speranza gelmini

APRI, CHIUDI O SOCCHIUDI? - GELMINI SPINGE PER LA REVISIONE DEI PARAMETRI CHE DETERMINANO LA CLASSFICAZIONE DEI COLORI – SPERANZA E ORLANDO S'OPPONGONO SVENTOLANDO IL PROBLEMA DELLE "VARIANTI" DEL VIRUS - LA CAUTELA DI DRAGHI: RESTARE A BOCCE FERME FINCHÉ NON SI CAPISCE L'IMPATTO DELLE VARIANTI – E SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE…

Carlo Bertini per "la Stampa"

 

ROBERTO SPERANZA

«Restiamo a bocce ferme finché non si capisce l' impatto di queste varianti». Approvato il decreto di proroga che vieta per un altro mese gli spostamenti tra regioni, Mario Draghi mette così la parola fine alla discussione innescata in Consiglio dei ministri sulla revisione meno stringente dei parametri che determinano la classificazione dei «colori»: revisione chiesta dai governatori e riportata dalla neo ministra Mariastella Gelmini, che ha consegnato al premier e ai colleghi il documento approvato dalla conferenza delle Regioni.

 

Documento in cui si chiedono anche immediati ristori a fronte di ogni limitazione delle attività produttive e la comunicazione anticipata delle decisioni della cabina di regia sui nuovi «colori» settimanali di ogni territorio. Un pressing, quello dei presidenti di Regione, mosso dalla considerazione che sia meglio limitarsi a pochi indicatori, come contagi e ricoveri in terapie intensive, invece che su calcoli complessi per stabilire parametri da associare al famoso indice di contagiosità Rt.

maria stella gelmini renato brunetta

 

Chi ha assistito seduto al grande tavolo tondo da una delle postazioni protette da pannelli di plexiglas, lo descrive come «un confronto, anche con posizioni diverse, ma senza vis polemica». Fatto sta che al cospetto di un premier poco incline ad apprezzare gli acuti, è andata in scena una pacata argomentazione di Gelmini delle ragioni dei governatori «aperturisti».

 

Stoppata però, prima che dal premier, non solo dal titolare della Salute, Roberto Speranza, ma anche dal neo ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

 

ROBERTO SPERANZA

Determinato sì a preoccuparsi dei riflessi sull' occupazione, ma anche a non lanciarsi in avanti prima del tempo: quindi, «meglio non toccare il sistema che fissa le fasce di rischio». I due ministri di sinistra hanno rintuzzato la collega azzurra con l' argomento delle «varianti» del virus. «Prima bisogna capire cosa succede e che impatto avranno nel Paese», ha ribattuto Speranza. Che attende per il fine settimana un report aggiornato sul nodo che più preoccupa gli scienziati in questa fase, ovvero se stanno aumentando i tassi di contagio e quanto prendono piede le varianti inglese e brasiliana.

 

Dopo che il titolare della Sanità ha fatto il punto sull' andamento dell' epidemia, Gelmini ha dunque rilanciato l' invito dei governatori «a ragionare sui parametri per fissare l' Rt e sul criterio di territorializzazione delle misure, se provinciale o regionale».

andrea orlando

 

Spalleggiata da Renato Brunetta, che ha chiesto di valutare misure circoscritte in territori comunali più piccoli. A quel punto anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha detto la sua: una cosa è ragionare su livelli regionali e provinciali, altra cosa scendere a livello comunale, perché i dati su bacini molto piccoli rischiano di essere difficili da disaggregare. Insomma, per ora non si tocca niente.

 

mario draghi

Ma non è stato il solo punto sensibile, legato al Covid, affrontato dai ministri con il premier. Anche la convocazione delle elezioni amministrative ha tenuto banco: ne ha parlato la titolare degli Interni, Luciana Lamorgese. E il leghista Giancarlo Giorgetti, in tandem con Guerini, ha chiesto di seguire un unico schema di decisione tra tornate comunali e regionali: se si rinviano le elezioni comunali in autunno, stessa cosa andrà fatta per le regionali di maggio in Calabria. Draghi ha condiviso: «Discutiamo insieme delle elezioni regionali calabresi e delle amministrative in tutta Italia». Una decisione andrà presa a breve, unica per tutti.

maria stella gelminiroberto speranza meme mario draghi 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?