ACCUSE DI CORRUZIONE E IL RISCHIO IMPEACHMENT PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA: IL PRESIDENTE BRASILIANO BOLSONARO E’ SEMPRE PIÙ NEI GUAI - LA SUA POPOLARITÀ E’ A PICCO: PER I SONDAGGISTI PERDEREBBE CON LULA AL PRIMO TURNO - E POI CI SONO LA QUESTIONE DELL'AMAZZONIA, CHE HA SOFFERTO A GIUGNO IL MAGGIOR NUMERO DI INCENDI DA 14 ANNI, E LA SICCITÀ, LA PEGGIORE CHE IL BRASILE STA AFFRONTANDO NEGLI ULTIMI 91 ANNI…

-

Condividi questo articolo


Paolo Manzo per “il Giornale”

 

motociclisti per bolsonaro 13 motociclisti per bolsonaro 13

È sempre più in difficoltà il presidente del Brasile Jair Bolsonaro da quando, negli ultimi giorni, due maxi accuse di corruzione nell' acquisto dei vaccini ne hanno eroso la già scarsa popolarità. In base agli ultimi sondaggi l' ex presidente Lula, le cui condanne per corruzione sono state cancellate dalla Corte Suprema, lo sconfiggerebbe già al primo turno. Per cercare di uscire dall' impasse, l' altroieri Bolsonaro ha licenziato il capo del dipartimento logistica del ministero della Salute, Roberto Dias, che secondo il quotidiano Folha de Sao Paulo aveva chiesto a un fornitore di vaccini, la Davati Medical Supply, di gonfiare il prezzo di 400 milioni di dosi di AstraZeneca di un dollaro l' una, per intascare il sovrapprezzo. Il fornitore ha raccontato di essersi rifiutato.

motociclisti per bolsonaro 11 motociclisti per bolsonaro 11

 

Questo il primo scandalo, ma ce n' è un secondo legato all' acquisto del vaccino indiano Covaxin, il cui prezzo sarebbe stato aumentato del 1.000% e che ha costretto il Brasile a interrompere l' importazione di 20 milioni di dosi, una torta da 50 milioni di euro.

 

A tutto ciò si è aggiunta la Commissione parlamentare di inchiesta (Cpi) del Senato che, da un paio di mesi, vede sul banco degli imputati la gestione della pandemia (522mila i morti) dello stesso governo Bolsonaro e di politici a lui collegati, compreso l' ex ministro della Salute, il generale Eduardo Pazuello e Ricardo Barros, capogruppo della maggioranza alla Camera.

 

bolsonaro neymar bolsonaro neymar

Di sicuro mai da quando è entrato in carica, il 1° gennaio 2019, il Mito, come lo chiamano i suoi supporter, aveva dovuto affrontare un periodo tanto difficile. Anche perché proprio ieri, la Procura ha chiesto l' apertura di un' inchiesta dopo la denuncia di tre senatori contro il presidente per la corruzione legata ai vaccini. Un duro colpo, così come la decisione dell' opposizione di riunire 120 delle 121 richieste di impeachment in un' unica mega richiesta con l' obiettivo di cassare Bolsonaro prima della scadenza del suo mandato, a fine 2022.

 

bolsonaro covid 2 bolsonaro covid 2

Anche se il presidente della Camera, Arthur Lira ha detto che per il momento non darà seguito al tentativo di far fare a Bolsonaro la stessa fine di Dilma Rousseff e anche se sono necessari perché l' impeachment possa andare a buon fine 2/3 dei voti del Parlamento, mai come oggi la tensione è stata così alta a Brasilia negli ambienti vicini al presidente.

 

Non bastasse poi c' è la questione dell' Amazzonia. Il polmone verde del mondo ha sofferto a giugno il maggior numero di incendi da 14 anni, secondo i dati dell' Istituto brasiliano per la ricerca spaziale. Per contenere il disastro ambientale, Bolsonaro ha emanato un decreto che sospende la possibilità di accendere fuochi per 120 giorni e ha mandato l' esercito per combattere deforestazione e incendi.

BOLSONARO PUJOL BOLSONARO PUJOL

 

È la terza volta negli ultimi due anni che lo fa ma le Ong ambientaliste lo hanno criticato duramente perché, a loro dire, non serve a nulla. Da un mese, inoltre, il Brasile sta affrontando la peggiore siccità degli ultimi 91 anni, una siccità che ha colpito l' approvvigionamento delle principali centrali idroelettriche: il timore è che si arrivi a un possibile razionamento dell' energia come quello, durissimo, che del 2001. Le due cose, disboscamento/incendi da un lato e siccità dall' altra sono collegate a detta degli esperti di clima, un' ulteriore preoccupazione per Bolsonaro.

BOLSONARO 1 BOLSONARO 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)