ALTRO CHE RECOVERY, QUI FINIAMO IN TERAPIA INTENSIVA – IL PIZZINO DI DOMBROVSKIS È SINTOMO DELL’INSOFFERENZA EUROPEA NEI CONFRONTI DEL GOVERNO: NEL RECOVERY PLAN ITALIANO MANCANO ANCORA MOLTI PUNTI CHE L’UE RITIENE ESSENZIALI, COME LA PARTE SULLA CONCORRENZA, QUELLA SULLE PENSIONI E INFINE LA PARTE SULLA GOVERNANCE – DALL'UE NON SI FIDANO E IL RISCHIO È CHE IL PIANO NON PASSI L’ESAME, VENGA BOCCIATO E...

-

Condividi questo articolo


Francesca Basso per il "Corriere della Sera"

 

GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND

«Il lavoro sul Recovery Plan italiano è in corso e spero che l'instabilità politica in Italia non metta a repentaglio questo lavoro». Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis parla al termine dell'Ecofin, la riunione dei 27 ministri finanziari dell'Ue che ha preso in esame i progressi dei piani nazionali di ripresa e resilienza che gli Stati membri devono presentare per accedere ai fondi di Next Generation Eu (per noi sono circa 209 miliardi).

 

paolo gentiloni valdis dombrovskis paolo gentiloni valdis dombrovskis

«L'Italia è il maggiore beneficiario - ha aggiunto Dombrovskis - e bisogna assicurarsi che i fondi arrivino, sono molto importanti per la ripresa in Italia». La Commissione Ue non si esprime sulla crisi di governo. «Noi non commentiamo la politica interna, questo si sa», ha spiegato lunedì sera il commissario all'Economia Paolo Gentiloni, dopo l'Eurogruppo.

 

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

«Ovviamente vorrei avere degli interlocutori stabili ma non spetta a noi di discuterne», aveva aggiunto. Per Bruxelles la priorità è che l'Italia riesca a realizzare il piano nazionale di ripresa. Dombrovskis ha detto che il lavoro procede «in stretto contatto» con le autorità italiane e che due giorni fa ha avuto un colloquio con il ministro Roberto Gualtieri «per discutere della preparazione del piano nazionale italiano: l'Italia ha già presentato un numero cospicuo di componenti, quindi tutto sommato vediamo che questo lavoro sta andando avanti».

 

roberto gualtieri valdis dombrovskis roberto gualtieri valdis dombrovskis

A Bruxelles spiegano che l'ultima versione è migliorata ma restano delle criticità. Lo stesso Gentiloni ha riconosciuto lunedì che «il progetto di piano italiano è ampiamente convergente e rispecchia i nostri obiettivi e politiche» ma che le bozze italiana e di altri Stati Ue «devono essere discusse, rinforzate e potenziate dal punto di vista di riforme, raccomandazioni specifiche per Paese e dettagli su calendari per raggiungere gli obiettivi che noi ci prefiggiamo».

 

Ancora più esplicito Dombrovskis, riferito non solo all'Italia: «C'è ancora molto lavoro da fare, per esempio definire le stime dei costi, gli obiettivi finali e quelli intermedi, e affrontare le raccomandazioni Ue». Dalla discussione dell'Ecofin è emersa la necessità di migliorare la combinazione tra riforme e investimenti. Un'indicazione che riguarda anche noi, benché ci sia già stato un riequilibrio nella bozza del piano.

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles 1 giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles 1

 

Ora è necessario che Roma passi dalle linee generali alla definizione concreta dei progetti selezionati. Inoltre si deve assicurare che il piano sia coerente con le raccomandazioni specifiche per Paese, che per l'Italia prevedono una parte sulle pensioni ancora assente. Manca anche la parte sulla concorrenza e i mercati dei prodotti che Bruxelles si aspetta da noi.

 

giuseppe conte roberto gualtieri giuseppe conte roberto gualtieri

E non c'è ancora l'indicazione del meccanismo attuativo, la cosiddetta governance, che è stata al centro di grandi discussioni tra le forze politiche e che sarà definita una volta superata la crisi di governo. Un punto fondamentale per Bruxelles è lo snellimento delle procedure attraverso l'identificazione ex ante dei colli di bottiglia che frenano l'attuazione dei progetti e la definizione di procedure da far scattare in caso di ostacoli imprevisti.

Bruxelles non indica quale governance adottare, ma chiede di avere una struttura con cui interfacciarsi sia a livello politico sia a livello tecnico e che permetta l'esecuzione del piano in maniera efficace. Il nodo sarà sciolto una volta risolta la crisi di governo.

SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND

 

Bruxelles attende di vedere gli sviluppi, ma c'è un timore: che la soluzione porti a un approccio spartitorio delle risorse di Next Generation Eu con una decentralizzazione per soddisfare gli equilibri politici, facendo perdere al piano la sua integrità e coerenza con la governance. Invece servono priorità vere e target ben definiti, anche perché è altissimo il rischio che il piano non passi l'esame della Commissione e il via libera del Consiglio se non risponde ai criteri indicati dall'Ue.

 

CONTE E MERKEL CONTE E MERKEL

Dal nostro successo dipende la riuscita di Next Generation Eu, che rappresenta una svolta per la storia dell'Unione. Bruxelles ci considera fondamentali per far riacquisire fiducia nel processo di integrazione europeo, ci attribuisce una responsabilità sistemica. Se riusciremo nel Recovery Plan allora sarà più facile riaprire gli altri cantieri, come l'unione bancaria. Intanto la Commissione prosegue con il sostegno all'economia: ha proposto ai governi di prolungare fino a dicembre lo schema temporaneo di aiuti di Stato in scadenza a giugno e di aumentare gli importi per le imprese.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…