shinzo abe super mario

VIDEO - QUELLA VOLTA CHE SHINZO ABE SI TRAVESTÌ DA SUPER MARIO ALLA CERIMONIA DI CHIUSURA DELLE OLIMPIADI DI RIO - L'EX PRIMO MINISTRO GIAPPONESE È STATO IL PIÙ LONGEVO DELLA STORIA DEL PAESE E HA AIUTATO A RIMETTERE TOKYO AL CENTRO DELLA SCENA MONDIALE - CONSIDERATO UN GRANDE AMICO DEGLI STATI UNITI NELLA LOTTA CONTRO L'ESPANSIONE CINESE NELL'INDO-PACIFICO E A TAIWAN, NEL 2016 PORTÒ OBAMA A HIROSHIMA (LA PRIMA VISITA DI UN PRESIDENTE USA NELLA CITTÀ SIMBOLO DELL'ATOMICA) E AMAVA GIOCARE A GOLF CON TRUMP…

Gianluca Modolo per www.corriere.it

 

shinzo abe

Il primo ministro più longevo della storia del Giappone. Certamente, uno dei leader più influenti del Paese del Sol Levante dal 1945 a oggi. L'uomo che ha rimesso Tokyo al centro della scena mondiale. "Signore e signori, il Giappone è tornato", disse in un discorso a Washington nel 2013. "Il Giappone non è, e non sarà mai, un Paese di seconda fascia".

 

A lungo capo indiscusso della Ldp, il partito conservatore che domina la politica nipponica dal 1955, Shinzo Abe, ucciso oggi all'età di 67 anni, fu primo ministro dal 2006 al 2007 (il più giovane del Paese, a 52 anni) e poi dal 2012 al 2020, quando si dimise - ufficialmente - per motivi di salute. Erede di una delle dinastie politiche più importanti della nazione, riuscì nell'impresa di superare il nonno, Nobusuke Kishi (accusato, ma mai processato, di crimini di guerra) che guidò il Giappone dal 1957 al 1960, e pure il padre, Shintaro, potentissimo ministro degli Esteri.

primo ministro del giappone shinzo abe

 

In politica come il padre e il nonno

A fianco del padre, Abe ha iniziato la propria carriera politica da predestinato. "L'amico degli Stati Uniti" dopo essersi laureato alla prestigiosa Università Seikei della capitale Tokyo - dove era nato il 21 settembre 1954 - si trasferisce negli Usa per studiare scienze politiche alla University of Southern California, facendo sbocciare il legame con l'America che poi segnerà la sua carriera politica.

 

il momento dell arresto dell uomo che ha sparato a shinzo abe 3

Tornato in Giappone, si unisce alla frangia più nazionalista dell'Ldp fino a diventare nel 2003 segretario del partito. Dieci anni prima si era andato a sedere per la prima volta in Parlamento, nel seggio che fu del padre. Alle elezioni del 2006 succede al popolare Junichiro Koizumi, di cui fu il delfino, con un programma neoliberista.

 

Dopo aver lasciato l'incarico nel 2007 (anche allora, come nel 2020, per motivi di salute: rettocolite emorragica della quale soffriva da quando aveva 17 anni), Abe torna in pista cinque anni dopo per il suo secondo mandato e fa conoscere al mondo la sua "Abenomics", politiche economiche che servivano come una terapia d'urto per una economia giapponese che dopo il lungo boom postbellico era diventata ormai stagnante. La cosiddetta "strategia delle tre frecce": allentamento monetario, spesa pubblica e riforme.

shinzo abe prima dell attentato

 

Favorito negli otto anni al governo da un'opposizione debole e dall'assenza di veri rivali, Abe - un "falco" nel campo della difesa e della politica estera - non ha mai rinunciato al suo grande sogno - incompiuto - di modificare la Costituzione pacifista imposta dagli americani. In particolare quell'articolo 9 che vieta al Paese di avere un vero e proprio esercito.

