tremonti conte

''CI OFFRONO DA BERE CON I NOSTRI SOLDI'' - TREMONTI SUL ''POTERE DEL VUOTO'' CHE CI GOVERNA: ''SI È ATTIVATO UN MECCANISMO ANARCHICO, QUESTA VOLTA PARTITO DA DENTRO LO STATO. I RICORSI AL TAR, LE PROCURE CHE ACCENDONO IL LORO FARO, L'APPARIZIONE DI FIGURE POLITICHE FOLCLORISTICHE SUI TERRITORI. SEGNALI CHE INDICANO LA PROGRESSIVA DISSOLUZIONE DELLA REPUBBLICA - LA PATRIMONIALE FAREBBE SALTARE L'ITALIA - ELEZIONI USA? LA SINISTRA ITALIANA È MOLTO BRAVA A VINCERE LE ELEZIONI DA REMOTO''

 

Federico Novella per ''la Verità''

 

giulio tremonti

Professor Giulio Tremonti, anche Campania e Toscana vengono classificate come zone rosse. Regna ancora la confusione sui criteri su cui giudicare le regioni. Coglie i segnali di un vuoto di potere?

«Più che un vuoto di potere, direi il potere del vuoto. Finché dura. La situazione è molto grave ma non seria. C' è una drammatica schizofrenia tra le immagini ufficiali e le immagini reali. Quelle ufficiali sono prodotte nei palazzi allestiti come set televisivi, con sapiente regia di fondali e colori, costumi e bandiere, toni solenni intervallati dai toni del pater familias. Subito dopo, quando la televisione passa dalla finzione alla realtà, nelle strade e nei pronto soccorso degli ospedali, arrivano le immagini della sofferenza, dello smarrimento, e del caos».

 

Qual è stata la prima mancanza nella gestione dell' emergenza?

«La prima fase è stata quella della rimozione: il vero virus da battere era il virus del razzismo. E questo quando già si sapeva che si stava passando dall' epidemia alla pandemia».

 

E la seconda fase?

«La sera del primo lockdown, quando la gente già fuggiva da Milano in treno, ero in televisione: ho detto che c' era una sola norma da applicare. Una norma che sta nella Costituzione, alla lettera Q dell' articolo 117: la "profilassi internazionale" come competenza esclusiva dello Stato».

 

Il governo avrebbe dovuto avocare a sé i poteri, con più coraggio?

giuseppe conte roberto gualtieri

«In Europa si chiama "lotta contro i flagelli internazionali", e comprende tutto: non solo sanità, ma anche trasporti, edifici pubblici e confini. Su tutto questo lo Stato ha potere assoluto. Potere e dovere. Puoi considerare le realtà locali, ma devi comunque esercitare la tua supremazia».

 

Perché invece siamo precipitati in una lotta tra ministri, governatori e sindaci?

«Forse nel palazzo non conoscono la Costituzione? Forse non hanno avuto la necessaria lucidità? Forse non hanno avuto la forza? Certamente, c' è stato e c' è un terribile vacuum politico».

 

Risultato?

«In uno stato d' eccezione si applicano poteri eccezionali, non solo legislativi ma anche amministrativi. Non puoi metterti a fare le normali gare europee, i normali concorsi pubblici, e continuare ad applicare il nostro tragico codice degli appalti».

 

Anziché uno Stato d' eccezione, uno stato confusionale?

CONTE LAGARDE

«Si è attivato un meccanismo anarchico. Ed è strano, perché di solito l' anarchia agisce da fuori contro lo Stato: questa volta è partita da dentro lo Stato. I ricorsi al Tar, le procure che accendono il loro faro, l' apparizione di figure politiche folcloristiche sui territori, sono segnali che indicano la progressiva dissoluzione della Repubblica».

 

Fino a un certo momento sembrava che il premier venisse rafforzato dall' emergenza.

«In effetti, la storia insegna che le epidemie rafforzano il potere degli stati: sul frontespizio del Leviatano di Thomas Hobbes ci sono due dottori della peste con la maschera a becco. Oggi siamo all' opposto: sembra che il virus abbia colpito anche il Leviatano italiano.

Più che all' homo homini lupus, siamo all' homo homini virus, dove la mascherina non è solo un mezzo per proteggersi, ma il simbolo di un mondo alienato».

 

Il premier Giuseppe Conte ha detto che «il Natale non è solo shopping, ma un momento di raccoglimento spirituale, e farlo con tante persone non va bene».

«Resto impressionato dalla profondità dell' analisi antropologica. Deve aver letto il Babbo Natale giustiziato di Claude Lévi-Strauss, il saggio sull' incrocio fra mondo pagano e mondo cristiano, tra spiritualità e consumismo. Un paternalismo para-laico, diciamo così, che però porta sfortuna».

 

conte rutte merkel ursula

Teme intoppi sulla distribuzione del vaccino?

«Non all' estero. L' America e la Germania hanno già organizzato la rete di distribuzione, ben prima dell' annuncio pubblico del vaccino. Noi no».

 

Ha notato una mancanza di visione anche sul piano dei provvedimenti economici?

