persone in spiaggia a miami nonostante il coronavirus - 2 luglio 2020 donald trump usa florida

VIRUS STATES IN AMERICA! – NEGLI USA SUPERATI I 3 MILIONI DI CASI, IL CONTAGIO VA SEMPRE PIÙ VELOCE: IN FLORIDA E IN TEXAS SONO FINITI I POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA – VOLETE RIDERE? I MESSICANI HANNO FATTO UN MURO DI AUTOMOBILI PER BLOCCARE IL CONFINE E IMPEDIRE L’INGRESSO AGLI STATUNITENSI. INVECE A MIAMI LA GENTE SE NE STRA FREGA E SI ASSEMBRA IN SPIAGGIA - 200 NUOVI CASI A TUSLA, DOVE TRUMP HA FATTO IL COMIZIO IL 20 GIUGNO - VIDEO

1 – Coronavirus, boom di nuovi casi a Tulsa dopo comizio Trump

giovane supporter di trump a tulsa

(LaPresse) - Il principale funzionario della salute a Tulsa, in Oklahoma, Bruce Dart, ha suggerito che un'impennata nei casi rilevata all'interno e intorno alla città è probabilmente riconducibile alla manifestazione che il presidente Trump ha tenuto lì il mese scorso.
 
La contea di Tulsa ha riportato 206 nuovi casi confermati martedì e 261 - un record - lunedì. Ne dà notizia il New York Times. "Negli ultimi due giorni abbiamo avuto quasi 500 casi e abbiamo avuto diversi eventi importanti poco più di due settimane fa", ha dichiarato il Bruce Dart, direttore del dipartimento di salute di Tulsa, "Quindi suppongo che abbiamo appena collegato i punti".

 

 

coronavirus usa progressione casi gennaio luglio 2020

2 – Covid, dramma Florida piene le terapie intensive E il Messico si blinda `

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

Il coronavirus ci ha impiegato tre mesi a contagiare un milione di americani, metà di quel tempo per arrivare a due milioni, e metà della metà per superare quota tre milioni, traguardo raggiunto ieri.

 

Gli specialisti sottolineano che se non si pone rimedio, il tetto dei 4 milioni sarà superato entro il 22 di questo mese. Donald Trump tuttavia trae conforto dalla constatazione che a essere contagiati sono adesso i più giovani, e che finora il numero dei decessi non è alto come lo è stato nei primi mesi della pandemia: «Il tasso di mortalità è diminuito di dieci volte!» ha twittato il presidente, che dopo aver spinto perché l'economia venisse riaperta, ora insiste perché fra sei settimane riaprano anche le scuole.

anthony fauci donald trump

 

Il guaio è che - come sottolinea il dottor Anthony Fauci - «un senso di compiacimento» sul fatto che il numero dei morti sia inferiore è «sbagliato», sia perché il virus è «pericoloso a tanti altri livelli», sia perché il numero delle morti non segue immediatamente il numero dei contagi.

 

a miami se ne fregano del virus

I TERRITORI

Difatti proprio ieri, quando nel Paese si è registrato il record di 60 mila contagi in 24 ore, sono cominciati ad arrivare inquietanti dati dagli Stati più colpiti, come il Texas, la Florida e l'Arizona e il Mississippi, dove il numero dei decessi al giorno continua ad aumentare, con 60 morti in Texas, 50 in Florida, e 200 in Arizona, tanto che si è assistito a un fenomeno quasi comico se non fosse anche drammatico: nella provincia messicana che confina con l'Arizona, i cittadini hanno creato un muro di automobili, una vera barricata, per bloccare l'ingresso ai cittadini americani che cercavano di entrare in Messico per sfuggire al virus.

 

persone in spiaggia a miami nonostante il coronavirus 2 luglio 2020

Ironia della sorte vuole che il muro al confine con il Messico sia stato in qualche modo innalzato, anche se lo hanno fatto i messicani per fermare gli americani. Il loro timore d'altronde è comprensibile, visto che in tutti gli Stati confinanti Arizona, Texas, Nuovo Messico e California il contagio cresce a ritmi parossistici, con l'Arizona che marcia a circa 7 mila casi al giorno, il Texas intorno ai 10 mila, la Carifornia 11.600. In Florida e in Texas si lamenta la saturazione degli ospedali, con l'esaurimento dei posti in terapia intensiva.

a miami se ne fregano del virus 1

 

Mentre il totale dei decessi al livello nazionale si avvicina a quota 134 mila, ascoltiamo dagli Stati del sud testimonianze come quelle che sentivamo a marzo e aprile a New York: infermieri e medici allo stremo, costretti a fare turni di diciotto ore perché manca il personale per la notte, pazienti che rimangono al pronto soccorso, o che vengono trasferiti fuori città. Tornano a mancare non solo i respiratori, ma anche gli strumenti di protezione, dalle maschere ai guanti.

 

MESSICANI BLOCCANO GLI AMERICANI AL CONFINE PER IL VIRUS 1

IL PROBLEMA

La situazione è stata scatenata da una riapertura troppo frettolosa delle attività economiche. Proprio come gli esperti avevano predetto: per salvare l'economia bisognava aspettare che il virus fosse se non proprio debellato almeno fortemente indebolito.

 

La fretta di ripartire invece sta causando adesso una seconda ondata di chiusure micidiale per tante piccole imprese. E tuttavia l'Amministrazione Trump preme perché si ripeta la stessa frettolosa apertura anche nelle scuole.

MESSICANI BLOCCANO GLI AMERICANI AL CONFINE PER IL VIRUS

 

Facendo propria la legittima preoccupazione dell'American Academy of Pediatrics, Trump sostiene che le scuole devono riaprire per il bene mentale e fisico degli studenti, e si appresta a emanare lui stesso delle direttive più morbide di quelle severe indicate dai Centers for Disease Control, mentre minaccia di tagliare i fondi federali agli Stati che le rifiuteranno.

 

La posizione intransigente della Casa Bianca si manifesta anche nei visti agli studenti stranieri: se le università continueranno a fare lezioni in remoto, gli studenti stranieri dovranno lasciare il Paese. Ma le università rispondono facendo causa all'Amministrazione, guidate da Harvard e dal Massachusetts Institute of Technology.

 

 

donald trumpcoronavirus in california 1coronavirus usa

 

 

coronavirus in california

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…