 

barack obama shinzo abe

 Nel 2015 riuscì comunque a promuovere il cambiamento più drastico nella politica militare giapponese degli ultimi 70 anni, reinterpretando la Carta e consentendo alle truppe giapponesi di impegnarsi in combattimenti all'estero per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale. Le sue posizioni nazionaliste hanno spesso irritato i vicini, soprattutto le visite al santuario scintoista di Yasukuni dove riposano le anime dei combattenti per la Patria. E che, puntualmente, provocano le reazioni di Cina e Corea del Sud che le invasioni giapponesi le hanno subite.

shinzo abe

 

Un'allenza per contrastare la Cina

Fu lui l'ispiratore, nel 2007, del Quad: l'alleanza che mette assieme Tokyo, Washington, New Delhi e Canberra con l'obiettivo di contrastare l'influenza di Pechino nella regione. Critico negli ultimi anni nei confronti del potente vicino cinese e della sua aggressività nell'Indo-Pacifico, pur non avendo più incarichi di governo Abe ha continuato a far sentire la sua presenza nelle questioni interne e regionali: lo scorso dicembre invitò gli Stati Uniti ad abbandonare la loro decennale ambiguità strategica nei confronti di Taiwan e a impegnarsi a difendere l'isola in caso di un'eventuale invasione cinese.

shinzo abe barack obama a hiroshima 3

 

Fu lui nel 2016 a portare Barack Obama a Hiroshima - prima visita di un presidente Usa nella città simbolo dell'atomica. Amico di Trump, con cui amava giocare a golf, è stato il primo leader giapponese a parlare a una sessione congiunta del Congresso degli Stati Uniti.

shinzo abe donald trump 2

 

Gli scandali finanziari

I suoi governi sono stati segnati anche da alcuni scandali finanziari, tra cui l'accusa di aver gestito malamente i soldi delle pensioni di milioni di giapponesi. Uno dei principali successi interni di Abe è stato quello di assicurarsi le Olimpiadi di Tokyo: fecero il giro del mondo le immagini di lui vestito da Super Mario a Rio nel 2016 quando prese il testimone olimpico. Negli ultimi mesi del suo mandato, Abe ha visto la sua popolarità crollare, anche per i risultati contrastanti della sua Abenomics, e per quella che molti consideravano la sua inadeguata risposta per contenere la pandemia.

shinzo abe travestito da super mario 2

 

Nell'agosto del 2020, ancora per motivi di salute, diede le dimissioni passando le redini del Giappone al suo fidato Yoshihide Suga. "Creeremo un Giappone che brillerà sul palcoscenico del mondo", annunciò due anni e mezzo fa in uno dei suoi ultimi discorsi in Parlamento. Forse un ritorno su quel palcoscenico lo sognava ancora pure lui.

shinzo abe travestito da super mario 3

Articoli correlati

PERCHE HANNO SPARATO A SHINZO ABE? - L'UOMO ARRESTATO PER L'ATTENTATO ALL'EX PREMIER GIAPPONESE...

L'UOMO CHE HA UCCISO SHINZO ABE, TETSUYA YAMAGAMI, CREDEVA CHE L'EX PREMIER GIAPPONESE FACESSE PARTE

ATTENTATO ALL'EX PREMIER GIAPPONESE SHINZO ABE: \'SEMBREREBBE NON MOSTRARE SEGNI VITALI\'

FLASH! - L\'EX PREMIER GIAPPONESE SHINZO ABE E MORTO

VIDEO-FLASH! - IL MOMENTO ESATTO IN CUI TETSUYA YAMAGAMI HA SPARATO A SHINZO ABE. NEI FILMATI IN DIR

L\'ASSASSINO DI SHINZO ABE HA UCCISO L\'EX PREMIER GIAPPONESE CON UNA SORTA DI \'DOPPIETTA\'...

l arma usata da tetsuya yamagami per sparare a shinzo abe il momento esatto in cui shinzo abe viene colpitoshinzo abe barack obama a hiroshima 2shinzo abe travestito da super mario 1shinzo abe si accascia al suolo dopo lo sparoshinzo abe barack obama a hiroshima 1attentato a shinzo abe 1shinzo abe donald trump 1attentato a shinzo abe 3tetsuya yamagami l attentatore di shinzo abefumio kishida akie abe in ospedale SHINZO ABE FERITO DOPO L'ATTENTATO IL MOMENTO IN CUI TETSUYA YAMAGAMI HA APERTO IL FUOCO CONTRO SHINZO ABELo sparo di Tetsuya Yamagami contro Shinzo Abe Lo sparo di Tetsuya Yamagami contro Shinzo Abe 12l arma usata da tetsuya yamagami per sparare a shinzo abe shinzo abe prima dell attentatoattentato a shinzo abe 4shinzo abe a terrail momento dell arresto dell uomo che ha sparato a shinzo abe 2

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...