi che avvisano di una potenziale collisione e avviano automaticamente frenate parziali.

 

L' azienda dei trasporti fa periodici controlli sulla condotta dei propri autisti, con «ispettori» che salgono sui mezzi in divisa e in borghese.

Non sono stati rafforzati dopo l' incidente tra viale Bezzi e via Marostica, ma proprio uno dei funzionari in divisa ieri ha assistito a una pericolosa distrazione (o errata manovra) di un tranviere davanti al Tribunale. Il mezzo è passato con il semaforo rosso (o proprio nel passaggio tra il giallo e il rosso). Un' infrazione molto grave, dopo la quale è subito scattato il provvedimento: il tranviere è stato rimosso dai servizi di guida.

 

scontro filobus camion dei rifiuti

2 - PER LO SCHIANTO DI MILANO INDAGATI ENTRAMBI GLI AUTISTI

Giacomo Nicola per “il Messaggero”

 

La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sul terribile schianto che sabato mattina ha coinvolto un filobus della linea 90 e un camion della raccolta dei rifiuti: è rimasta uccisa una donna Shirley Ortega, originaria delle Filippine, 49 anni, e altri 12 passeggeri sono rimasti feriti. Iscritti nel registro degli indagati sono entrambi gli autisti dei mezzi, per loro l'accusa è omicidio stradale aggravato e lesioni colpose.

 

DINAMICA

scontro filobus camion dei rifiuti

Il sindaco Sala ha chiesto di aprire un'inchiesta interna all'Atm e,nonostante le immagini del video che ha riportato tutto l'incidente è avvenuto in viale Bezzi, non è ancora chiaro se l'autista della linea 90, di 28 anni, sia passato con il rosso per un guasto tecnico o per distrazione. Sono anche in corso accertamenti sul suo cellulare, che è stato sequestrato, per capire se lo stesse utilizzando. O se possa essere accaduto qualcosa che abbia distratto l'uomo dalla guida. Un'indicazione utile dovrebbe arrivare dalle telecamere a bordo del filobus.. Al momento non si può escludere che l'autista abbia avuto un malore. Era comunque negativo all'alcoltest.

 

scontro filobus e camion dei rifiuti

Il conducente, che lavora in Atm dalla scorsa primavera, ha superato con giudizio di idoneità le prove previste dall'azienda dei trasporti e dalle norme che regolano il settore, è stato sottoposto a controlli periodici di tipo tecnico. Dopo l'incidente di sabato mattina per lui la prognosi è di 10 giorni.

 

shirley

Il filobus è stato sequestrato. «Non vorrei espormi e dare colpe e responsabilità - sottolinea il sindaco Sala - però ho chiesto ad Atm di stringere ancora di più i controlli e l'attenzione sui nostri operatori. Nessuno di noi sa però dire la dinamica e purtroppo è stata una tragedia. Il conducente del mezzo è ancora sotto shock. Certamente è passato con il rosso, se responsabilità ci sono ce le prenderemo».

 

Shirley Ortega Calangi

LA VITTIMA

Shirl, come la chiamavano le amiche, era in Italia dal 2007. Originaria di Mabini, lascia una figlia di 27 anni, Angie. Separata, ha lavorato in Italia un anno come operaia, poi come babysitter. Sabato mattina, dopo una settimana di lavoro, divisa tra due famiglie che le affidavano i bambini, la donna iniziava il suo weekend libero. Era salita sul 90 per arrivare in piazzale Lodi e incontrare alcune amiche. «Cercheremo un avvocato, vogliamo capire cos'è successo a quell'incrocio», dice il compagno della donna, Cristian Ghinaglia. La famiglia ha dato l'assenso per l'espianto degli organi. La figlia Angie, che lavora a Manila come segretaria in un'amministrazione pubblica, è partita per arrivare a Milano, per i funerali.

Shirley Ortega Calangi

 

Appena ieri due tram a Torino si sono scontrati causando tredici passeggeri contusi e uno dei conducenti feriti. I mezzi si sono scontrati in corso Tassoni nel quartiere San Donato a Torino. Il tamponamento è avvenuto all'altezza di piazza Bernini tra due mezzi Gtt: un 10 fuori servizio e senza passeggeri è stato tamponato da una vettura del 16 con passeggeri a bordo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e cinque ambulanze del 118,«Stavo guardando il telefono, ho alzato la testa e ho sentito il botto - racconta Israel, un passeggero rimasto lievemente ferito al ginocchio- Ero seduto, ho battuto contro il sedile davanti. Erano tutti in panico: ho aiutato io a tirar fuori l'autista dall'abitacolo. È stato spaventoso.

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