«Da marzo a luglio, ha preso forma un serpente legislativo composto da decine di provvedimenti. In parte ha funzionato, ma allora la gente vedeva nella pandemia la causa del male e nella azione di governo comunque qualcosa di buono.

Nella seconda ondata i termini si sono rovesciati: la gente vede non più nella pandemia ma nel governo, con i suoi ritardi ed errori, la causa del male».

 

In altre parole?

«Oggi chi è in difficoltà pensa: il governo deve aiutarci perché è colpevole. Invece di prevedere la seconda ondata, esaltava il modello italiano che tutto il mondo ci invidia, e scriveva libri per celebrarlo».

 

E siamo arrivati al sistema dei ristori.

CINA XI JINPING ECONOMIA CINESE CORONAVIRUS COVID PANDEMIA

«È così che il meccanismo dei ristori, a cominciare dalla scelta della parola stessa, è venuto svincolandosi dalla pandemia. È un risarcimento per i danni compiuti dal governo, per le asimmetrie e le parzialità contenute nei dpcm. In prospettiva, la logica dei "ristori" è devastante, perché non potrai continuare a ristorare tutto e tutti all' infinito».

 

Dietro questi sussidi c' è una mentalità sbagliata?

«Non risolutivo, ma utile, sarebbe stato saltare la burocrazia, facendo direttamente gli interventi a fondo perduto. E poi sollevare dai debiti: accollarsi le bollette per i bisognosi, rinviare le tasse per le imprese in crisi».

 

Fin quando si potrà «ristorare»?

«Il governo sta operando un un' enorme estensione del deficit e del debito pubblico. Fare debito è necessario, ma è anche drammatico. Se fai debito per monopattini e biciclette confondi il dramma con la comica. E non è finita, perché nella bozza della prossima manovra c' è un' impressionante collezione di bonus&marchette. Nell' insieme è un po' come quello che va al bar e dice: "Da bere per tutti". E alla domanda: "Chi paga?", risponde "voi"».

 

Sul Recovery Fund è stato raggiunto un primo accordo europeo: vede una luce in fondo al tunnel?

GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND

«Non riusciamo a spendere i normali fondi europei, e facciamo fantasie su questi, che sono parte a debito e parte a fondo perduto. Con i tassi a zero, la parte a debito gli altri stati la chiedono al mercato, non all' Europa. Restano gli 80 miliardi a fondo perduto, che vanno contati nel dare e nell' avere. Tra nuove imposte europee, con maggiori contributi nazionali, i miliardi veri sono 40, da spalmare su più anni.

Buoni, ma a pensare che sia una manna dal cielo ci facciamo del male».

 

Si fa spesso riferimento al risparmio privato degli italiani. Teme una patrimoniale?

«Il risparmio degli italiani è liquido e solido: conti e immobili, a partire dalla prima casa. Una patrimoniale non sarebbe mai sufficiente a risolvere il problema del debito, e farebbe saltare i ratios delle banche e delle assicurazioni. Gli immobili crollerebbero di valore. Insomma, è la via maestra, suggerita da élite irresponsabili, per far saltare l' Italia».

 

Negli Stati Uniti il presidente repubblicano Donald Trump sembra uscire sconfitto. Ma la rabbia delle fasce più povere resta.

«Da una parte e dall' altra si è votato sulla globalizzazione. Il blocco repubblicano ha votato per la tradizione, quello democratico non è un blocco, ma un mosaico variegato, una somma di paure e di angosce. Il tutto nel quadro della pandemia, effetto anche questo della globalizzazione».

 

La cultura globale della finanza sta soffocando la cultura locale della politica?

«La globalizzazione, prima trionfante e poi perdente, ha comunque messo in crisi la democrazia. La democrazia funziona a dominio territoriale chiuso: voti per uno che si dice capace di governare i problemi. Funziona se i problemi sono governabili. Non funziona se i problemi vengono da fuori o dall' alto, se originano dalla finanza internazionale, dalla rivoluzione digitale, o dall' opposto ancestrale della paura. Come nel caso del virus».

 

giulio tremonti joe biden

Detto questo, cosa si aspetta dalla presidenza del democratico Joe Biden?

«La presidenza democratica sarà molto rispettabile, ma senza maggioranza in Senato non sarà certamente forte».

 

Che ne pensa dei tanti esponenti del Pd, a cominciare dal commissario europeo all' Economia Paolo Gentiloni, che hanno cantato vittoria dopo le elezioni americane?

«La sinistra italiana è molto brava a vincere le elezioni da remoto. Oggi si direbbe che vincono sempre in smartworking. Alla fine degli anni Novanta pensavano di aggregarsi al trionfo della Terza Via inaugurata da Bill Clinton, Tony Blair, Gerhard Schroeder, Lionel Jospen, Romano Prodi, Massimo D' Alema e Gianfranco Vissani.

 

Invece i popoli, oggi demonizzati come populismo, stavano andando dall' altra parte: accade così in Austria, in Spagna, in Germania, in Francia e anche nel nostro Paese.

Una storia che si ripeterà in Italia, per effetto della mala gestio della pandemia».

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...