beppe grillo matteo renzi

L'IMBARAZZANTE LINGUA IN BOCCA TRA PD E M5S CONTINUA: CANCELLATE LE CAUSE PENDENTI TRA I DUE PARTITI - DOPO IL BLITZ DI FERRAGOSTO SU ROUSSEAU, FATTO APPOSTA PER NON FARSI NOTARE DAI RISPETTIVI ELETTORI IN VACANZA, ARRIVA IL COLPO DI SPUGNA SU CAUSE E QUERELE. E DI MAIO SI PREPARA ALLE ALLEANZE PER LE AMMINISTRATIVE DEL 2021 - RENZI, ASSETATO DI SOLDI, NON RITIRA NIENTE CON LA SCUSA DELLA COERENZA POLITICA. PECCATO CHE CON I GRILLINI CI STIA INSIEME AL GOVERNO E CHE IL CONTE-BIS L'ABBIA CREATO LUI CON GRILLO

 

1. PD-M5S, PACE FATTA ANCHE IN TRIBUNALE: CANCELLATE LE CAUSE PENDENTI TRA I DUE PARTITI

Stefano Rizzuto per https://www.fanpage.it/

 

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

Anni di scontri politici. Anni di insulti, offese e accuse. Anni di guerre anche giudiziarie, portate avanti nei tribunali italiani. Che svaniscono, di colpo, in un nulla. Se l’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, nata ormai un anno fa, aveva stupito molti, forse stupisce ancora di più che ora i due partiti abbiano trovato un’intesa che va oltre un accordo politico che li mantiene entrambi al governo (insieme a Italia Viva e Leu). Il clima è cambiato e a dirlo sono i due stessi partiti. Talmente tanto da arrivare a una decisione che ha risvolti giudiziari, oltre che politici. I due partiti, infatti, si sono accordati e hanno deciso di cancellare alcune delle cause in cui i loro esponenti erano contrapposti. Una decisione presa per evitare di intasare i tribunali, scrivono in una nota congiunta, ma che potrebbe avere un significato diverso, anche in ottica di possibili alleanze elettorali. Locali, regionali o nazionali che siano.

 

Pd e M5s abbandonano alcune cause pendenti

nicola zingaretti giuseppe conte

La decisione viene resa nota attraverso un comunicato congiunto, firmato da entrambe le forze politiche che ormai governano insieme – tra scontri e qualche momento di pace – da quasi un anno. “È inutile continuare a intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate, anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico”, scrivono i due partiti nella nota. Due gli elementi sottolineati: non intasare i tribunali e dare seguito al nuovo clima politico, in cui l’avversario comune è diventato il centrodestra e soprattutto la Lega di Matteo Salvini. Non a caso gli iscritti del M5s proprio in queste ore stanno votando sulla piattaforma Rousseau per dare il consenso a delle alleanze locali che permettano di presentarsi insieme, alle elezioni amministrative di settembre, i pentastellati e i dem.

luigi zanda foto di bacco

 

Tra le cause aperte quella di Zanda contro Di Maio

Le cause aperte tra i due partiti sono tante. Si tratta quasi sempre di scaramucce, di querele più politiche che altro, con le accuse di diffamazione che si sono rivolti gli esponenti dei due partiti negli ultimi anni. Una delle ultime cause è quella intentata dall’ormai ex tesoriere del Pd, Luigi Zanda, nei confronti del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Zanda aveva presentato una proposta di legge per cambiare gli stipendi dei parlamentari italiani, equiparandoli (o comunque assimilandoli nel sistema di calcolo) a quelli dei deputati europei. Dopo le accuse di Di Maio, Zanda aveva deciso di andare fino in fondo: “Di Maio ha sostenuto che il mio disegno di legge avrebbe prodotto per i deputati e i senatori un aumento significativo di quanto da loro percepito. Questa affermazione è totalmente falsa”. La causa, quindi, potrebbe essere destinata alla cancellazione. Per evitare di intasare i tribunali e per rafforzare il nuovo clima politico, come spiegano Pd e M5s.

 

Renzi non cambia idea: io non ritiro cause

NICOLA ZINGARETTI LUIGI DI MAIO

Diversa la posizione del leader di Italia Viva ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, che su Facebook spiega di non aver cambiato idea sulle sue cause pendenti contro esponenti del M5s: "Prendo atto che il Pd ritira le cause contro Beppe Grillo. Rispetto la scelta, anche se mi dispiace per i militanti: querelando Grillo – a nome Pd – intendevo difendere l’onorabilità dei volontari, volgarmente accusati non solo sui social. Per quello che invece mi riguarda personalmente non intendo ritirare nessuna azione civile avanzata contro Beppe Grillo e contro Il Fatto Quotidiano".

