''C'È RISCHIO CHE L'ITALIA DIVENTI LA NUOVA LEHMAN BROTHERS''. COTTARELLI, IERI LURCH, OGGI CASSANDRA. ERA MEJO ROUBINI, ALMENO SI CIRCONDAVA DI GNOCCHE. A ''CIRCO MASSIMO'' VEDE E PREVEDE: ''ZERO POSSIBILITÀ CHE CI FACCIANO CAMBIARE LE REGOLE EUROPEE. E NON CAMBIERANNO NEANCHE LO STATUTO DELLA BCE. FLAT TAX? ''SI TRATTA DI TROVARE DECINE DI MILIARDI..."

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Da Circo Massimo - Radio Capital

fabio fazio carlo cottarelli fabio fazio carlo cottarelli

 

Dopo la vittoria alle elezioni europee, Salvini ha lanciato chiari messaggi all'Europa: cambiare le regole, dare più flessibilità. "Sfidare le regole europee non vuol dire che convinciamo l'Europa a darci più soldi: i soldi dobbiamo comunque andarli a prendere in prestito dai mercati finanziari, e se quelli non ce li danno o ce li danno a un tasso d'interesse più alto poi l'economia va in crisi, come nel 2011. Non mi sembra una tattica particolarmente utile per il Paese", avverte Carlo Cottarelli a Circo Massimo, su Radio Capital, "Non siamo ancora nella situazione del 2011, quando c'era stato un fattore esterno molto importante, la crisi greca, e ne subimmo il contagio.

 

cottarelli cottarelli

Oggi rimaniamo vulnerabili a uno sviluppo internazionale, e il dubbio che viene è se non saremmo noi la causa di uno scossone a livello internazionale. Se potremmo essere la prossima Lehman Brothers? Credo ancora di no, ma qualche rischio è aumentato. Se andiamo allo scontro diretto con l'UE, non solo coi fatti ma anche con le parole, lo spread va su e ci troviamo almeno nella situazione in cui eravamo a ottobre/novembre, e poi le cose potrebbero sfuggire di mano".

 

Secondo il direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici della Cattolica di Milano, "la probabilità che possiamo far cambiare le regole in Europa non è bassa: è zero. Ci sono dei cambiamenti che possono essere fatti ma, anche se cambiassero, la maggior parte dei Paesi non vuole avere regole più morbide e che consentono all'Italia di fare un deficit al 4%, anzi: gli altri Paesi vedono l'Italia come un elemento di rischio che potrebbe causare una crisi in Italia, in Europa e quindi danneggiare gli altri Paesi. Non cambieranno in modo sostanziale le regole europee".

sergio mattarella carlo cottarelli sergio mattarella carlo cottarelli

 

Allo stesso modo, secondo Cottarelli, "non cambieranno lo statuto della BCE. La Banca centrale negli ultimi anni ha contribuito a sostenere il debito pubblico dell'Italia e degli altri Paesi, ma l'ha fatto nella sua autonomia. Se invece diventa un obbligo per la BCE comprare titoli di Stato, si perde quell'autonomia e quella cosa che è fondamentale in economia per una banca centrale, cioè la propria credibilità".

 

Oltre ai temi europei, il leader della Lega ha rilanciato la flat tax, un piano da 30 miliardi: "Per chiudere il divario tra l'obiettivo che dovremmo raggiungere per essere in regola con le regole europee e quelle che sono le tendenze attuali, dati gli aumenti di spesa già decisi per il prossimo anno per quota 100 e reddito di cittadinanza, verranno impiegati già 23-27 miliardi", fa notare l'ex commissario alla spending review, "Se poi aggiungiamo altri 30 miliardi... non basta certo cancellare gli 80 euro, si tratta di trovare decine di miliardi. A meno che non si faccia quello che credo Salvini abbia intenzione di fare, cioè non rispettare le regole europee. Nel Def si parla di 2,1% di deficit, ma si dovrebbe andare su livelli superiori al 3%, e la domanda a questo punto è: come reagiscono la Commissione europea e i mercati? Io temo che i mercati non reagiranno bene".

 

salvini di maio salvini di maio

E con la Commissione europea, insiste Cottarelli, bisognerebbe abbassare i toni: "Se fossi il governo italiano e volessi violare le regole, almeno non userei toni così duri: questa cosa renderebbe molto più violenta la reazione dei mercati finanziari, darebbe l'impressione che cerchiamo lo scontro. Potrebbe essere una tattica negoziale, questo lo vedremo. Quanto possa funzionare non lo so. Lo spazio che ci è stato dato è tanto. Una delle regole principali che esistono in Europa è che il nostro debito dovrebbe ridursi di tre punti percentuali di PIL ogni anno, e invece il nostro debito non è sceso, anzi sta andando su, quindi siamo in direzione opposta".

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

 

La richiesta di flessibilità segue quella già ottenuta dai governi Renzi e Gentiloni: "Non vedo tanto spazio Quello che c'era è stato già usato. Si potrebbe dire che non è giusto e che l'aveva utilizzato Renzi, ma è lo stesso Paese, e la Commissione europea non è che può dare più spazio a seconda del governo che è in carica".

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