boris johnson coronavirus

ALTRO CHE IMMUNITA’ DI GREGGE, BORIS JOHNSON DICHIARA IL BLOCCO TOTALE: “STATE A CASA O SARA’ COME L’ITALIA” - IL PREMIER BRITANNICO HA ANNUNCIATO LE NUOVE MISURE RESTRITTIVE IN UN DISCORSO ALLA NAZIONE. UNA MARCIA INDIETRO TOTALE RISPETTO ALLA TEORIA DELL'IMMUNITÀ DI GREGGE SU CUI PUNTAVA IN UNA PRIMA FASE – “NON ABBIAMO SCELTA: TRA TRE SETTIMANE VEDREMO SE POTREMO ALLENTARE QUALCHE MISURA"…

ANTONELLO GUERRERA per repubblica.it

 

boris johnson

Boris Johnson ha deciso: Londra e il Regno Unito da stasera sono in "lockdown", in blocco totale. Una decisione drammatica, mai vista nella storia recente del Regno Unito, "ma necessaria".

 

Per sconfiggere il coronavirus, il governo britannico ha ora imposto misure draconiane e molto severe come quelle italiane: tutti i negozi e locali chiusi, esclusi quelli essenziali come supermercati e farmacie; libertà di movimento molto limitata, obbligo praticamente continuo di rimanere a casa; concesse brevissime uscite solo per fare la spesa, andare in farmacia o fare una corsa o una passeggiata al giorno; escluso ogni incontro in casa con persone (amici o familiari) che non abitino nella stessa abitazione; vietato ogni assembramento pubblico superiore a due persone, obbligo di lavoro da casa esclusi casi estremi e necessari; chiusi anche luoghi di culto e biblioteche.

 

boris johnson

Insomma: Londra e tutto il Regno Unito sono andati ufficialmente in "lockdown", in "blocco totale". "Dovete rimanere a casa. Perché il coronavirus", ha detto stasera il premier in un discorso alla nazione da Downing Street, "è una delle sfide più grandi degli ultimi decenni. La nostra sanità pubblica, come qualsiasi altra del mondo, verrebbe travolta da questo virus. Per questo ora è vitale ridurre il contagio. Se non rispetterete le regole, interverrà la polizia, anche con multe" (si parla di trenta sterline). "Nessun primo ministro vorrebbe mai annunciare simili norme", ammette Johnson, "immagino i disagi che creeranno. Ci aspettano tempi difficili e molti purtroppo moriranno", ripete. "Ma ora non abbiamo scelta: tra tre settimane vedremo se potremo allentare qualche misura".

 

 

 

boris johnson

Eppure fino a un paio di settimane fa il governo britannico, per bocca del suo massimo consigliere scientifico, aveva come "piano A" l'immunità di gregge. Ossia, far contagiare un congruo numero di residenti in Regno Unito ("circa il 60%") per evitare una seconda ondata di contagio il prossimo inverno e "stabilizzare" la pandemia. Poi è venuto lo studio dell'Imperial College che ha fatto cambiare idea non solo a Johnson, ma anche a Trump e Macron; infine, l'allarme rosso nel governo britannico per una sanità pubblica tanto lodata ma che rischia di essere sommersa dai pazienti sempre più numerosi per coronavirus. Così l'immunità di gregge è passata in secondo piano. Ora bisogna salvare solo più vite possibili.

 

 

Johnson non voleva prendere delle decisioni simili. "Non nella terra delle libertà", ripeteva nei giorni scorsi. Il premier britannico ha sempre considerato il "lockdown" come extrema ratio. Ma oggi c'è stata anche una rivolta di alcuni ministri nel suo governo per adottare misure più draconiane. E lo tsunami del coronavirus sta arrivando e di certo mieterà migliaia di vittime secondo il governo e metterà sotto un'enorme pressione il sistema sanitario britannico.

 

Boris Johnson e il Coronavirus by paniruro/spinoza

Quindi non c'era altra scelta. Il ministero degli Esteri ha oggi richiamato tutti i britannici: "Tornate immediatamente in patria". "I britannici affronteranno questa battaglia", ha concluso il suo discorso Johnson, "ne usciremo più forti di prima. Sconfiggeremo il coronavirus e lo sconfiggeremo insieme. Ma ora restate in casa, proteggiamo la nostra sanità pubblica e salviamo vite".

 

CORONAVIRUS, ORA JOHNSON ALZA LA VOCE: “STATE A CASA O SARÀ COME IN ITALIA”

Alfonso Bianchi per europa.today.it

Boris Johnson comincia ad essere preoccupato. Con il numero dei nuovi casi di coronavirus, e dei morti, che nel Regno Unito si avvia a diventare presto come quello dei bollettini di guerra a cui ormai siamo tristemente abituati in Italia (al momento sono 1.546 contagiati e 25 decessi), il premier ha deciso di passare dall'appello all'ordine, seppur non coercitivo. Johnson prova ancora a non imporre la quarantena dall'alto, ad affidarsi alla disciplina dei britannici, ma sente che presto potrebbe non bastare più.

 

boris johnson immunita di gregge

Il servizio sanitario nazionale potrebbe essere “sopraffatto” come quello italiano in sole due settimane, per questo tutti devono “stare a casa”, allo scopo di “salvare letteralmente migliaia di vite”, ha detto ieri nella consueta conferenza stampa per l'aggiornamento quotidiano sull'emergenza. Il messaggio deve arrivare più forte. Anche sul podio la scritta è chiara e a caratteri cubitali: STAY HOME, PROTECT NHS, SAVE LIVES.

 

Stai a casa, proteggi il sistema sanitario, salva vite. Per provare a far capire la gravità della situazione fa l'esempio dell'Italia, il Paese più colpito, preso alla sprovvista da un virus che ha cominciato a mietere vittime più presto, e più in fretta, che in altre parti del mondo, e che ora sta diventando un esempio da studiare, se non da seguire.

 

“Gli italiani hanno un sistema sanitario superbo. Eppure i loro dottori e i loro infermieri sono stati completamente sopraffatti dal numero dei casi. Il bilancio delle vittime è già di migliaia di persone e sta salendo. A meno che non agiamo insieme, a meno che non facciamo uno sforzo nazionale eroico e collettivo per rallentare la diffusione, allora è fin troppo probabile che il nostro sistema sanitario sarà ugualmente sopraffatto ”.

BORIS JOHNSON CORONAVIRUS

 

E oggi, nel giorno della loro festa, Johnson ha chiesto di non andare a trovare le proprie mamme, per loro potrebbe essere un rischio. Il social distance tocca anche gli affetti familiari. Per questo il premier ha chiesto di accelerare l'applicazione di questa pratica, di stare almeno a due metri di distanza dagli altri per strada.

 

Le strade del centro sono già quasi completamente deserte. Il London Bridge sembra sempre più quello della scena iniziale di “28 giorni dopo” di Danny Boyle, quando il protagonista Jim si risveglia dal coma in ospedale e trova la capitale britannica deserta. Ma nei quartieri periferici la gente continua ad affollare le strade e i parchi. Si vedono molte più mascherine ma in strada ci sono ancora troppe persone, mentre nei supermercati c'è sempre meno roba. Gli scaffali vengono saccheggiati ormai quotidianamente da una popolazione che si prepara al peggio.

BORIS JOHNSON CORONAVIRUS

 

Negli ospedali intanto fervono i preparativi per il picco: reparti riconvertiti, ospedali da campo, patti con il servizio sanitario privato e pensionati richiamati in servizio. Ma anche qui, come in Italia, i medici cominciano a denunciare la mancanza di Dpi, i dispositivi di protezione individuale, mascherine e guanti in primis. E siamo appena all'inizio della crisi.

 

Ma il Paese sembra voler fare la sua parte. Il segretario di Stato alla Salute, Matt Hancock, ha annunciato che a seguito della chiamata alle armi dei pensionati (ovviamente quelli recenti, non certo i 70enni e più che sono categorie a rischio), ben 4mila infermieri e 500 medici si sarebbero detti disposti a tornare momentaneamente al servizio sanitario nazionale nelle prime 48 ore. Alcuni di loro potrebbero dover solamente rispondere all'111, il numero di emergenza, e fare diagnosi telefoniche, la prima scrematura dei casi insomma. Ma così liberano energie necessarie negli ospedali, dove cominciano ad arrivare i primi allarmi e la paura del sovraffollamento.

 

CHRIS WHITTY BORIS JOHNSON CORONAVIRUS

Anche tra i cittadini si moltiplicano le iniziative di solidarietà. Nelle cassette della posta arrivano volantini con i contatti di volontari disposti a portare la spesa, ed eventualmente medicine, ad anziani e malati in quarantena. Ma tutto questo potrebbe non bastare, l'impressione è che le maniere forti potrebbero presto essere necessarie, soprattutto a Londra, la capitale di oltre 10 milioni di abitanti, che sarà l'epicentro dell'epidemia, il focolaio più forte. La Wuhan britannica.

 

“Il mio messaggio è semplice: la vita è cambiata, dobbiamo fare le cose in modo diverso per un po' di tempo. L'interazione sociale porta alla diffusione della malattia, porta alla morte delle persone. Non dovete uscire di casa a meno che non sia veramente necessario”, ha detto il sindaco Sadiq Khan, laburista. Insieme ai conservatori il partito guidato ancora, ma momentaneamente, da Jeremy Corbyn, sta ha affrontato la situazione fin dall'inizio con un grande spirito di unità nazionale. Zero polemiche, solo critiche, ma composte, quando ritenuto necessario.

 

boris johnson

Ed è proprio Khan a fare la voce dura, ma non con il governo (che non farebbe abbastanza secondo tanti), ma con i suoi concittadini. “È davvero importante che la polizia si concentri sulle priorità che ha, tra cui contrastare i crimini violenti e altre questioni, ma chiaramente, se le persone continueranno ad agire in un modo che porta alla diffusione di questa malattia, allora dovranno essere prese in considerazione altre misure”. L'avvertimento è chiaro.

boris johnson coronavirusboris johnson

 

BORIS JOHNSON DISPERATO GUARDA UNA MAPPA DELLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS IN ITALIAboris johnson

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…