marta cartabia csm consiglio superiore della magistratura

AMPLIARE IL CSM PER DILUIRNE IL POTERE - IL MINISTRO CARTABIA VUOLE CHE IL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA SIA PIÙ NUMEROSO, 20 COMPONENTI TOGATI E 10 LAICI COM'ERA FINO AL 2002 - L’OBIETTIVO E’ RIDURRE I RISCHI DEL “BIPOLARISMO FORZATO” TRA I DUE GRUPPI PIÙ RAPPRESENTATIVI: LA SINISTRA DI AREA E LA DESTRA DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE - TRA I PARTITI RESTA FORTE LA SPINTA VERSO IL SORTEGGIO, SIA PURE “TEMPERATO” - CARTABIE DEVE FERMARE LE “PORTE GIREVOLI” TRA MAGISTRATURA E POLITICA: SE UN MAGISTRATO VIENE ELETTO NON DEVE TORNARE NELLE AULE DEI TRIBUNALI…

marta cartabia foto di bacco (3)

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

Il prossimo Consiglio superiore della magistratura sarà più numeroso, 20 componenti togati e 10 laici com' era fino al 2002. È la scelta illustrata ieri dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia ai partiti di maggioranza, per superare le perplessità sulla sua precedente proposta e portare la riforma dell'organo di autogoverno dei giudici al prossimo Consiglio dei ministri, come richiesto a Palazzo Chigi.

 

mattarella csm

Poi la partita si sposterà in Parlamento, dove la ministra conta di «trovare punti di convergenza sulle questioni aperte» vista l'urgenza - sottolineata dal capo dello Stato Mattarella e condivisa dal premier Draghi - di varare le modifiche prima del rinnovo del Csm fissato a metà 2022. Il ritorno a un Consiglio più ampio dovrebbe ridurre i rischi del «bipolarismo forzato» paventato dopo la prima ipotesi della Guardasigilli: sistema maggioritario con collegi binominali e assegnazione di alcuni seggi ai migliori terzi classificati.

 

Consiglio Superiore della Magistratura

L'aumento dei consiglieri aumenterebbe questa quota, in modo da non lasciare tutto ai due gruppi attualmente più rappresentativi: la sinistra di Area e la destra di Magistratura indipendente. Tuttavia tra i partiti resta forte la spinta verso il sorteggio, sia pure «temperato», riproposto sia da Forza Italia che dalla Lega. L'idea sarebbe di estrarre a sorte una platea di toghe tra le quali selezionare i candidati da sottoporre al voto.

 

Ma Cartabia continua a contrapporre il pericolo di incostituzionalità di una simile norma: l'articolo 104 della Carta prevede che i consiglieri togati siano «eletti» e qualunque filtro, prima o dopo le urne, suona in contrasto con questa diposizione; e non sarà certo una ministra già presidente della Corte costituzionale a battezzare una riforma a rischio censura da parte della Consulta.

 

marta cartabia foto di bacco (1)

«A parte la possibile incostituzionalità, il sorteggio sarebbe un segnale di sfiducia verso la categoria dei magistrati che non fa bene al sistema», sostiene il deputato pd Alfredo Bazoli, capogruppo in commissione Giustizia, mentre la responsabile della Lega Giulia Bongiorno ribadisce: «Il tema merita un'attenzione adeguata, e con questa premessa il nostro apporto a una riforma incisiva sarà costruttivo».

 

I Cinque Stelle erano inizialmente favorevoli al sorteggio, ma preso atto della situazione si accontentano di correzioni che riducano la possibile bipolarizzazione del Csm, soddisfatti della sostanziale tenuta del testo-base dell'ex ministro Alfonso Bonafede. Infine c'è l'Associazione magistrati che esprimerà un giudizio non unitario, poiché le correnti sono a loro volta divise. Nel fine settimana potrebbe uscire, a maggioranza, un sostegno al sistema proporzionale, ma la diversità di vedute al proprio interno indebolisce la posizione dell'Anm, dove il sorteggio sembra piacere solo al gruppo autoproclamatosi anti-correnti. Ma la riforma Cartabia non si limiterà al sistema elettorale.

alfonso bonafede 2

 

Si proverà a fermare le «porte girevoli» tra magistratura e politica, e il leader grillino Giuseppe Conte torna a chiedere che «se un magistrato viene eletto non torni nelle aule dei tribunali». E ci saranno modifiche alle valutazioni di professionalità (per incidere anche sulle nomine), sulle quali insistono sia il responsabile di Azione Enrico Costa sia il Pd, che chiede il voto degli avvocati nei giudizi espressi dai Consigli giudiziari a livello locale. Questioni apparentemente minori che, a seconda di come verranno risolte, potrebbero avere impatti significativi sulle carriere dei magistrati.

 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

Tenuto conto di tutte queste istanze dei partiti, la ministra presenterà a giorni il maxi-emendamento al progetto di riforma targato Bonafede che, una volta approvato dal Consiglio dei ministri, passerà all'esame del Parlamento. Lì Cartabia s' è detta pronta ad accogliere le modifiche proposte attraverso sub-emendamenti, che però non dovranno stravolgere l'impianto della riforma. Una partita dall'esito non scontato, che probabilmente si giocherà dopo l'elezione del presidente della Repubblica.

magistrati

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO