renzi berlusconi di maio salvini

ANVEDI COME BALLA (IL SONDAGGIONE DI) NANDO - PAGNONCELLI: IL PD CALA AL 19,5% PER EFFETTO DELLA SCISSIONE, IL M5S CALA PER EFFETTO DELLA CONTAMINAZIONE, LA LEGA RESTA IL PRIMO PARTITO CON IL 30,8% MA È BEN AL DI SOTTO DEI PICCHI ESTIVI - CALANO PURE I GRILLINI, RENZI PARTE DA UN MOLTO TEORICO 4,8%, MENTRE CRESCE LA DURA E PURA MELONI, UNICA RIMASTA FUORI DAGLI INCIUCI (9%) - FORZA ITALIA RECUPERA QUALCOSA STANDO ALL'OPPOSIZIONE

 

Nando Pagnoncelli per il ''Corriere della Sera''

 

L' insediamento del governo Conte è stato accolto con una certa perplessità. Nella prima rilevazione alla ripresa dopo le vacanze, aveva il gradimento del 36% degli italiani, con la maggioranza assoluta che esprimeva invece un giudizio negativo (52%). Oggi le valutazioni rimangono prevalentemente negative, ma con una forbice che si restringe. Infatti i giudizi positivi salgono di tre punti, attestandosi al 39%, mentre i negativi scendono di quattro punti e si fermano al 48%. L' indice complessivo migliora lentamente, passando dal 41 del primo sondaggio di inizio settembre al 45 di oggi.

berlusconi renzi

 

Il fenomeno principale di crescita è rappresentato dall' apprezzamento degli elettori dell' area di centrodestra non leghista (ovvero sostanzialmente di Forza Italia, visto che gli elettori di Fratelli d' Italia sono fortemente avversi al governo attuale), che si triplica rispetto all' insediamento, pur rimanendo prevalente in quest' area la valutazione negativa.

 

Rimangono invece consistenti, e in parte in crescita, i mal di pancia nell' area degli elettori delle forze di governo: un quarto dei pentastellati e quasi il 30% degli elettori Pd (depurati oggi dagli elettori passati a Italia viva di Renzi), danno valutazioni critiche. Sembra quindi che i sommovimenti interni alle diverse forze siano in parte coerenti con le opinioni degli elettori, in particolare i mal di pancia tra i pentastellati e l' interesse di parte dell' elettorato moderato e non filoleghista di Forza Italia.

 

I capidelegazione delle quattro forze di governo vedono Di Maio con un indice di apprezzamento del 26, sostanzialmente identico a quello di due settimane fa, Franceschini stabile a 21, mentre Speranza, per Leu, si colloca a 19, ex aequo con Teresa Bellanova, per Italia viva.

renzi zingaretti

Va sottolineato che la notorietà di questi ultimi due esponenti, è ancora piuttosto bassa, poco superiore al 50%.

 

Le intenzioni di voto evidenziano alcune differenze apprezzabili rispetto alle stime di fine agosto. Innanzitutto per la presenza della nuova formazione di Renzi. Il risultato di questa forza è stimato oggi al 4,8%, qualche decimale sopra il risultato ipotizzato all' atto della nascita.

 

Come era lecito attendersi il Pd è quello che ne esce più ridimensionato: oggi è infatti al 19,5%. I punti persi sono dovuti sostanzialmente alla presenza di Renzi, il cui consenso proviene per quasi i due terzi dal Pd; per il momento i dem non riescono a compensare le uscite dei renziani con il ritorno di elettori anti-renziani che avevano lasciato il partito.

 

SALVINI BERLUSCONI

Il M5S subisce anch' esso una contrazione significativa, passando dal 24% della rilevazione precedente, all' attuale 20,8%. In questo caso la formazione renziana non sembra rappresentare una delle cause della flessione. La perdita infatti è sostanzialmente dovuta al passaggio di una parte di questi elettori nell' area dell' incertezza e dell' astensione. La mobilitazione iniziale a favore del governo sembra rientrare, anche per le numerose polemiche e per le perplessità che autorevoli esponenti del Movimento hanno espresso nelle ultime settimane.

 

Anche la Lega vede contrarsi il proprio consenso: scende infatti di un punto rispetto alla rilevazione di fine agosto, attestandosi a poco meno del 31%, ma complessivamente risulta in flessione di oltre 5 punti rispetto a fine luglio, quando era al governo. Il calo, dovuto come abbiamo detto alle perplessità per il comportamento di Salvini e oggi presumibilmente enfatizzato anche dalla diminuita presenza mediatica del leader (non tanto sul web, quanto su stampa e tv) vede un passaggio verso l' astensione da un lato e verso FdI dall' altro che, infatti, segna un ulteriore incremento e si avvicina al 9%. Il posizionamento chiaro di Meloni, la polemica con il governo, la sua visibilità sui media, fanno premio e per una parte degli elettori rappresentano un' alternativa alla Lega.

matteo salvini giorgia meloni 3

 

FI migliora il proprio risultato (oggi è al 7%), nonostante le polemiche interne. Infine la sinistra, che si mantiene poco sotto al 3%, senza ricadute apprezzabili in riferimento alla nuova situazione.

Insomma, sembra emergere qualche segnale che fa pensare a un possibile ridislocamento di una parte degli elettori rispetto al governo, con una fuoriuscita dal M5S e una crescita di interesse, per quanto contenuta, nell' area moderata del centrodestra.

 

Occorrerà attendere per verificarne il consolidamento o meno. La presentazione della legge di bilancio è in dirittura d' arrivo e potrebbe avere qualche riflesso sugli orientamenti degli elettori.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...