giuramento governo meloni

L'ENNESIMO GOVERNO A TRAZIONE SETTENTRIONALE – GIORGIA MELONI È IL TERZO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PIÙ GIOVANE DELLA STORIA ITALIANA: IL SUO GOVERNO È COMPOSTO PREVALENTEMENTE DA UOMINI (18 SU 24), PROVENIENTI DAL NORD (15, SOLAMENTE 4 DAL SUD) E LAUREATI (SOLO LA “DUCETTA”, SALVINI E GUIDO CROSETTO NON LO SONO)

 

Alessandro Sala per www.corriere.it

GIURAMENTO GIORGIA MELONI

 

Il governo Meloni è il primo della storia repubblicana ad essere guidato da una donna e questa, a prescindere dai risultati che saprà ottenere, sarà la caratteristica che passerà agli annali. La proverbiale rottura del «soffitto di cristallo» è arrivata a 76 anni dalla nascita della Repubblica, un’attesa lunghissima pensando a quanto prima ci siano arrivate altre nazioni affini alla nostra. 

giorgia meloni dopo il giuramento

 

Nell’esecutivo, tuttavia, il numero di ministre si è leggermente ridotto, passando dalle 7 su 23 del governo Draghi (Gelmini, Carfagna, Dadone, Bonetti, Stefani, Lamorgese, Messa) alle attuali 6 su 24 (Calderone, Bernini, Santanché, Roccella, Casellati, Locatelli). Sono sempre tre quelle titolari di ministeri con portafoglio, anche se di peso specifico politico minore: oggi sono a guida femminile Lavoro, Università e Turismo; nel precedente esecutivo lo erano Interno, Giustizia e Università.

 

PROVENIENZA GEOGRAFICA

governo meloni - grafico corriere della sera

La premier Meloni è notoriamente romana doc, cresciuta nel quartiere Garbatella. Il suo esecutivo è però sbilanciato verso il Nord: sono infatti 15 i ministri provenienti da regioni settentrionali (cinque lombardi, peraltro tutti leghisti: Salvini, Giorgetti, Locatelli, Calderoli, Valditara; quattro piemontesi: Crosetto, Santanché, Pichetto Fratin e Zangrillo, quest’ultimo rivendicato anche dalla Liguria per le sue origini genovesi; tre veneti: Nordio, Urso, Casellati; due emiliani: Bernini e Roccella; uno friulano, Ciriani). 

 

Dal Centro, e nello specifico solo dal Lazio oltre a Meloni, provengono Tajani, Lollobrigida, Abodi e Schillaci. Sei gli esponenti del governo provenienti dalle regioni meridionali: ovviamente il ministro per il Sud, Nello Musumeci, che è siciliano; i due campani Sangiuliano e Piantedosi; la sarda Calderone e il pugliese Fitto. Dal Salento arriva anche il sottosegretario a Palazzo Chigi, che di fatto ha il rango di un ministro, Alfredo Mantovano.

QUOTE ROSA GOVERNI

 

ETÀ ANAGRAFICA

Con i suoi 45 anni Giorgia Meloni è sul podio nella graduatoria dei presidenti del Consiglio più giovani. È al terzo posto, preceduta da Matteo Renzi, che lo diventò a 39 anni, e da Giovanni Goria, che salì a Palazzo Chigi a 44 anni. Aveva 45 anni anche Amintore Fanfani, quando divenne presidente del consiglio il 18 gennaio 1954, ma quel governo ebbe vita davvero breve perché in realtà non ottenne la fiducia in Parlamento e quindi decadde il 10 febbraio dopo soli 22 giorni.

 

 L’età media dei ministri di Meloni è tuttavia tendenzialmente alta: ci sono 12 over 60, 10 over 50 e solo 3 quarantenni (oltre alla leader ci sono Matteo Salvini che ha 49 anni e Alessandra Locatelli che ne ha 46).

