bellanova santanche

L'ESERCITO DEI BUONI TRATTA LA BELLANOVA COME UNA POVERETTA CHE NON SA DIFENDERSI DA SOLA (QUESTA SI' CHE È DISCRIMINAZIONE), MENTRE LA SANTANCHÈ, ESSENDO LEI STRONZA E DI DESTRA, SI PUÒ BERSAGLIARE IN OGNI MODO - CAPEZZONE: ''HO OSATO IRONIZZARE SUL SUO VESTITO, NON SUL SUO FISICO, E ORA CHIEDONO DI EPURARMI DALLA TV'' - QUANDO CROZZA, LITTIZZETTO E IL 100% DI TWITTER SI ACCANISCE SU FERRARA, ADINOLFI, BRUNETTA, BERLUSCONI, CARFAGNA, VA TUTTO BENE

capezzone su bellanova

 

 

DAGONOTA - Riproponiamo qui, per fare solo un esempio tra mille, alcuni tweet seguiti alla prima della Scala del 7 dicembre 2015, quando Daniela Santanchè si presentò con un vistoso abito verde (mica nuda e ricoperta di Nutella) e fu l'oggetto dello scherno di chiunque, da Crozza a ''DiMartedì'' alla Littizzetto sulla correttissima Rai1 del correttissimo Fazio. Con lei si poteva, perché è di destra. Addirittura aziende (Ceres) avevano fatto degli instant-meme ipotizzando che fosse ubriaca.

 

santanche alla scala 2015 8

Inutile stare qui a ricordare tutti i casi Adinolfi, Ferrara, Brunetta, Berlusconi (loro sì, bersagliati per le fattezze fisiche, e non per un banale vestito) né i calendari della Carfagna tirati fuori 15 anni dopo, i sottintesi sulle parlamentari di Forza Italia, o la pioggia di insulti sul corpo della Maglie e la vecchiaia di Feltri quando esprimono idee che non piacciono.

santanche alla scala 2015 2

 

Dagospia ovviamente ha sempre scherzato su tutti e su tutto, anche perché crediamo che chi fa il politico debba avere la pelle più dura del cittadino comune. E infatti, proprio come la Santanchè ha sempre giocato vestendosi da cowgirl o da montanara in moon-boot, la Bellanova, abituata a ben altre asperità, si è fatta una risata, ha spiegato il perché di quell'abito e il giorno dopo si è abbigliata più sgargiante di prima.

 

Non aveva bisogno dell'esercito dei buoni accorso a difenderla, e che in realtà la trattava con una vomitevole condiscendenza. Come a dire: poverina, è donna e sovrappeso, proteggiamola dai cattivi usando il potere lenitivo dei nostri cuori su Twitter. Gesto che non è mai stato riservato a – per dirne uno – Giuliano Ferrara, perché lì il sottinteso è: è uomo e tosto, se la cava da solo. Quando capiranno che la vera uguaglianza sta tutta lì?

 

 

CRITICHI UN ABITO? FIOCCANO MINACCE DI MORTE

Daniele Capezzone per ''la Verità''

 

teresa bellanova

Ecco a voi il reprobo, che poi sarei io. Ieri è morto Robert Mugabe, il tiranno dello Zimbabwe: ma la sensazione è che, in un ipotetico referendum su Twitter, sarebbe stato largamente plebiscitato dalle migliori risorse della sinistra italiana, a mie spese.

 

Capo d' imputazione a mio carico? Il fatto che l' altro giorno, dopo il giuramento al Quirinale dei nuovi ministri, trovando un pochino vistoso e discutibile l' abito a balze blu elettrico indossato da Teresa Bellanova, io abbia pubblicato un tweet ironicamente critico verso il vestito («Carnevale? Halloween?»).

 

Tutto qui: nulla di più e nulla di meno di un tweet su un vestito. Battuta naturalmente discutibilissima: a qualcuno può esser parsa simpatica, ad altri inopportuna e sgradevole. Totalmente legittima l' una e l' altra opinione: anzi, può benissimo darsi che il vestito fosse assai migliore del tweet.

 

A prima vista, non mi sembrava materia da crociate o da guerre di religione. Quante volte avete letto o sentito battute feroci sulla mise dei reali britannici, sui cappellini della regina o della regina madre, scomparsa qualche anno fa? O - ben più vicino a noi, in questi giorni - battute sulla pochette di Giuseppe Conte, di cui ieri un quotidiano spiegava addirittura i dettagli delle quattro «cime» che spuntano dal taschino?

teresa bellanova

E invece mi sbagliavo.

