giulia bongiorno giulio andreotti franco coppi

PER UNA VOLTA FRANCO COPPI E GIULIA BONGIORNO SARANNO AVVERSARI – IL MAESTRO E LA SUPER ALLIEVA RAPPRESENTERANNO PIETRO GENOVESE E LA FAMIGLIA DI GAIA VON FREYMANN – INSIEME HANNO COMBATTUTO TANTE BATTAGLIE, A PARTIRE DAL 1993, QUANDO COPPI FU SCELTO DA ANDREOTTI COME LEGALE E LUI SI APPOGGIÒ ALLO STUDIO DI GIOACCHINO SBACCHI, DOVE C’ERA UNA COLLABORATRICE SCHIVA MA PREPARATISSIMA. ORA LUI SI RIFERISCE A LEI SENZA CHIAMARLA PER NOME E… – VIDEO

 

 

 

1 – COPPI E BONGIORNO ORA SONO AVVERSARI: «NIENTE SHOW»

Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera”

 

giulia bongiorno giulio andreotti franco coppi

Doveva capitare, prima o poi, che si ritrovassero l' uno contro l' altra. Il più celebre e ambito penalista italiano e il suo braccio destro in tanti processi show. Il maestro e la super-allieva. Succede con il caso del tragico incidente di Corso Francia. Il professor Franco Coppi è l' avvocato di Pietro Genovese, Giulia Bongiorno rappresenta la famiglia di Gaia von Freymann, una delle due ragazze travolte dal Suv.

 

franco coppi difende pietro genovese 1

Hanno combattuto insieme tante battaglie giudiziarie, adesso si ritroveranno da separati in aula, uno di qua, l' altra di là. Sembra un secolo. Era il 1993 quando cominciò il processo a Giulio Andreotti, accusato di collusione con la mafia, che scelse Coppi come legale. E lui, a sua volta, su Palermo, si appoggiò allo studio di Gioacchino Sbacchi, che aveva una collaboratrice schiva ma tenace e preparatissima.

 

alfredo galasso, giulia bongiorno, franco coppi e gioaccino sbacchi

La carriera di Giulia Bongiorno decollò così, con ore e ore trascorse su faldoni e verbali, suggellata infine dall' urlo liberatorio del 2004, a pochi istanti dalla sentenza favorevole all' ex leader Dc: «E vai! Assolto, assolto, assolto!».

 

ANDREOTTI E GIULIA BONGIORNO

Negli anni, a latere dei rispettivi incarichi, il duo dei principi del foro si è ricomposto spesso e con successo, diviso forse soltanto dalla fede calcistica: Coppi romanista, Bongiorno (oggi non più) nel Cda della Juventus. Poi però lei è scesa in politica, prima con An e adesso con la Lega, eletta senatrice e stimatissima da Matteo Salvini. Già ministro della Pubblica amministrazione nel Conte 1, se ne parla spesso come futura Guardasigilli. «È una professionista con le carte in regola, chissà dove arriverà», commentava Coppi, centellinando le parole, in un' intervista al Foglio dello scorso agosto.

PIETRO GENOVESE

 

la macchina di pietro genovese2

Da tempo ormai i rapporti professionali si sono diradati. E forse quelli personali inevitabilmente raffreddati, almeno a sentire cosa ha detto il professore ai cronisti appena ieri e si sa con quanta attenzione parlano gli avvocati: «Un legale di parte civile ha chiesto che questa vicenda non sia trasformata in spettacolo e noi ci associamo a questa richiesta». Dove quel generico e anonimo «legale» altri non è che Giulia Bongiorno, che sul Corriere aveva denunciato certi eccessi mediatici. La sindrome dell' ex forse non risparmia nemmeno loro.

gaia von freymann 2

 

2 – LA SOLITUDINE DI PIETRO IN PROCURA SENZA I GENITORI E LE LACRIME DAVANTI AL GIUDICE

Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica”

 

franco coppi difende pietro genovese

Un ragazzino piccolo, minuto. Il volto acerbo e i capelli arruffati, le spalle strette in un pesante giubbotto nero, i jeans e le scarpe da ginnastica. Pietro Genovese non si è nascosto dietro a un cappellino e occhialoni da sole, è arrivato a testa alta in tribunale per il suo interrogatorio di garanzia con il gip che lo ha costretto agli arresti domiciliari.

 

ANDREOTTI E GIULIA BONGIORNO

Uno scricciolo, non il Pietro Genovese dei social, quello che in qualche posto esotico mostra gli addominali a tartaruga e il fisico costruito in palestra. Solo un ragazzino, giovanissimo, dall' incedere insicuro. A guidarlo, perché questo è quello che accade quando sei figlio di un regista famoso, due dei migliori penalisti di Roma, il professor Franco Coppi e Gianluca Tognozzi.

camilla romagnoli

I legali gli camminavano davanti, gli facevano strada. Un passo indietro c' era lui, solo. Non c' erano mamma e papà a parare i colpi come forse è accaduto altre volte (in passato era stato segnalato per possesso di droga e pochi mesi fa gli era stata sospesa la patente). C' era solo lui, Pietro, con i suoi 20 anni che lo rendono, almeno per il codice penale, un uomo, il suo viso provato e la sua voglia di spiegare al giudice che quelle due ragazzine, quasi sue coetanee, non le ha proprio viste quella notte.Che non voleva ucciderle, che non riesce a dormire, che è «devastato » .

franco coppi difende pietro genovese 2ANDREOTTI E GIULIA BONGIORNO

 

la macchina di pietro genovese

Ha pianto Pietro davanti al magistrato. Negli attimi in cui ha ripercorso i momenti dell' impatto, le parole mancavano, gli occhi giravano a vuoto e la voce tremava. Poi uscendo, dopo un' ora e un quarto, ha accennato un saluto ai tanti giornalisti presenti ed è andato via scortato dalla polizia, lasciando i suoi avvocati a parlare per lui. Ieri mattina, insieme a mamma Federica e a papà Paolo (che hanno anche altri due figli più piccoli, Emma e Matteo) aveva incontrato i legali per prepararsi all' interrogatorio: Coppi e Tognozzi non erano certi che fosse nelle condizioni di rispondere, che riuscisse a reggere il peso psicologico dell' audizione.

la macchina di pietro genovese 3

 

franco coppi difende pietro genovese 3

Ma il primogenito del cineasta, seppur provato, era lucido mentre parlava davanti ai suoi genitori, nel clima surreale di una famiglia che sembrava perfetta e che ora è piombata nel baratro. Lo ha spiegato anche agli avvocati e al giudice: non riesce a darsi pace per Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli.

 

franco coppi e gianluca tognozzi, legali difensori di pietro genovese

Nel lungo colloquio col gip, il ragazzo ha raccontato qualcosa anche di sé, dei suoi studi in comunicazione: sta finendo la triennale allo Ied di Roma, una facoltà che gli piace moltissimo. Con il papà condivide la passione per il cinema, mentre con gli amici quella per la musica elettronica e per il rugby: ha giocato per anni nella Us Primavera. Come ogni ragazzo della sua età ama andare in discoteca, quando può viaggia.

Gaia Von Freymann , una delle due ragazze morte a corso francia 1FRANCO COPPI

 

Franco Coppi e la moglie

È popolare, ha tanti amici su Facebook e nella vita. Ha studiato nel cuore dei Parioli, al liceo classico Mameli, prima di partire per andare sei mesi negli Stati Uniti e quando è tornato ha avuto alcune difficoltà a rimettersi in pari col programma e i suoi genitori hanno deciso di mandarlo a una scuola privata dove si è diplomato. È affetto dal morbo di Crohn , una patologia dell' apparato digerente, tanto che papà Paolo ha girato uno spot per sensibilizzare l' opinione pubblica al quale Pietro ha voluto partecipare.

la macchina di pietro genovese 1gaia von freymann con il padreGAIA VON FREYMANN CON IL PADREil video del semaforo di corso francia 2il video del semaforo di corso francia la macchina di pietro genovese2gaia von freymann 1paolo e pietro genovese Gaia Von Freymann , una delle due sedicenni morte a corso franciaPIETRO GENOVESE

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?