 

TITOLI DI STUDIO

I MINISTRI DEL GOVERNO MELONI - FOTO ANSA

Quanto al titolo di studio, il governo conta una elevata percentuale di laureati. Solo la premier Meloni, il suo vice Matteo Salvini e Guido Crosetto non lo sono. Salvini e Crosetto avevano iniziato a frequentare l’università (Scienze Politiche il primo, Economia il secondo), ma non erano arrivati alla laurea. Tra le facoltà prevale su tutte Giurisprudenza (10), seguita da Economia e commercio (4), Medicina (2), Sociologia (2), Scienze Politiche (1), Lettere(2), Comunicazione (1).

giuramento governo meloni i 2

 

PARLAMENTARI E TECNICI

Un tema emerso durante la concitata fase di formazione del governo riguarda la tenuta della maggioranza nei lavori parlamentari. Giorgia Meloni ha infatti scelto 9 ministri tra i neo-eletti senatori (Ciriani, Pichetto Fratin, Calderoli, Musumeci, Casellati, Urso, Salvini, Bernini e Santanché) e 7 tra i deputati (Tajani, Nordio, Crosetto, Urso, Lollobrigida, Musumeci, Fitto». 

 

giuramento governo meloni

Eventuali problemi potrebbero manifestarsi a Palazzo Madama, dove la maggioranza conta su 115 senatori su 200 — e maggioranza a 104 contando anche i senatori a vita —, per cui le assenze dovute a impegni istituzionali potrebbero farsi sentire, soprattutto in caso di fibrillazioni interne alla coalizione. I ministri non parlamentari sono 8: Abodi, Locatelli, Piantedosi, Crosetto, Calderone, Sangiuliano, Schillaci e Valditara. 

 

Praticamente tutti tecnici tranne Valditara che in passato ha ricoperto diversi incarichi elettivi con An, Pdl e Futuro e Libertà, mentre ora è in quota Lega. Il peso dei ministri politici rispetta il risultato delle elezioni: 9 di Fratelli d’Italia, 5 della Lega e 5 di Forza Italia. Nessun centrista nella prima linea.

 

roberto calderoli carlo nordio

I «REDUCI» DI BERLUSCONI

Quello varato oggi è il primo governo politico di centrodestra che entra in carica 11 anni dopo l’ultimo presieduto da Silvio Berlusconi, il quarto guidato dal fondatore di Forza Italia, che giurò l’8 maggio 2011. Sono quattro gli esponenti dell’attuale esecutivo che erano già ministri allora: Raffaele Fitto (Regioni), Roberto Calderoli (Semplificazione amministrativa), Anna Maria Bernini (Politiche Ue, ma subentrò in un secondo tempo a Andrea Ronchi) e la stessa Giorgia Meloni (Politiche giovanili). 

 

sergio mattarella giorgia meloni

Ma di quell’esecutivo facevano parte anche Urso, come viceministro dello Sviluppo economico, e diversi sottosegretari: Santanché, Mantovano, Crosetto, Casellati, Musumeci, Roccella. Insomma, 11 degli attuali ministri sono degli ex di quel governo. Di cui era ministro anche Ignazio La Russa, alla Difesa, diventato nei giorni scorsi presidente del Senato. E ne facevano parte Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, che fino a poche ore fa erano ministri di Mario Draghi.

carlo nordio, adolfo urso e guido crosetto con famiglie al quirinaleluca ciriani con la moglei matteo salvini antonio tajani andrea giambruno e la figlia al quirinale luca ciriani 1 giancarlo giorgetti giuramento governo. 2ANDREA ABODI AL QUIRINALE PER IL GIURAMENTO carlo nordio al quirinale carlo nordio al quirinale matteo salvini e francesca verdini con i ministri leghisti al quirinale giuramento governo meloni 3ANDREA ABODI AL QUIRINALE PER IL GIURAMENTO matteo piantedosi maria elisabetta alberti casellati giuramento governo meloni matteo salvini antonio tajani giuramento governo meloni SALVINI CROSETTO TAJANI NORDIO - GIURAMENTO GOVERNO MELONI IL COMPAGNO DI GIORGIA MELONI, ANDREA GIAMBRUNO, E LA FIGLIA, AL GIURAMENTO DEL GOVERNOLOCATELLI SANGIULIANO BERNINI - GIURAMENTO GOVERNO giorgia meloni sergio mattarella 1 giorgia meloni giura come presidente del consiglio giorgia meloni giura come presidente del consiglio 2guido crosetto giuramento governo 4guido crosetto giuramento governo 2 sergio mattarella giorgia meloni giancarlo giorgetti giuramento governo. 3francesca verdini e matteo salvini al quirinale per il giuramento paolo zangrillo arriva al quirinale per il giuramento matteo salvini antonio tajani giuramento governo meloni

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

INDIETRO TUTTA: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" CON I SUOI PROGRAMMI SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA A CAUSA DEL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI DI EURO - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO