stefania proietti donatella tesei stefano bandecchi

L'UMBRIA È APPESA A QUELLO SVALVOLONE DI BANDECCHI - DOMENICA SI VOTA PER ELEGGERE IL PRESIDENTE DI REGIONE ED È TESTA A TESTA TRA LA CANDIDATA LEGHISTA DONATELLA TESEI, GOVERNATRICE USCENTE, E QUELLA DEL "CAMPO LARGO", STEFANIA PROIETTI - A ESSERE DETERMINANTE SARÀ LA MANCIATA DI VOTI IN MANO AD "ALTERNATIVA POPOLARE", IL PARTITO DEL SINDACO DI TERNI, CHE SOSTIENE LA TESEI - IL BANDECCHI-SHOW TRA APECAR SOLLEVATI, INCONTRI AL MERCATO CON I LAVORATORI NORDAFRICANI ("PIACERE, MUSTAFA' BANDECCHI") E RISSE SFIORATE ("NON FARE LO STRONZO CON ME! IO COI COMUNISTI DIVENTO UN ANIMALE") - VIDEO

 

 

1. LA VOLATA FINALE IN UMBRIA DIVENTA L’ULTIMA PUNTATA DEL DERBY PERUGIA-TERNI

Estratto dell'articolo di Federico Fabrizi per “Il Messaggero”

 

DONATELLA TESEI STEFANO BANDECCHI

«Il cambiamento da portare avanti», per Matteo Salvini. «La sanità pubblica smantellata da ricostruire», per Elly Schlein. E ancora l'idea di «rivoluzione ambientale come grande opportunità di crescita sostenibile», rilanciata a Terni dal sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, con il deputato Claudio Mancini.

 

Nell'ultima domenica di campagna elettorale, il viavai della politica per le elezioni regionali ha quasi intasato le strade della piccola Umbria, alle prese ieri pure col derbyssimo.

 

Si giocava Perugia-Ternana, che tra le colline del Cuore verde è un evento da 8mila spettatori anche in Serie C e stavolta ricordava in controluce un altro derby da campagna elettorale. Quello tra due sindaci-personaggio: l'istrionico Stefano Bandecchi, primo cittadino di Terni, segretario nazionale di Alternatica Popolare entrato da titolare nella squadra del centrodestra e Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia fresca di elezione e chiamata a giocare il ruolo di spalla-fantasista nel centrosinistra.

 

STEFANIA PROIETTI

La governatrice leghista Donatella Tesei, in corsa per il bis e la sfidante sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti (civica) sanno di avere davanti 5 giorni da sprint al fotofinish. Ancora ieri, hanno fatto tappa in Umbria pure il presidente del Pd Stefano Bonaccini, l'europarlamentare Marco Tarquinio, che gioca in casa perché è assisano come Proietti e la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, tornata a Perugia dopo aver organizzato tra Assisi e il capoluogo, meno di un mese fa, il G7 dell'inclusione.

 

Oggi arriva Carlo Calenda e giovedì a Perugia ci sarà Giorgia Meloni insieme a Salvini e Tajani. Il segretario della Lega, complici gli impegni istituzionali e le percentuali diverse rispetto al 2019, non s'è visto tanto quanto cinque anni fa quando percorse in lungo e in largo tutti i piccoli borghi della regione per portare la "sua" Tesei, allora senatrice, a vincere col 65 per cento e la Lega a quota 37 in una regione che un tempo si raccontava rossa. [...]

 

Donatella Tesei

«A Todi ho incontrato una signora - ha ricordato Elly Schlein - che mi raccontava come per una risonanza magnetica le hanno detto di dover aspettare più di un anno, lei non aveva quell'anno da aspettare e ha dovuto tirare fuori 300 euro per andare in un ambulatorio privato» [...]

 

La contesa si gioca anche sui giovani, non tanto sul loro voto, ma sulle ricette per invertire la tendenza di una regione d'emigrazione, che perde laureati a ritmo veloce diventando sempre più anziana e sempre più piccola: meno 34mila residenti in 10 anni, l'equivalente di un medio comune come Gubbio sparito. Il pepe è arrivato da un'inchiesta per abuso d'ufficio archiviata, che vedeva indagate la presidente Donatella Tesei e l'assessore a bilancio, turismo e fondi europei Paola Agabiti.

 

PAPA FRANCESCO CON STEFANIA PROIETTI

Al centro i fondi pubblici per il settore agricolo e l'azienda di proprietà del marito dell'assessore, in cui lavora pure il figlio della governatrice. «Archiviata perché il governo ha abolito il reato», l'attacco dal centrosinitra. «Non c'è nulla, solo indegna speculazione», la posizione del centrodestra. E ora lo sprint.

 

2. LISTE D’ATTESA, OSPEDALI E INCOGNITA BANDECCHI IN UMBRIA LA SFIDA È SULL’ASTENSIONISMO

Estratto dell'articolo di Francesco Bei per “La Repubblica”

 

Quanto pesa un’apecar, il tre ruote Piaggio che qui in Umbria chiamano “apetto”? È questa la domanda che si fanno tutti guardando il video virale del sindaco di Terni, il massiccio Stefano Bandecchi, che lo solleva una decina di volte con la forza delle braccia. Potrebbe essere proprio l’apetto di Bandecchi a fare la differenza in queste elezioni tiratissime, dove il suo minuscolo partito personale — Alternativa popolare — si è alleato con il centrodestra ed è diventato uno degli incubi del centrosinistra.

