joe biden vladimir putin volodymyr zelensky

ZELENSKY HA ROTTO IL RAZZO ANCHE AGLI AMERICANI! – I FUNZIONARI DELLA CASA BIANCA CONFIDANO ALLA “CNN” I LORO DUBBI SULLA POSSIBILE VITTORIA DELL’UCRAINA: TRA I CONSIGLIERI DI BIDEN C’È MOLTO SCETTICISMO E FASTIDIO VERSO L’EX COMICO, CHE DOVRÀ “MODERARE LE SUE ASPETTATIVE SU QUELLO CHE PUÒ REALISTICAMENTE OTTENERE” – “IL GIORNALE”: “LE ARMI OCCIDENTALI FANNO LA DIFFERENZA A FRONTE DI ERRORI STRATEGICI COME QUELLI COMMESSI DA MOSCA NELLA PRIMA FASE DELLA GUERRA. MA NON APPENA LA RUSSIA TORNA AI TRADIZIONALI CONCETTI STRATEGICI..."

VOLODYMYR ZELENSKY IN COLLEGAMENTO CON L'ISPI

1 - CNN, FONTI CASA BIANCA DUBBIOSE SU 'VITTORIA' UCRAINA

(ANSA) - Funzionari della Casa Bianca hanno confidato in privato alla Cnn i loro dubbi sul fatto che l'Ucraina possa recuperare non solo il territorio delle repubbliche secessioniste del Donbass e la Crimea, ma anche il territorio conquistato dalle truppe d'invasione russe a partire dal 24 febbraio.

 

I consiglieri del presidente Joe Biden hanno quindi cominciato a discutere sull'opportunità che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "moderi le sue aspettative su quello che le forze ucraine possono realisticamente ottenere", probabilmente anche accettando l'idea che il territorio ucraino possa ridursi irreversibilmente.

 

PUTIN BIDEN

La Cnn ricorda che Zelensky ha detto che considererebbe "una vittoria", per il momento, il fatto di costringere le truppe russe a ritirarsi entro i confini del 23 febbraio, vigilia dell'invasione. Ciò lascerebbe comunque fuori dal controllo di Kiev sia le parti del Donbass in mano alle repubbliche di Donetsk e Lugansk sia la Crimea, annessa alla Federazione russa fin dal 2014.

 

Ma le cose sono cambiate nelle ultime settimane, con le forze di Mosca che avanzano nel Donbass e quelle ucraine che subiscono forti perdite, "fino a 100 soldati al giorno". Gli ucraini stanno inoltre perdendo equipaggiamento militare e munizioni "più velocemente di quanto l'Occidente sia in grado di fornire nuovi sistemi d'arma secondo gli standard Nato e provvedere all'addestramento".

volodymyr zelensky a kharkiv 5

 

Per questi motivi, affermano un ufficiale delle forze armate Usa e una fonte vicina ai servizi di intelligence occidentali, è "improbabile che l'Ucraina riuscirà a mettere insieme la forza necessaria per rivendicare tutto il territorio ceduto alla Russia durante i combattimenti, specialmente entro quest'anno", l'obiettivo temporale fissato ieri da Zelensky.

 

2 - L'ILLUSIONE CHE LE ARMI OCCIDENTALI SIANO DECISIVE

Gian Micalessin per “il Giornale”

 

guerra severodonetsk 7

«Non è il momento di negoziare». A parole è facile. E infatti sono tutti d'accordo. Da Boris Johnson pronto a ripeterlo dall'inizio del G7 sino a Mario Draghi convinto che Putin non debba esser lasciato vincere. Per la gioia di Zelensky che intervenendo in teleconferenza chiede di «mettere fine alla guerra entro quest' anno» ricacciando Mosca oltre le linee dello scorso febbraio.

 

Tra il dire e il fare c'è però un esercito russo che dopo Severodonetsk è pronto a prendersi anche Lysyshansk. E non certo per fermarsi lì. I movimenti sull'asse di Izyum, la porta del Donbass, fanno presagire l'imminente inizio delle operazioni per la presa di Sloviansk, Kramatorsk e di quant' altro resta dell'oblast di Donetsk ancora nelle mani di Kiev.

mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2

 

La scommessa di Zelensky e dei suoi alleati del G7 convinti di poter non solo bloccare la nuova offensiva, ma anche d'invertire il corso della guerra è tutta legata ai nuovi missili a lunga gittata promessi da Washington e Londra.

 

La fiducia in quei sistemi d'arma rischia di rivelarsi però una pericolosa illusione. Lo spostamento della guerra da Kiev al Lugansk lo ha dimostrato. Le armi occidentali fanno la differenza a fronte di errori strategici come quelli commessi da Mosca nella prima fase della guerra. Ma non appena la Russia torna ai tradizionali concetti strategici ovvero l'utilizzo dell'artiglieria e l'impiego di una soverchiante massa critica per stringere in una morsa il nemico, la superiorità garantita dalle armi occidentali svanisce.

putin biden

 

Peraltro come già visto in altri conflitti simmetrici e asimmetrici dal Vietnam all'Afghanistan, dal Nicaragua dei contras all'Irak dell'Isis, la superiorità degli armamenti non sempre garantisce risultati sicuri a fronte della perseveranza del nemico.

 

Anche per questo i tanto declamati lanciamissili Himars a lunga gittata rischiano di non fare la differenza. Per trasformarli in un arma veramente efficace Kiev dovrebbe garantirsi non solo rifornimenti di migliaia di missili, ma anche la difesa di lunghe linee logistiche in grado di assicurarne l'arrivo sicuro e costante al fronte.

 

volodymyr zelensky

Un'impresa non facile per un esercito costretto a far i conti con le pesanti perdite degli ultimi mesi quando migliaia dei suoi più rodati veterani sono caduti in battaglia. Ma tutto questo apre un'incognita di non poco conto. Una nuova vittoria russa ottenuta nonostante la fornitura di armi occidentali convincerebbe il Cremlino di essere a un passo dalla vittoria finale. E allora la tentazione di puntare su Odessa, per togliere all'Ucraina ogni sbocco al mare e trasformarla in una nazione residuale, diventerebbe irresistibile.

MARIO DRAGHI VOLODYMYR ZELENSKY volodymyr zelensky a kharkiv 1guerra severodonetsk 6EMMANUEL MACRON VOLODYMYR ZELENSKY

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?