 

Qualche ora dopo la pubblicazione del tweet, con ampia mobilitazione (deputati e senatori del Pd, l' immancabile catena di #facciamorete, molti utenti spontanei, e pure un vasto campionario di troll e account sospetti), sono stato lapidato. Per quello che ho scritto? No: per quello che non ho scritto.

 

Sta qui il punto. Con uno slittamento dal vero al falso, mi è stato attribuito ciò che non ho mai né scritto né pensato: battute sulle donne, sul corpo di una signora, sui suoi titoli di studio. Un tweet su un abito è diventato l' anticamera per accuse che riassumo così: sessismo, misoginia, derisione degli altri, body shaming (detto in inglese, è ancora più minaccioso, pare). Così, in un crescendo che dall' altra notte mi ha accompagnato fino a ieri sera, sono stati chiamati in causa i miei genitori (uno dei quali non c' è più); il mio presunto fascismo (di andata o di ritorno, ontologico o acquisito); il tradimento del liberalismo (certificato dal presidente dei senatori del Pd, che evidentemente, nel tempo libero, rilascia e ritira patenti liberali).

 

santanche alla scala 2015 1

Ed è partita - a corredo - una raffica di minacce. Incluso un buon pacchetto di minacce di morte. Alcune, va detto, elaborate e artisticamente fantasiose, con spiegazione dettagliata del tipo e del grado di sofferenza adeguati per punirmi.

 

Altri, invece, non hanno minacciato, ma hanno sfoggiato la loro sensibilità culturale. Uno per tutti, Alessandro Gassmann, che ha pubblicato una mia foto con il titolo «L' imbecille»: polemica elegante, civile, democratica. Al simpatico rodeo hanno anche partecipato firme del servizio pubblico della Rai, reiterando surreali accuse di razzismo nei miei confronti.

Ma non bastava ancora.

 

santanche alla scala 2015 10

Con piglio da pubblico ministero, è arrivato Carlo Calenda a dire che «gli insulti di Capezzone sono vergognosi». E già qui, come gli hanno fatto notare decine di utenti, non si capiva bene quali fossero i miei insulti. Ma ormai Calenda aveva già preso la rincorsa: «In qualunque Paese normale uno che si esprime così non varcherebbe mai più la porta di uno studio televisivo». Per rafforzare il concetto, Calenda ha anche taggato (cioè messo a conoscenza su Twitter) uno degli account di Mediaset, in modo - intuisco - da segnalare bene chi debba e chi non debba essere invitato in tv. Circostanza interessante, dunque. Dopo neanche un giorno al governo, il Pd, senza perdere tempo, già chiede censura e bavaglio, già inizia a compilare l' elenco degli sgraditi, di quelli che non devono avere diritto di parola.

santanche alla scala 2015 3

 

Qui finisce il mio racconto, e devo scusarmi con i lettori per aver preso un po' del loro tempo, mentre ringrazio in modo speciale La Verità che mi consente di rimettere in fila un po' di fatti. E di fare un' annotazione. Sono stato criminalizzato per ciò che non ho detto (ho parlato di abiti, non di persone). Invece qualcun altro - per anni - ha effettivamente detto alcune cose, non limitandosi ai capi d' abbigliamento, ma andando al cuore delle (vere o presunte) caratteristiche fisiche e morali dei propri avversari.

 

santanche alla scala 2015 4

Contro esponenti di centrodestra, ricordo (da sinistra) accuse infamanti verso deputate (trattate senza tanti giri di parole come escort o peggio). Ricordo volgarità inenarrabili (e la chiamavano «satira») sulla statura dell' uno o le caratteristiche fisiche dell' altro avversario politico. Dunque, di là, si può offendere chiunque sul piano personale. Di qua, non si può fare una battuta su un vestito.

 

Va dato atto a una persona, e cioè alla stessa Teresa Bellanova, di essere stata molto più spiritosa e sportiva dei bodyguard accorsi per difenderla. Ieri, con un tweet, ha riproposto la foto del suo vestito, chiosando: «La vera eleganza è rispettare il proprio stato d' animo: io mi sentivo entusiasta, blu elettrica e a balze e così mi sono presentata». Chapeau a lei. Non ai lanciatori di minacce e agli addetti «democratici» alla censura.

santanche alla scala 2015 6santanche alla scala 2015 9santanche alla scala 2015 7santanche alla scala 2015 5bellanova

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO