italia colori zona rossa coronavirus covid mario draghi

IL VIRUS NON CONOSCE REGIONE - LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA OGGI POTREBBERO PASSARE IN ZONA ROSSA. IL LAZIO DOVREBBE SFANGARLA ANCHE QUESTA SETTIMANA E RIMANERE GIALLO, MA LA GUARDIA DEVE ESSERE MANTENUTA ALTISSIMA: LA VARIANTE INGLESE ORMAI È DOMINANTE QUASI DAPPERTUTTO - ENTRO QUINDICI GIORNI IL GOVERNO DECIDERÀ EVENTUALI NUOVE RESTRIZIONI: TRA LE IPOTESI IL COPRIFUOCO ALLE 20 E ULTERIORI CHIUSURE

1 – NUOVI CASI FUORI CONTROLLO LOMBARDIA VERSO IL ROSSO IL LAZIO PUÒ RESTARE GIALLO

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

italia zona rossa 4

L' Rt, l' indice di trasmissione del coronavirus, ha superato il livello critico di 1 su base nazionale. La variante inglese rappresenta già il 54 per cento dei nuovi casi e, visto che corre a una velocità superiore del 40 per cento rispetto a quella del ceppo originale, il ritmo di crescita dei contagi è destinato a diventare sempre più pericoloso.

 

Ci sono regioni come la Lombardia che vedono all' orizzonte scenari come quelli dei giorni più bui, tanto che ieri, in un solo giorno, ha fatto segnare oltre 5.000 nuovi casi (non succedeva da novembre) e - segnale perfino più preoccupante - si trova con 5.300 posti letto occupati da pazienti Covid, di cui 532 in terapia intensiva (solo ieri altri 56 ricoveri).

ROBERTO SPERANZA

 

In Lombardia l' epidemia è ripartita, il tasso di positività dei tamponi è vicino al 10 per cento, solo la provincia di Milano ha 1.200 nuovi casi in 24 ore. Il presidente Attilio Fontana è corso ai ripari, dichiarando la zona arancione rafforzato, ma nella riunione della cabina di regia di oggi, che stilerà il report settimanale, si lavorerà su dati secondo cui la Lombardia può passare in fascia rossa.

 

VIA EMILIA

Lo stesso succederà all' Emilia-Romagna, dove l' epidemia negli ultimi giorni ha avuto un' impennata violenta e dove Bonaccini ha già colorato di rosso o arancione scuro quasi tutte la regione.

MARIO DRAGHI

 

 C' è un significativo incremento dei ricoveri, che sta mettendo in difficoltà il sistema sanitario, e nel grafico dell' Ecdc (l' agenzia dell' Unione europea) l' Emilia-Romagna spicca in negativo per il coloro rosso scuro, a causa della significativa incidenza dei nuovi casi. In Campania l' Rt è vicino a 1,4, anche ieri sono stati registrati 2.748 casi, uno dei dati più alti.

 

coronavirus terapia intensiva 2

Ancora: a Napoli in una settimana i nuovi positivi sono aumentati del 49 per cento, secondo l' Unità di crisi della Regione Campania «la forte crescita del contagio in Campania rende ormai inevitabile la zona rossa». In bilico il Piemonte, che da arancione rischia il rosso e che anche ieri ha superato quota 2mila nuovi casi positivi. Vi sono poi alcune regioni che da giallo vanno verso l' arancione: in particolare appare scontato il passaggio per il Veneto, il cui Rt è a 1,12. Lo stesso governatore Luca Zaia ha preannunciato: «I numeri si stanno ingrossando.

 

ROBERTO SPERANZA E MARIASTELLA GELMINI

Ho sentito il ministro Speranza, di certo ci sono regioni più in sofferenza di noi: l' Italia si sta colorando sempre più di arancione e rosso».

 

IL LIMITE

Si trova a un soffio dall' arancione ma potrebbe salvarsi anche questa settimana il Lazio: l' Rt è a 0,98, l' indice di riempimento degli ospedali è ancora sotto controllo. Ieri ci sono stati 1.700 casi, il 30 per cento in più della settimana precedente, ma da regolamento del sistema dei colori il Lazio può evitare l' arancione, anche se nei fatti vi è già un' intera provincia, Frosinone, con quella classificazione.

stefano bonaccini 4

 

Il caso Lazio è particolare: a sud c' è la Campania, che sta avendo un netto incremento dei casi tale da finire in fascia rossa, a est ci sono l' Umbria e l' Abruzzo, che stanno combattendo contro le varianti e a causa di questo hanno gran parte del loro territorio in rosso; a nord la Toscana prosegue con la classificazione in arancione: eppure, nonostante questo assedio, il Lazio non ha maturato pienamente le condizioni per il passaggio in arancione.

 

Non solo: secondo l' indagine dell' Istituto superiore di sanità, la variante inglese rappresenta già il 34,2 per cento dei nuovi casi nel Lazio, quella brasiliana il 13,2 (qui si paga la vicinanza con l' Umbria dove questa variante sta galoppando).

 

coronavirus terapia intensiva

Serve mantenere la guardia altissima, perché ciò che i numeri ancora non raccontano in pieno (ma anche ieri oltre 1.700 nuovi casi), potrebbe presto essere alimentato dalla diffusione velocissima delle varianti. Abruzzo e Umbria verso la conferma dell' arancione. Anche le Marche hanno questa classificazione ma vedono un costante incremento dei casi (ieri 919) e si ritrovano con due province già in fascia rossa, Ancona e Macerata.

 

 

coronavirus terapia intensiva 3

2 – NEGOZI CHIUSI E COPRIFUOCO, SI DECIDE IN QUINDICI GIORNI L'IPOTESI DI NUOVI LIMITI

Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

Il numero che più allarma è quello delle terapie intensive con 2.475 occupati e soprattutto 232 nuovi ingressi registrati ieri. Perché si avvicina pericolosamente a quella soglia dei 3.000 che fa scattare l'allarme. E non è l'unica. Il dato sui nuovi contagiati, che negli ultimi giorni mostra la risalita veloce della curva epidemiologica, è l'altro indicatore tenuto d'occhio con ansia dagli esperti.

 

vaccinazione in italia

Perché dimostra che la terza ondata è ormai cominciata e la richiesta del governo su presidenti di Regione e sindaci affinché mandino in rosso tutte le zone dove si creano focolai si è già trasformata in pressing. Se anche questo non dovesse bastare a fermare l'avanzata del Covid-19, dovrebbero scattare le chiusure nazionali. Al momento l'ipotesi di tornare al lockdown viene esclusa, altre ipotesi continuano a essere esplorate.

coronavirus ospedale di varese 1

 

E vanno tutte nella stessa direzione: limitare al massimo lo spostamento delle persone, evitare i contatti. «I prossimi quindici giorni saranno decisivi, dobbiamo monitorare l'effetto delle ordinanze sul cambiamento di fascia», ripetono i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini. Il provvedimento in vigore da domani non prevede chiusure ulteriori rispetto a quelle già in atto. Soprattutto in zona gialla. Conferma però il sistema e soprattutto «copre» il periodo delle vacanze pasquali ritenute di massimo rischio proprio come quelle natalizie, se non addirittura di più per l'arrivo di una stagione più mite.

ROBERTO SPERANZA PRESENTA IL DPCM

 

Le ordinanze sulle aree in zona rossa dovranno essere ampliate ai comuni limitrofi proprio per prevenire il rischio di contagio. Serve a potenziare al massimo le restrizioni nelle zone di pericolo ricorrendo anche all'arancione scuro che non prevede il lockdown ma chiude comunque le scuole. L'allerta per i contagi tra i giovanissimi - con l'impennata nella fascia di età tra i 10 e i 19 anni - costringe infatti alla didattica a distanza. Ma questo potrebbe non essere sufficiente.

 

Se la curva non accennerà a diminuire nelle stesse zone dove le lezioni sono in Dad potrebbe essere imposta anche la serrata di alcuni esercizi commerciali. Del resto nella riunione della sorsa settimana con i governatori, Gelmini è stata fin troppo esplicita: «Ci chiedete di chiudere le scuole, ma tenete aperti i centri commerciali e questo è un controsenso», ha detto.

 

CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA

In zona rossa sono già stati chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici. Con un peggioramento della situazione altre categorie potrebbero subire la stessa sorte. La possibilità di portare alle 20 il divieto di uscire di casa è stato discusso nei giorni scorsi, quando si stava mettendo a punto il Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi il 3 marzo, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

 

Si è deciso di prendere tempo, ma l'orario sarà anticipato qualora ci si rendesse conto che il numero di nuovi contagiati da ricoverare manda in crisi le strutture sanitarie. Potrebbero scattare nuovi divieti anche per gli spostamenti non necessari per motivi di lavoro, salute e urgenza.

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

 

La limitazione potrebbe riguardare le visite a parenti e amici. In zona rossa è già stato vietato di andare «in due adulti e minori di 14 anni, una volta al giorno nelle case di altri». Alcune ordinanze regionali con il passaggio all'arancione scuro - come quella entrata in vigore in Lombardia - hanno già previsto la stessa restrizione. A questo punto non è escluso che si possa decidere di uniformare le misure in tutta Italia ad esclusione delle zone gialle.

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?