 

 

 

 

FARAONE, ACCORDO POPULISTA PD-5S SU RITIRO QUERELE GRILLO

 (ANSA) - "L'ultima querela del Pd fu un anno fa. "Mai col partito di Bibbiano che toglie i bimbi alle famiglie" fu detto dai grillini. In quel luglio 2019 il Nazareno presentò 23 querele e lo fece per tutelare il buon nome dei militanti e dei volontari. Ricordate il fiume di fango che arrivò da siti ufficiali e da quelli legati alla rete sovranista contro i democratici? E quando parlo di democratici mi riferisco innanzitutto al Popolo Democratico. A quel popolo. Ho letto ieri una fantastica nota comune del Pd e del M5S che dice così: "Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di comune accordo di abbandonare alcune cause che li vedevano contrapposti. È inutile continuare ad intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate, anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico".

LUIGI ZANDA NICOLA ZINGARETTI PAOLA DE MICHELI MARINA SERENI

 

Ha fatto bene Matteo Renzi a dire che non ritirerà alcuna querela. Le ragioni per difendere l'onorabilità di una comunità di persone c'erano allora e continuano ad essere vive oggi". Lo afferma in una nota Davide Faraone sottolineando che questa vicenda fa "comprendere ancora più chiaramente perché è nata Italia Viva e le ragioni che ci hanno spinto a stare lontani anni luce dal Partito Unico Populista".

 

 

M5S:DI MAIO,CON PD SI POSSONO PORRE BASI PER COMUNALI 2021

 (ANSA) - "In quasi 10 anni è cambiato il mondo ed è cambiata l'Italia. Non credo sia il momento di fare previsioni, ma è evidente che ora si possono porre le basi anche per le comunali del 2021. Si voterà a Milano, Roma, Torino, Bologna e Napoli e io spero che ci possa essere una intesa complessiva". Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Maio in un'intervista alla Stampa sul dopo voto su Rosseau. "Siamo entrati in una nuova era", aggiunge: con il Pd "si è aperto un percorso per le elezioni amministrative, sulla base di un lavoro che stiamo portando avanti al governo centrale.

 

luigi di maio e virginia saba a villasimius 1

 Credo faccia parte della naturale evoluzione delle cose, dopo di che sono i territori che debbono essere ascoltati. I nostri iscritti hanno chiaramente detto di volere evolvere". E in una lettera al Fatto scrive: "Stiamo affrontando una prova di maturità. E bisogna essere in grado di accettare la sfida. Per questo motivo ho detto chiaramente che servivano due sì. Due sì perché io mi fido dei territori e i territori devono potersi fidare di noi. Escludere Virginia Raggi sarebbe stata una follia.

 

 Aprirci anche ai partiti tradizionali non è peccato, l'abbiamo fatto a livello nazionale. E non significa snaturarci, ma portare i nostri valori, i nostri principi e le nostre idee anche fuori dal movimento. Vogliamo influenzare positivamente anche le altre forze politiche. E fare delle alleanze a livello locale può essere lo strumento giusto. Questa è la strada da seguire, ne sono convinto e mi batterò per far crescere sempre di più il Movimento". "Ora spetterà alle rispettive forze politiche aprire un tavolo per strutturare una risposta adeguata alle esigenze dei territori, insieme anche alle liste civiche che sentiranno di sposare quel percorso.

 

LUIGI DI MAIO SI ASSEMBRA SENZA MASCHERINA CON ANDREA SCANZI AND FRIENDS

 Noi non rinunceremo mai ai nostri valori. Su Roma - rileva Di Maio sulla Stampa - ritengo che Virginia abbia svolto un lavoro importante; la Capitale ha preso un'altra direzione". La questione del bonus Covid: "Su Tridico è in corso una campagna di fango che condanno con forza". Mentre "sui decreti sicurezza c'è un accordo di revisione sulla base delle interlocuzioni avute anche con il capo dello Stato; si troverà un punto di equilibrio, fermo restando che molti esponenti del Pd pensano che in questo momento sia opportuno calibrare i segnali che diamo all'estero". Il possibile rimpasto di governo - dice "non è la risposta ai problemi del Paese. Il M5S è e resterà sempre il baricentro dell'azione di governo".

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…