Fabio Martini per ''la Stampa''
A riflettori ben spenti, come è tradizione della casa, la Link Campus University ha cambiato padrone: a fine luglio nello studio di un notaio romano si è consumato il passaggio di proprietà di una delle più originali «creature» spuntate in Italia negli ultimi venti anni: università privata, ma anche crocevia di faccendieri di ogni fede. Di notabili della Prima ma anche della Seconda Repubblica. Di spie venute dall'Est ma anche dall'Ovest. E assieme a tutto questo anche fucina di classe dirigente per i Cinque stelle.
vincenzo scotti, luigi di maio, piero schiavazzi alla link university
Un cambio di proprietà accelerato dall'infittirsi delle indagini della magistratura e dai conti in disordine: la eterogenea società uscente Gem - che aveva il suo «vate» nell'ex ministro dc Enzo Scotti - ha ceduto tutto a Francesco Polidori, l'uomo che dopo aver inventato Cepu, la scuola di recupero esami, ha creato E-Campus, il più esteso ateneo telematico italiano. Personaggio legato al centrodestra e a Berlusconi, ma senza mai mischiare didattica e politica, Polidori si presenta con un'idea di business diversa da quella che ha imperato sinora alla Link.
massimo d'alema vincenzo scotti
E dunque si preannuncia qualcosa in più di un cambio di gestione: è anche la fine di un'epoca nella storia della politica italiana. Quella nella quale l'eterno e ramificato potere romano ha cercato di romanizzare i «barbari» a cinque stelle e loro sono stati al gioco, cercando canali nei quali pescare quel grumo di competenze necessarie per governare.
Erano i primi sei mesi del 2018 e in quel tempo sull'appartata collinetta che si affaccia sul Cupolone di San Pietro sono andate in onda scene mai viste prima: in piena campagna elettorale l'outsider Luigi Di Maio si presentò alla Link e sul tema «L'Italia e la politica mondiale», pronunciò un discorso spiazzante, atlantista ed europeista.
E qualche settimana dopo pescò proprio dalla Link le sue candidate ai ministeri chiave: Elisabetta Trenta per la Difesa, Paola Giannetakis per l'Interno, Emanuela Del Re per gli Esteri. Poi la presenza dei Cinque stelle si è via via diradata ma l'ultraottantenne Scotti - lo chiamavano Tarzan ai tempi della Dc e lo scatto gli è rimasto - ha riposizionato la Link. Che ha preso le sembianze - fatte le necessarie proporzioni - di una Vienna del secondo dopoguerra: sono fiorite cattedre di geopolitica, di tecniche per addestrare i Servizi e l'università è diventata un crocevia di intelligence ma anche di intelligenze: tra i docenti personaggi come Massimo D'Alema e Liliana Ferraro, già vice di Giovanni Falcone al ministro di Grazia e Giustizia.
mifsud vincenzo scotti gennaro migliore
E a un certo punto si è materializzato persino uno dei personaggi più indecifrabili degli ultimi anni: quel Joseph Mifsud, considerato l'anello di congiunzione tra russi e Trump. Negli ultimi tempi gli occhi di diverse Procure hanno scovato vicende che attendono riscontri definitivi ma si presentano poco edificanti: frodi al fisco, esami a dir poco facili. I conti sono andati sempre più in rosso e a quel punto alla porta del vecchio Scotti, ha bussato Polidori, un umbro di 72 anni, a suo tempo inventore del Cepu e di Radio Elettra.
Parla come un filantropo: «In passato le famiglie ricche avevano il precettore. I nostri tutor svolgono lo stesso compito, calibrando l'intervento in funzione della capacità, del tempo a disposizione, delle esigenze. In assoluta trasparenza: il risultato finale, infatti, non lo decidiamo noi, ma l'esame, che è pubblico».
Polidori vuole aggiungere un insegnamento frontale al suo «impero» di atenei telematici, con sedi in undici città e, a quanto pare, vuole riservare alla Link insegnamenti per l'élite. Poco si sa di quanto sia costato l'«avviamento» che la Link Campus ancora garantisce: Polidori si sarebbe fatto carico dei 22 milioni di debito e avrebbe corrisposto un milione cash ai vecchi proprietari.
Immaginando di investirne un'altra ventina. Per ora ipotesi, anche perché l'annuncio ufficiale del passaggio di proprietà ancora non c'è stato. Ma si capirà presto se sia finita una volta per tutte la leggenda dell'ateneo romano «vortice di intrighi», come il New York Times ha definito la Link, l'università nella quale un giorno si incontrarono e simpatizzarono due campani così diversi come Enzo Scotti e Luigi Di Maio.
la festa alla link university 2 e campus