delrio benetton

L'INCHIESTA SUL CROLLO DEL PONTE MORANDI PUNTA ANCHE SU DELRIO - LA FINANZA SEQUESTRA DOCUMENTI AL MINISTERO CHE ERA GESTITO DAL LEADER RENZIANO (FU PRODIANO) - IN TOTALE SOTTO TIRO 28 PERSONE - GLI INVESTIGATORI NON SI SONO PRESENTATI SOLO AL MIT DI ROMA, MA ANCHE AL PROVVEDITORATO DELLE OPERE PUBBLICHE DELLA LIGURIA E ALLA SPEA ENGINEERING SPA, UNA SOCIETÀ DEL GRUPPO ATLANTIA

Giacomo Amadori per la Verità

 

 

Altra trasferta romana degli uomini del Primo gruppo della Guardia di finanza di Genova.

DELRIO

Dopo quella di mercoledì scorso, nella sede di Autostrade per l' Italia, ieri le fiamme gialle, guidate dal colonnello Ivan Bixio, hanno fatto breccia nel ministero delle Infrastrutture e trasporti di fronte a Porta Pia e al monumento al bersagliere. Accolti da questo tweet del ministro Danilo Toninelli: «Sono ben felice che si faccia chiarezza su quanto successo in passato. Il ministero è a totale disposizione delle autorità che stanno indagando sul crollo del ponte Morandi. Buon lavoro a Gdf e magistrati».

 

Nel decreto di sequestro (il fascicolo penale è ancora senza indagati) si legge che gli investigatori si sono presentati al dicastero, che nel periodo sotto osservazione era guidato da Graziano Delrio, per acquisire «ogni documentazione di natura tecnica, amministrativa e contabile, appunto, nota o simili» relativa al ponte, «redatta da, o pervenuta a, qualsiasi ufficio, centrale o periferico (provveditorato alle opere pubbliche per la Liguria, ufficio ispettorato territoriale)» del ministero. Gli investigatori avevano il compito di sequestrare anche la documentazione digitale e la posta elettronica del personale «avente competenza sulla materia delle autostrade in concessione».

 

Gli investigatori non si sono presentati solo al Mit di Roma, ma anche al provveditorato delle opere pubbliche della Liguria e alla Spea engineering spa, una società del gruppo Atlantia (che a sua volta controlla Autostrade per l' Italia) a cui è stato affidato il progetto di messa in sicurezza del viadotto Morandi che sarebbe dovuto partire a settembre. La Spea ha 650 dipendenti, 8 filiali estere e una controllata brasiliana, la sede principale negli uffici dell' Aspi a Roma e un' altra a Milano.

delrio prodi

 

Gli uomini delle fiamme gialle hanno quindi fatto dei sequestri anche nel capoluogo lombardo e lavorato sui server di posta elettronica della Spea a Firenze. Alle Spea si sono occupati di portar via soprattutto i report trimestrali sulla sicurezza redatti sulla salute del ponte. Al termine della giornata di sequestri gli investigatori hanno fatto copia forense di 13 computer e altrettanti smartphone in uso dalle figure più coinvolte. Un numero a cui bisogna sommare i 15 dirigenti di Autostrade già privati di pc e telefonini la settimana scorsa.

 

In pratica, in vista dell' incidente probatorio irripetibile, la Guardia di finanza sta cercando tutte le informazioni che sono circolate sullo stato del viadotto e sta ricostruendo la catena di comando che ha avuto contezza dell'«ammaloramento» degli stralli del Morandi e che poteva prendere provvedimenti.

 

GRAZIANO DELRIO

Un ulteriore focus riguarda l' attività svolta dalle strutture di vigilanza e controllo, ossia provveditorato e Mit, dove è stato acquisito un carteggio interessante con Autostrade sul ponte. Tutti i possibili responsabili di una sottovalutazione del rischio potrebbero essere iscritti sul registro degli indagati in vista dell' incidente probatorio, in modo da dar loro la possibilità di difendersi e di nominare un consulente di parte.

 

I primi dirigenti su cui si sono concentrate le indagini preliminari sono quelli di Autostrade e in particolare Paolo Berti, responsabile centrale delle operazioni di Aspi, l' architetto Michele Donferri, a capo dell' ufficio Manutenzione e interventi, il direttore del tronco di Genova, Stefano Marigliano, e il responsabile dell' ufficio Affari regolatori e concessori, Amedeo Gagliardi.

 

Al centro degli approfondimenti anche i membri del consiglio d' amministrazione presieduto da Fabio Cerchiai e dall' amministratore delegato, Giovanni Castellucci, che hanno approvato i lavori. Dopo il via libera, la stesura del progetto viene affidata alla controllata di Autostrade, Spea engineering. Per questo le fiamme gialle hanno acquisito pc e cellulari dell' amministratore delegato, Antonino Galatà, del responsabile del progetto, Massimiliano Giacobbie e dell' autore del piano sicurezza, l' ingegner Massimo Bazzarelli. I passaggi successivi del progetto coinvolgono altri manager e tecnici.

 

Il primo febbraio il progetto viene presentato al comitato tecnico del provveditorato del ministero delle Infrastrutture, davanti a dieci commissari con diritto di voto e 17 esperti. L' architetto Roberto Ferrazza, provveditore interregionale da 155.000 euro l' anno, lo promuove a marzo con alcuni rilievi.

ponte morandi genova

 

Il 28 aprile Autostrade pubblica il bando di gara, con procedura ristretta, per un appalto da 20.159.344,69 euro, (24,6 milioni con Iva), a cui segue una preselezione. La durata prevista per i lavori è di 784 giorni «dall' aggiudicazione dell' appalto». Ossia più di due anni, evidentemente per non rallentare troppo il traffico e gli affari. Il responsabile unico del procedimento è l' ingegner Paolo Strazzullo di Autostrade, che è chiamato a valutare le proposte.

 

L' 11 giugno è il termine ultimo per la presentazione delle offerte e lo stesso giorno Vincenzo Cinelli, a capo della direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali del Mit (poltrona conquistata grazie a un decreto del presidente del Consiglio dei ministri firmato da Marianna Madia in vece di Paolo Gentiloni), ha dato il via libera definitivo al progetto. Ma Cinelli è laureato in Scienze politiche e si è certamente consultato con il responsabile della Prima divisione del Mit (Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione), l' ingegner Bruno Santoro, con un passato al Consiglio superiore dei lavori pubblici, il massimo organo tecnico e consultivo dello Stato, e successivamente destinato a incarichi di minor prestigio.

LOGO ATLANTIA

 

Santoro è stato nominato da Cinelli responsabile della Prima divisione a marzo e nella stessa infornata è diventato capo dell' ufficio ispettivo territoriale di Genova l' ingegner Carmine Testa. Tutti esperti che non sono riusciti a prevedere il collasso del Morandi e a cui i finanzieri hanno clonato pc e telefoni. Gli investigatori hanno anche spulciato con cura gli uffici della Divisione analisi e investimenti, guidata da Giovanni Proietti.

 

In attesa delle prossime mosse della Procura, i reperti del ponte, catalogati dai consulenti, saranno custoditi in un hangar dell' Amiu, la municipalizzata dei rifiuti. «Come è stato fatto per la tragedia di Ustica», ha puntualizzato il procuratore Francesco Cozzi.

C' è da sperare che in questo caso la verità affiori prima.

 

 

GIOVANNI CASTELLUCCI

 

Toninelli di maio

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO