giuseppe conte stati generali m5s

''SIETE APPARSI DISORIENTATI''. CONTE SI COLLEGA CON LA BASE GRILLINA E PREPARA L'ASSE CON I GOVERNISTI: ''ALCUNE DELLE MIE DECISIONI NON SONO STATE IN LINEA CON LA VOSTRA CAMPAGNA ELETTORALE 2018''. PARLA FORSE DI ILVA, TAP, TAV, CONCESSIONI, EUROPA ECC ECC? LA SUA SPIEGAZIONE: ''CAMBIARE IDEA È GIUSTO SE SERVE A MIGLIORARE'' - POI LA STAFFILATA: ''PARLO SPESSO CON GRILLO, È LA MENTE PIÙ GIOVANE E CURIOSA DEL MOVIMENTO''. CIOÈ LA BASE È COMPOSTA DA VECCHI ANNOIATI

 

1.CONTE A M5S, IN CAMPAGNA 2018 INCOMPRENSIONI TRA NOI

 (ANSA) - "Alcune delle mie decisioni, non mi è sfuggito, non sono state totalmente in linea con le posizioni assunte nella vostra campagna elettorale" del 2018. "Sono i momenti in cui siete apparsi disorientati, in cui diciamolo chiaramente si sono create incomprensioni tra di noi". Lo dice il premier Giuseppe Conte agli Stati Generali.

 

 

2.CONTE A M5S,CAMBIARE IDEA È GIUSTO SE SERVE A MIGLIORARE

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE STATI GENERALI

 (ANSA) - "Nella vita politica ci si imbatte spesso nel dilemma tra coerenza delle proprie idee e possibilità di cambiare opinione. E' un dilemma mal posto. La coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità, bisogna avere anche il coraggio di cambiarle le idee, quando ti accorgi che queste sono migliori di quelle che avevamo. E se la coerenza delle stesse idee fa male al Paese si ha l'obbligo morale di cambiarle. La prova del nove è spiegare perché il cambiare idea è una cosa giusta".

 

3.CONTE,CON GRILLO MI SENTO SPESSO, È MENTE PIÙ GIOVANE DI M5S

 (ANSA) - "E' un rammarico non aver mai conosciuto Gianroberto Casaleggio. Con Grillo invece ci sentiamo spesso, rimane la mente più giovane e curiosa del Movimento".

 

4.CONTE A M5S,COMUNITÀ "TOSTA", VOSTRE LOTTE UN PATRIMONIO

 (ANSA) - "Siete una comunità che undici anni fa si è messa in gioco, si è offerta di dare il proprio contributo al Paese. Siete una comunità tosta, che ha affrontato scelte sofferte, ma che non ha mai mollato". "Con la vostra carica innovatrice avete condotto battaglie che ora sono patrimonio comune", aggiunge.

 

5.CONTE, M5S CONSERVI IDEE INNOVATRICI E COSTRUTTIVI

 (ANSA) - "La vostra sfida è preservare questa carica innovativa, conservare questo spirito costruttivo. Nella sfida al Covid la presenza del M5S offre un contributo importante anche per una più efficace protezione sociale".

DI MAIO DI BATTISTA FICO STATI GENERALI M5S

 

6.CONTE A 5S,SFIDA È CONTATTO CON GENTE, UMANESIMO, ETICA

 (ANSA) - "Tre sfide sono imprescindibili. La prima è che non bisogna mai perdere il contatto con la gente, è uno dei rischi maggiori per chi governa. L'aderenza alla realtà è la sfida più grande per chi governa. La seconda sfida è rimettere l'uomo al centro di qualsivoglia politica sociale ed economica. Ben vengano politiche sulla tutela dell'ambiente, sulla riduzione del divario digitale, sull'inclusione sociale. Terza è ultima sfida: vi siete battuti contro la logica dei privilegi, bisogna continuare a lavorare in questa direzione". Lo dice il premier Giuseppe Conte agli Stati generali M5S. "Gli incarichi pubblici vanno assolti con disciplina e onore. L'etica pubblica deve essere premessa di qualsivoglia politica", ricorda.

 

7.M5S: DI BATTISTA, BENE CHE CONTE ABBIA NOMINATO CASALEGGIO

 (ANSA) - "Prima di tutto, è un piacere, da palazzo Chigi, sentir nominare Giancarlo Casaleggio dato che è stato diffamato anche durante gli ultimi giorni della sua vita". Così Alessandro Di Battista del M5s ha aperto il suo intervento all'assemblea plenaria degli Stati generali del Movimento, riferendosi a quanto detto prima dal premier Giuseppe Conte a inizio assemblea.

 

 

8.CONTE E IL NODO "NUOVO" M5S, ASSE CON GOVERNISTI

Michele Esposito per l'ANSA

 

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

Chi pensava che le sorti del governo sarebbero franate, inesorabilmente, sugli Stati Generali del M5S sarà rimasto deluso. La due giorni di riunioni del Movimento, vero e proprio spartiacque nella storia pentestallata, difficilmente provocherà quel terremoto nella maggioranza che, a Palazzo Chigi, in qualche modo si temeva. E se, come sembra, Alessandro Di Battista resterà nei Cinque Stelle, le defezioni alla Camera - e soprattutto al Senato - dovrebbero essere scongiurate.

 

E Giuseppe Conte, oggi, ci ha messo del suo, plaudendo alle diversità di vedute in una forza politica, ma strizzando anche l'occhio ai governisti e dando una stoccata ai duri e puri: "governare è anche avere il coraggio di cambiare idea". Nel suo indirizzo di saluto Conte, non a caso, cita un simbolo tanto caro a Di Battista, Gianroberto Casaleggio, ma ringrazia allo stesso tempo Luigi Di Maio e Vito Crimi ed eleva a "mente più curiosa" del M5s Beppe Grillo, con cui i contatti sono costanti. Non solo. Il premier prova a dare una bozza di schema di agenda che comprende temi come l'inclusione sociale, la lotta ai privilegi, l'ambiente, la sfida alla riduzione del divario digitale. E' il Movimento 2.0 a cui guarda, con il consueto distacco degli ultimi mesi, lo stesso Grillo.

 

goffredo bettini gianni letta. giuseppe conte

Per concludere la triangolazione, Di Maio, prima in tv quasi "chiama" Conte definendolo "molto in sintonia" con le idee del M5s e , in diretta con gli Stati Generali, manda un abbraccio all'ex comico. Il sisma post-Stati Generali, per ora è scongiurato. Mentre resta fantapolitica l'idea di un Conte alla testa del M5s. Il premier, fino alla fine del suo mandato, resterà tale. Certo, i principali nodi interni al Movimento restano, come la presenza o meno di Di Battista nel direttivo. Una presenza che, secondo alcuni ambienti pentastellati, sarebbe mal vista da Paola Taverna. C'è inoltre il tema del drappello di dissidenti nell'eurogruppo M5s, guidati da Ignazio Corrao. Il loro addio, dopo la frenata di Di Battista sulla scissione, ora però non è più scontato.

 

E poi c'è chi, con o senza il "Dibba" potrebbe far sentire il suo peso su voti chiave come quello sullo scostamento. Un voto sul quale oggi Silvio Berlusconi lancia apertamente la disponibilità di FI, a patto che le richieste azzurre siano accettate. Parole, quelle dell'ex Cavaliere, che a Palazzo Chigi non sono sfuggite. Da mesi, ormai, c'è un dialogo sotterraneo tra maggioranza e FI e lo scudo anti-Vivendi messo in campo dal governo mantiene aperto il canale e, allo stesso tempo, invita implicitamente Berlusconi ad un'opposizione più responsabile. Il nuovo extra-deficit è stato tra i temi sul tavolo della riunione dei capi delegazione con il premier in mattinata.

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

E', per gran parte del governo, un fatto ormai assodato, e potrebbe cadere già la prossima settimana accompagnato a un decreto che, come spiega un esponente dell'esecutivo, definire "ristori-ter" sarebbe riduttivo. Il nuovo scostamento varrà per il 2021 e potrebbe essere corposo. Anche perché c'è chi, nel governo, guarda con attenzione ad un'ipotesi che, fino a qualche settimana fa, era utopia: la cancellazione, da parte dell'Ue, dei debiti causa Covid dei Paesi membri. E la richiesta, oggi, viene messa nero su bianco in un'intervista a La Repubblica dal presidente dell'Europarlamento David Sassoli.

 

Un'intervista che, paradossalmente, potrebbe essere piaciuta più al M5s che al Pd visto che Sassoli, di fronte al mancato utilizzo - finora da parte di tutti Paesi membri,- del Mes sottolinea come "sia necessario riformarlo e renderlo uno strumento comunitario, non più intergovernativo". La proposta di Sassoli, però, non trova una sponda solida nel commissario all'Economia Paolo Gentiloni. Che sulla riforma del Mes apre ma non sulla cancellazione del debito. "Rivedere le regole in Ue non significa cancellare il problema, che per l'Italia esiste", avverte l'ex premier. Intanto le parole di Sassoli fanno gioire perfino Matteo Salvini: "no al Mes e la cancellazione del debito? Sono le nostre proposte".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...