bending spoons

APP-PERÒ CHE BEI SOCI - NON POTEVANO MANCARE I CAPITALI CINESI IN ''BENDING SPOONS'', LA SOCIETÀ SCELTA DA ARCURI E PISANO PER SVILUPPARE L'APP CHE TRACCERÀ I NOSTRI MOVIMENTI. NON SOLO: ESSENDO SVILUPPATA DA RICERCATORI SVIZZERI, UNA PARTE DELL'AFFAIRE POTREBBE RICADERE SOTTO LA VIGILANZA DI UN GOVERNO CHE NON APPARTIENE ALL'UNIONE EUROPEA. E POI LA DOMANDA: PERCHÉ DOVREBBERO CONCEDERE IL SOFTWARE GRATIS? SOLO PER LA VISIBILITÀ?

paola pisano

Fabio Martini per “la Stampa

 

Oramai spuntano ovunque. Versatili e gentili, i cinesi si infilano nelle operazioni più diverse e anche nella storia dell' app «Immuni» sembrava tutto gratuito e disinteressato. L' offerta da parte di una società - finanziata tra gli altri anche da capitali cinesi - è stata intrigante: un' applicazione, infilata nello smartphone di milioni di italiani, in grado di avvertire sul rischio di un contagio tutti coloro che nei giorni precedenti abbiano incrociato un positivo al coronavirus.

 

i quattro fondatori di bending spoons

Ma col passare dei giorni la vicenda sta cominciando a mostrare aspetti opachi, dimostrando di essere un crocevia di interessi politici ed economici. Una vicenda tipica di questa stagione, nella quale la debolezza strategica dell' Italia, fiaccata dal virus, sta accrescendo l' appetito di potenti che ci guardano con cupidigia.

 

Russi e soprattutto cinesi, che cercano e talora trovano alleati nel Belpaese.

La vicenda Immuni si sta ingrossando sulla base di scoperte e di retroscena che vanno ben oltre la diatriba politica. La sostanza è questa: il commissario all' emergenza Domenico Arcuri - su incarico della ministra per l' Innovazione Paola Pisano - ha affidato l' incarico di sviluppare la app alla società Bending Spoons, che oltre a essere finanziata anche dai cinesi, è sviluppata da ricercatori svizzeri, al punto che una parte dell' affaire potrebbe ricadere sotto la vigilanza di un governo - quello cantonale - che non appartiene alla Ue.

 

Risultato davvero originale di tutte queste carambole: a gestire preziosi dati pubblici (quelli sulla salute di milioni di italiani e quelli sui loro spostamenti) potrebbe ritrovarsi una società privata.

bending spoons

Ecco perché la vicenda finirà domani all' attenzione del Copasir, il Comitato per i Servizi: a portarcela sono stati Enrico Borghi, il rappresentante del Pd nel Comitato ed Antonio Zennaro, capogruppo dei Cinque stelle, vicino al presidente del Consiglio e assai meno a Luigi Di Maio.

 

Chiederanno che siano interpellati i Servizi per capire se la sicurezza nazionale sia in qualche modo a rischio.

Tutto ha inizio a metà marzo. La task force nominata dalla ministra Pisano effettua una call finalizzata a individuare la migliore tecnologia (a titolo gratuito) capace di realizzare il tracciamento della popolazione ai fini della lotta alla pandemia. Curiosamente ai 74 membri della Commissione viene chiesto di sottoscrivere un «non disclosure agreement», una clausola di riservatezza. Procedura singolare, visto che la scelta non riguarda questioni attinenti la difesa. Rispondono alla chiamata 319 imprese.

 

uffici di bending spoons

Saltate (pare) le rituali tappe intermedie, come le interviste alle singole aziende, una semplice ordinanza di Arcuri («ma serve la copertura di una legge», avverte ora Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera), porta alla scelta della app «Immuni» e dunque di società che nel proprio azionariato hanno imprenditori dai nomi altisonanti. Come i tre figli di Silvio Berlusconi (Luigi, Eleonora e Barbara), Renzo Rosso, Paolo Marzotto, Giuliana Benetton, il finanziere Davide Serra (da tempo amico di Matteo Renzi), Mediobanca ma anche il fondo Nuo Capital, che investe in Italia con capitali cinesi.

 

Secondo il «Domani d' Italia», compassato quotidiano online di orientamento cattolico democratico diretto dall' ex senatore Lucio D' Ubaldo, «la Bending Spoons fa parte (unica società italiana) di un consorzio non profit (PEPP-PT) appena costituito, con sede legale in Svizzera», è sostenuta dalla Fondazione Botnar di Basilea, che a sua volta è sotto la vigilanza del governo svizzero.

 

lo staff di bending spoons

Un sistema a scatole cinesi in salsa svizzera che ha fatto scattare l' allarme dell' ala «atlantista» del Pd. Chiede Enrico Borghi: «Perché questa società è disponibile ad agire a titolo gratuito? Google e Apple come saranno coinvolte? Chi gestirà dati pubblici così sensibili? Sulla rete si muovono stakeholders, società private, entità statuali, cybercriminali che possono contaminare o male utilizzare Big Data che non devono essere intercettabili o men che meno utilizzabili all' estero».

arcuriPAOLA PISANO LUIGI DI MAIO

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?