iperopia poveri poverta

IL VIRUS DELLA POVERTÀ - LA DRAMMATICA FOTOGRAFIA DELL’ISTAT: QUASI UN ITALIANO SU DIECI VIVE IN CONDIZIONI DI INDIGENZA ASSOLUTA E QUESTA VOLTA A ESSERE PIÙ COLPITO È IL NORD PRODUTTIVO, LÀ DOVE PRIMA DELLA PANDEMIA LA RICCHEZZA ERA PIÙ ALTA E DOVE GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA SI FANNO SENTIRE DI PIÙ...

Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

 

mensa caritas

Un paese impoverito, ripiegato su se stesso, con i consumi a picco, le famiglie sempre più in difficoltà e ragazzi e bambini ormai dentro l' indigenza totale. Sono amarissime le stime preliminari dell' Istat sulla povertà assoluta nell' Italia del 2020, l' anno del Covid, l' anno della pandemia che ci ha messi in ginocchio tra lutti personali e tragedie collettive.

 

volontari caritas

Un anno che ha piegato, come non mai, anche la nostra economia, e i numeri dell' Istat sono impressionanti: un milione di persone in più in povertà assoluta nel 2020: 225 mila famiglie e un calo record dei consumi che tornano al livello di 21 anni fa. Eccoli gli effetti del virus sui cittadini italiani.

 

Aggrediti da una crisi che ha colpito chi già faceva fatica (famiglie monogenitoriali, famiglie numerose e soprattutto bambini e i ragazzi ) ma che questa volta ha intaccato il Nord produttivo del Paese, là dove la ricchezza era più alta, indicando quanto sarà dunque doloroso uscire dall' emergenza.

coronavirus poverta' 8

 

Secondo le stime preliminari dell' Istat, le persone in povertà assoluta sono 7,4 milioni, il 9,5% della popolazione (contro il 7,7% dell' anno precedente), quasi un italiano su 10.

Colpite, anzi, affondate dalla crisi famiglie con figli minori con un' incidenza di povertà assoluta che sale all' 11,6%, mentre la povertà tra gli under 18 sale da 11,4% a 13,6% - il valore più alto dal 2005 - per un totale di 1 milione e 346mila bambini e ragazzi poveri. Una tragedia, un' ipoteca sul futuro.

 

coronavirus poverta' 5

La situazione peggiora (ma in misura minore) anche nelle altre classi di età, ad eccezione degli ultra 65enni che anche questa volta sembrano andati in soccorso alle famiglie con le loro pensioni, contribuendo a non far crollare le dismesse economie familiari. Infatti, la percentuale di nuclei con almeno un anziano in condizioni di povertà è quasi stabile, mentre, ed è un paradosso, dove gli anziani non sono presenti, l' indigenza sale dal 7,3% al 9,1%.

 

migrazione dal sud al nord 6

L' aumento della povertà inoltre nel 2020 ha riguardato di più le famiglie con almeno una persona occupata e il Nord, passato da un indice di povertà del 5,8% al 7,6% a livello familiare. Anche se è comunque sempre al Sud che si conferma l' incidenza di povertà maggiore: il 9,3%, delle famiglie. Il Centro se la cava meglio con un' incidenza per le famiglie al 5,5%. In pratica là dove la pandemia ha colpito più duramente, al Nord, con il conseguente crollo delle attività produttive, più alta è stata la perdita di reddito.

Per i consumi non è andata meglio: il Paese è tornato ai livelli del 2000 con una spesa media mensile scesa a 2.328 euro, il 9,1% in meno rispetto ai 2.560 euro del 2019, hanno tenuto solo i consumi alimentari.

 

Anche se la stessa sopravvivenza di molte famiglie è stata assicurata, unicamente, dalla solidarietà, dai milioni di pasti distribuiti dalla Caritas alla grande rete del volontariato.

working poor 1

«Nel 2020 abbiamo distribuito 100.000 tonnellate di cibo, il 30% in più rispetto al 2019, ed è sempre maggiore la richiesta dalle strutture caritative accreditate con noi», conferma Giovanni Bruno, presidente del Banco Alimentare.

 

La stagione del Covid ha spezzato quella fragile ripresa che nel 2019 sembrava averci portati parzialmente fuori dall' emergenza iniziata con la crisi del 2008. «Dopo quattro anni consecutivi di aumento - si legge nel rapporto - si erano infatti ridotti in misura significativa la quota di famiglie e di individui in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti alla crisi del 2008».

 

Amaro il commento di Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children: «L' aumento della povertà assoluta tra i bambini e le bambine è uno dei risultati più drammatici della crisi in atto. La povertà minorile colpisce tutte le dimensioni di vita di un bambino, dalla salute alla educazione, non condiziona solo il suo presente, ma pregiudica il suo futuro ».

 

coronavirus poverta' 6

Drammatico il commento del presidente del Forum delle famiglie, Gigi De Palo: «È urgente che si approvi l' assegno unico anche al Senato e che arrivino aiuti concreti. La prima causa di povertà in Italia è la perdita del lavoro del capofamiglia e la seconda è la nascita di un figlio. Chiediamo al governo d' intervenire là dove la situazione è potenzialmente più a rischio, ovvero dove ci sono figli da crescere, e i genitori non hanno più un lavoro».

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…