DONATELLA TESEI E MATTEO SALVINI

 

La sfida nella regione è infatti un testa a testa fra l’uscente leghista Donatella Tesei (alzi la mano chi ricorda una sua presa di posizione su uno qualsiasi dei temi politici nazionali) e la sindaca di Assisi Stefania Proietti, riuscita nel miracolo francescano di mettere d’accordo tutti, dal Pd fino ai centristi passando per i Cinque stelle.

 

Su Bandecchi bisognerà tornarci, non prima di aver detto che c’è un unico argomento — “apetto” a parte — che ha scaldato la campagna elettorale. Ed è lo stato della sanità pubblica. Proietti ne ha fatto l’alfa e l’omega della sua offensiva, nel tentativo di far dimenticare che proprio su uno scandalo legato alla sanità cadde il bastione dell’Umbria rossa nel 2019. Altri tempi, il Pd sembra aver capito la lezione. [...]

 

stefano bonaccini bacia elly schlein

In una partecipata riunione con i sanitari all’hotel Plaza, giovedì scorso, Proietti si è fatta introdurre da Mattia Altini, il direttore dei presidi ospedalieri dell’Emilia-Romagna, “prestato” da Bonaccini per la serata. Il meta-messaggio era chiaro: l’Umbria potrebbe tornare a essere efficiente come l’Emilia-Romagna, se solo si liberasse da una destra che ha abbandonato il pubblico a favore del privato.

 

«Spesso disturbo Bonaccini – conferma Proietti — per farmi dare qualche buona idea sulla sanità. Anzitutto dobbiamo prenderci cura delle persone che curano le persone: siamo la regione che paga di meno il personale sanitario». Dietro al palco, Proietti si avvicina al tecnico Altini e gli chiede il numero di cellulare: «Se vinciamo la chiamo».

DONATELLA TESEI STEFANO BANDECCHI

 

A sostegno di Proietti ancora ieri sono arrivati a Gualdo Tadino Elly Schlein e Stefano Bonaccini. «Questa — ha ricordato la segretaria dem — è una regione dove non molti anni fa le persone venivano da fuori per la qualità dei servizi sanitari. Sono riusciti in cinque anni a fare un disastro». Tesei contesta i dati della catastrofe. Al forum del Corriere dell’Umbria si è vantata di aver piazzato la regione «tra quelle messe meglio» sulle liste d’attesa e sui Lea.

 

E di aver concentrato gli investimenti del Pnrr «realizzando case e ospedali di comunità». Il rapporto “Crea” 2024 ha stilato una classifica delle regioni basata sui servizi ai cittadini. Su quattro gruppi l’Umbria si colloca nel terzo (il penultimo) insieme a Sardegna, Campania, Lazio, Abruzzo e Puglia, con livelli di performance compresi nel range 37-44%. Insomma, insufficienti.

 

elly schlein stefano bonaccini - manifestazione piazza del popolo

Nel Pd, dopo la sconfitta in Liguria, si spera nella rivincita in Umbria. Schlein la sta battendo palmo a palmo. Chi ha l’orecchio a terra, come il segretario di Corciano Stefano Gabrielli, sente che potrebbe essere la volta buona: «In Liguria forse abbiamo sbagliato il candidato — osserva fuori dal teatro Arca in attesa di Proietti — ma Stefania è fortissima. Certo, bisogna vedere se poi la gente va a votare... E c’è il problema Bandecchi ». Eccoli i due incubi della vigilia: l’astensionismo e Bandecchi.

 

Ma se il primo gioca a sfavore di entrambi gli schieramenti, il secondo è un handicap per il centrosinistra. I sondaggi danno infatti una situazione di parità e il partitino di Bandecchi potrebbe fare la differenza.

 

matteo renzi catiuscia marini

Personaggio controverso, imprevedibile, a volte persino violento, Bandecchi si presenta venerdì mattina al mercato di Bastia Umbra. Lì i banchisti sono tutti di provenienza nordafricana. Ci si aspetta l’incidente e invece Bandecchi fa l’amicone: «Tu come ti chiami?». «Mustafà, in italiano voi lo traducete come Stefano». «E allora piacere — risponde il sindaco di Terni — io sono Mustafà Bandecchi». Col cronista sfoggia un approccio bipartisan: «Proietti e Tesei sono due persone perbene, come si fa ad attaccarle?

 

Il problema di Proietti è che lei è una moderata, è più facile che vada d’accordo con me, almeno quando sono normale, piuttosto che con i grillini della sua maggioranza». Ecco, il riferimento di Bandecchi alla sua “normalità” va preso alla lettera. Perché, pochi minuti dopo, davanti al gazebo dei 5S, entra in modalità wrestling contro un attivista contiano reo di avergli risposto in maniera ruvida.

 

stefano bandecchi

«Non fare lo str…con me! Io coi comunisti divento un animale», gli urla a un centimetro dalla faccia, spingendolo indietro a colpi di pancia. Se il teorema dell’apecar, dove Bandecchi ha caricato Meloni, Salvini e tutti gli altri, si rivelerà sbagliato, resta sempre il problema dell’astensionismo. La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ammette che «la campagna è stata molto poco partecipata, come se la gente non fosse propria interessata alla regione». Spingere le persone al voto sarà la vera scommessa di domenica prossima, pioggia permettendo.

stefano bandecchi 3Catiuscia Marini

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO