nicola biondo marco canestrari casaleggio

''IN ITALIA C’È UNA PERSONA CHE CON UN INVESTIMENTO DI SOLI TRECENTO EURO SI È ASSICURATA L’INFLUENZA SUL GOVERNO DEL PAESE, UNA RETE DI RELAZIONI PRIVILEGIATE E LA GESTIONE DI UN FLUSSO DI DENARO DI SVARIATI MILIONI DI EURO. IL METODO È LEGALE E RIPRODUCIBILE; IL RUOLO INATTACCABILE. STIAMO PARLANDO DI DAVIDE CASALEGGIO'' - ESTRATTO DEL LIBRO DEGLI EX M5S BIONDO E CANESTRARI, ''IL SISTEMA CASALEGGIO'', CHE SVELA COME FUNZIONA IL POTERE NELL'ERA GIALLOVERDE

Introduzione al libro ''Il Sistema Casaleggio'' di Nicola Biondo e Marco Canestrari. Edizioni Ponte alle Grazie, in uscita domani (4 aprile) in tutte le librerie

 

nicola biondo marco canestrari il sistema casaleggio

Da quasi un secolo, l’Italia è un laboratorio dove si sperimentano nuove forme di esercizio del potere. In Italia è nato il fascismo; in Italia, per cinquant’anni, hanno convissuto la mafia, il potere clericale e il più grande partito comunista da questo lato del Muro; in Italia ha esercitato il potere, per un quarto di secolo, il capo di un impero mediatico. Nel bene e nel male, ogni esperimento italiano ha influenzato e ispirato le sorti del mondo: Hitler frequentò la scuola di regime di Mussolini; durante la guerra fredda l’Italia è stata, insieme a Berlino, il fulcro di scontri e trattative tra le superpotenze che governavano il globo; la parabola di Trump ricorda molto la vicenda di Silvio Berlusconi.

 

Ancora oggi, a cavallo tra il secondo e il terzo decennio del XXI secolo, l’Italia è l’officina dove si fabbricano e sperimentano nuove, diverse forme di esercizio del potere che possono essere facilmente replicate altrove. «L’Italia è l’esperimento più importante, dal vostro governo parte la rivoluzione». Parola di Steve Bannon, l’ex stratega della Casa Bianca di Donald Trump.

 

MARCO CANESTRARI

Questo libro non è un’inchiesta su fatti da svelare, ma su circostanze da spiegare per comprendere com’è cambiato l’esercizio del potere negli ultimi vent’anni: se prima conquistare i vertici dello Stato richiedeva tempo, relazioni, ingenti finanziamenti, agli attuali governanti sono bastati pochi anni e pochi denari.

 

In Italia c’è una persona che con un investimento di soli trecento euro si è assicurata l’influenza sul governo del Paese, una rete di relazioni privilegiate e la gestione di un flusso di denaro di svariati milioni di euro. Il metodo che ha utilizzato è perfettamente legale e facilmente riproducibile; il ruolo che si è costruito inattaccabile. Stiamo parlando di Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto che fu il fondatore di Casaleggio Associati s.r.l., del MoVimento 5 stelle e dell’Associazione Rousseau.

NICOLA BIONDO

 

Descrivere il potere dei Casaleggio è come comporre un puzzle. Ci sono migliaia di pezzettini: associazioni aperte e chiuse, avvocati, notai, relazioni, contatti, incontri, cene, convegni, partiti politici, aziende pubbliche e private. Frammenti di racconto che presi da soli non hanno un grande significato. Bisogna ricostruire e collegare i tasselli con pazienza, per capire come ciascuno sia parte di uno schema coerente. Il paravento dietro cui si nasconde questo inganno è l’asserita volontà di costruire un nuovo modello di democrazia, la «democrazia diretta», governata da un’applicazione web di pessima qualità chiamata Rousseau.

 

GRILLO CANESTRARI

Rousseau dovrebbe, nelle intenzioni di Casaleggio, sostituire i processi democratici maturati in secoli di storia: «il Parlamento diventerà superfluo» ha profetizzato in un’intervista al giornalista Mario Giordano il 23 luglio 2018. Il sistema Casaleggio è il racconto di come le nostre democrazie siano diventate fragili e, forse, indifese. In Italia, se si parla di politica e Rete si pensa subito al MoVimento 5 stelle, ma sarebbe un errore ritenerlo il fine ultimo.

 

davide e gianroberto casaleggio sum 2019

Il MoVimento è uno strumento, uno dei tanti attraverso i quali Gianroberto e Davide Casaleggio hanno concentrato nelle loro mani influenza e potere. Come nasce e si evolve il M5s l’abbiamo raccontato in Supernova (Ponte alle Grazie, 2018) nel quale un capitolo intero era dedicato a Casaleggio Associati, l’azienda che ha prodotto il partito adesso al governo. Abbiamo spiegato la rete di relazioni tra la metà degli anni Duemila e la metà degli anni Dieci di questo secolo.

 

DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA RAGGI

Adesso è tempo di alzare lo sguardo, guardarci intorno e capire come, soprattutto dopo la scomparsa di Gianroberto Casaleggio, quell’ambiente abbia prodotto altri attori e continuato a muovere pedine tanto velocemente e confusamente che, ormai, è perfino difficile capire in quale veste si presenti Davide Casaleggio quando parla in pubblico. Faremo il punto sullo status quo, descrivendo tutte le entità che ruotano intorno alla figura di Davide Casaleggio, ne racconteremo l’evoluzione.

davide casaleggio partecipa alla battaglia delle arance del carnevale di ivrea 1

 

Va infatti riconosciuta a Casaleggio la capacità di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali in cui opera. Chiarissima è stata l’accelerazione del processo di specializzazione delle attività seguita alla morte del padre Gianroberto: prima si occupava di tutto Casaleggio Associati, l’azienda di famiglia. Ora Davide è presidente di tre soggetti giuridici che assolvono a diversi compiti, alcuni relativi all’attività politica del MoVimento 5 stelle, altri all’attività culturale legata alla memoria del padre, altri ancora a quella commerciale della s.r.l.

luigi di maio davide casaleggio

 

A questo assetto si è arrivati gradualmente e in maniera non indolore: sono tuttora aperti processi, indagini e procedure del Garante della privacy. Davide Casaleggio si è assicurato un ruolo dalle caratteristiche uniche rispetto al partito di governo: non ha una carica ben definita eppure gestisce flussi di denaro riconducibili all’attività politica; amministra i processi democratici interni; consiglia informalmente parlamentari e ministri. E non c’è alcuna norma tramite la quale la sua figura possa essere sostituita. Siamo di fronte a una nuova forma di potere, formalmente legittima, che sfugge a qualsiasi controllo democratico e che ha finalità estranee all’interesse pubblico.

DAVIDE CASALEGGIO E ROBERTO FICO

 

Lo Stato, attraverso il MoVimento, è diventato un asset. Studiare la figura, il ruolo e l’agenda di Davide Casaleggio serve per fare luce sul pericolo che i nostri sistemi democratici stanno correndo. Nel Novecento pochi soggetti avevano la possibilità di raccogliere e gestire il consenso: i partiti e i sindacati hanno assolto al compito di permettere ai cittadini di partecipare alla vita politica, mettendo a loro disposizione percorsi di formazione, strutture organizzative, mezzi di comunicazione a cui, altrimenti, non avrebbero potuto accedere.

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

 

Il percorso per la politica nazionale era lungo e gli strumenti di partecipazione erano pensati per filtrare le posizioni più estreme e premiare il pensiero originale. Anche l’informazione indipendente seguiva lo stesso schema e ha contribuito, per sessant’anni, alla solidità del sistema nel suo complesso. Negli ultimi trent’anni il mutato contesto storico e l’accelerazione del progresso tecnologico hanno disarticolato quel sistema: il rischio è che le democrazie occidentali diventino vittime del loro stesso successo e prede di soggetti senza scrupoli.

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

 

La guerra fredda è finita, i costi di comunicazione e organizzazione sono abbattuti in ogni settore della società. Proprio come nuove aziende mettono in crisi e rivoluzionano interi mercati, così nuove organizzazioni sociali stanno disarticolando le nostre istituzioni, ovunque nel mondo. Il movimento pro Brexit nel Regno Unito, Le Pen e Macron in Francia, Trump negli Stati Uniti, il MoVimento 5 stelle in Italia: realtà che hanno in comune l’alterità rispetto ai sistemi politici preesistenti e, in alcuni inquietanti casi, l’aiuto più o meno determinante della propaganda del regime di Putin. Questo libro racconta il caso italiano come paradigma e monito per tutto il mondo: siamo in pericolo ed è urgente trovare soluzioni efficaci per salvarci.

beppe grillo davide casaleggioLIBRO DI NICOLA BIONDO E MARCO CANESTRARI

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?