biden conte trump

L'AMERICA BOLLE, L'ITALIA RONFA - NESSUNO A ROMA SI OCCUPA DELLA TRANSIZIONE DI BIDEN, PENSANO SOLO ALLE PROPRIE, DI TRANSIZIONI: MASSARI SCADE A BRUXELLES, VARRICCHIO A WASHINGTON, BENASSI VUOLE IL POSTO DELLA BELLONI - NON HANNO CAPITO CHE CON BIDEN L'EUROPA TORNA PROTAGONISTA, E L'ITALIA DEVE DARSI UNA MOSSA: L'AMERICA HA GIÀ UN PIANO ARTICOLATO PER UNIRE LE FORZE NELLA GUERRA CONTRO LA CINA - BIDEN E I PIANI SU MEDIORIENTE E TURCHIA

Dagonews

joe biden

 

Mentre negli USA succede di tutto, in Italia nessuno si occupa della transizione Biden-Trump. Alla Farnesina hanno altro a cui pensare (il proprio ombelico) e soprattutto la transizione tra le feluche. A cominciare da Massari a Bruxelles, e arrivando fino a quella più importante di Varricchio a Washington, molti ambasciatori sono in scadenza o in prorogatio e quindi sono indaffarati a occuparsi del proprio personalissimo futuro.

 

A gestire le danze è sempre il consigliere diplomatico di Conte, Benassi, che a sua volta ha come obiettivo principale la poltrona al momento occupata da Elisabetta Belloni come segretario generale del Ministero degli Esteri.

 

varricchio

Anche negli altri Palazzi romani si pensa solo a rimpasti e soldi in arrivo dall'Europa e pochi pensano ai rapporti con l'America. Non hanno capito che con Biden la politica estera statunitense sarà completamente stravolta, e l'Europa ha l'occasione di tornare rilevante. Il suo segretario di Stato Blinken ha studiato in Francia, ha un legame forte con il Vecchio Continente e vuole riattivare i rapporti Bruxelles-Washington, molto sbilanciato ovviamente sull'asse Parigi-Berlino.

armando varricchio con mike pompeo

 

Da noi invece il ''cheerleader di Trump'' ha parlato al telefono con Sleepy Joe per educazione, dopo la Corea del Sud e dopo molte pressioni di Varricchio e Benassi.

 

Zingaretti scrive letterine a Biden visto che il presidente-eletto non ha idea di chi sia, Renzi fa il piacione con le sue foto ma l'ipotesi di un suo incarico al vertice della Nato dopo la fine del secondo mandato Stoltenberg (2021) è lunare e totalmente inventata. C'è invece un buon dialogo con il leader dei laburisti inglesi Starmer.

 

Biden vuole cambiare politica in Medioriente, e si è capito dall'omicidio del bombarolo iraniano: gli ultimi botti di Trump-Netanyahu prima che il premier israeliano, ormai in parabola discendente, sia sostituito da Ganz, che Joe considera già il prossimo interlocutore.

 

L'asse con i sauditi poi sarà allentato cercando di recuperare il filo diretto con la monarchia giordana, considerata da sempre il vero regno musulmano ''affidabile''. Non a caso Biden non ha affatto applaudito l'assassinio dell'iraniano.

 

pietro benassi

Con Erdogan invece Biden manterrà la linea dura di Trump, inasprendola se possibile e mettendo il sultano davanti a un bivio dentro/fuori la Nato. Avendo fatto incetta di armamenti russi, il presidente turco si è messo al di là della cortina di ferro.

 

Sulla Cina, simile discorso: è di stamattina un articolo del ''Financial Times'' che svela il piano usa-Ue per un nuovo asse anti-Pechino, in cambio di una fine delle ostilità commerciali transatlantiche. Italia? Assente.

 

 

UE-USA: FT, PRONTA AGENDA BRUXELLES PER NUOVO ASSE ANTI-CINA

XI JINPING JOE BIDEN

 (ANSA) - Le relazioni tra Ue e Usa hanno bisogno di "un rinnovamento se il mondo democratico vuole affermare i propri interessi contro i poteri autoritari'" come la Cina. E' quanto scrive la Commissione Ue in un documento anticipato dal Financial Times per ravviare le relazioni translatantiche con l'arrivo del presidente eletto Joe Biden alla Casa Bianca. "In quanto società democratiche aperte ed economie di mercato, l'Ue e gli Stati Uniti concordano sulla sfida strategica presentata dalla crescente assertività internazionale della Cina", riporta il documento di 11 pagine redatto dalla Commissione e intitolato 'Una nuova agenda Ue-Usa per il cambiamento globale'.

 

Tra le proposte, anche un appello affinché i due blocchi "seppelliscano l'ascia di guerra contro le persistenti fonti di tensione, come la spinta europea per una maggiore tassazione dei giganti della tecnologia Usa", nonché la richiesta di cooperazione per lo sviluppo e la diffusione dei vaccini Covid-19 e per riformare l'Organizzazione mondiale della sanità. Il documento, che dovrebbe essere sottoposto all'approvazione dei leader nazionali Ue il 10-11 dicembre, suggerisce un vertice Ue-Usa nella prima metà del 2021.

 

 

UE-USA:FONTI,DIBATTITO SU RILANCIO RELAZIONI A SUMMIT LEADER

ANGELA MERKEL EMMANUEL MACRON

 (ANSA) - Alla riunione degli ambasciatori Ue di oggi c'è stata una discussione iniziale sulla base di un documento, un non paper sulle relazioni Ue-Usa, preparato dal gabinetto del presidente del Consiglio europeo, che è stato accolto con favore dagli Stati membri, e che guiderà il dibattito al vertice dei leader del 10 e 11 dicembre. Si apprende da fonti Ue. In generale gli ambasciatori hanno concordato nella necessità di rafforzare la partnership transatlantica, continuando a perseguire un'agenda per rendere l'Ue più forte e più autonoma. Durante il dibattito è stato rilevato un ampio accordo sui cinque pilastri identificati dal non-paper (Covid, multilateralismo, clima economico, ripresa, pace e sicurezza) e sul fatto che questi dovrebbero essere la base per un ulteriore sviluppo da parte della Commissione Ue, del Servizio europeo per l'azione esterna e del Consiglio.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."