coronavirus tamponi drive in

ARIDAJE: C'È UN NUOVO RECORD DI CASI IN AMERICA, MA SI PARLA SOLO DEL ''SUD TRUMPIANO'', CON TEXAS E FLORIDA IN TESTA. MA QUANDO IL PICCO ERA NELLA DEMOCRATICA CALIFORNIA, NESSUNO HA GRIDATO CONTRO LA ''WEST COAST FIGHETTA'', COSÌ COME NON SI RACCONTA MAI CHE GLI STATI PIÙ COLPITI SONO TUTTI A GUIDA DEMOCRATICA: NEW YORK, ILLINOIS, MASSACHUSETTS, NEW JERSEY, CALIFORNIA… - OCCHIO: IN FLORIDA LA MORTALITÀ È PASSATA DAL 6,7% ALLO 0,4%. LA SITUAZIONE NON È COME ALL'INIZIO (A PARTE IL TEXAS)

RECORD DI CASI IN CALIFORNIA A DUE SETTIMANE DALLE RIAPERTURE - I PRIMI QUATTRO STATI AMERICANI PER NUMERO DI CONTAGI (NEW YORK, CALIFORNIA, NEW JERSEY, ILLINOIS) SONO TUTTI A GUIDA DEMOCRATICA, COSÌ COME LE GRANDI CITTÀ COME NEW YORK, LOS ANGELES, CHICAGO, NEWARK

 

Dagospia del 25 giugno 2020

 

https://m.dagospia.com/ma-come-non-erano-i-trumpiani-ottusi-a-infettarsi-di-piu-record-di-casi-in-california-240492

 

 

coronavirus spiagge florida 4

CI RISIAMO: I CONTAGI SONO CONNOTATI POLITICAMENTE SOLO QUANDO APPAIONO NEGLI STATI REPUBBLICANI

DAGONOTA - Ci duole dire ''ve l'avevamo detto'', ma su questo tema è difficile smentirci. Oggi c'è un articolo del ''Corriere'' dedicato al fatto che in Florida e Texas, ovvero ''il Sud trumpiano'' ci siano nuovi di contagio. Peccato che la settimana scorsa lo stesso picco si sia verificato nella democraticissima California, e nessun articolo sul dramma della ''West Coast fighetta'' sia apparso sui grandi quotidiani italiani.

 

california coronavirus

Che mai nelle loro cronache specificano che tra gli stati più colpiti, oltre al disastro New York (quasi 400mila casi, e là pure le cartelline negli ospedali votano democratico), ci sono Illinois, Pennsylvania, New Jersey, Massachusetts. Tutte roccaforti liberal, in un paese dove il potere esecutivo federale (Trump) arriva solo fino a un certo punto. Dagli ospedali alle forze dell'ordine, dalle assicurazioni sanitarie (che coprono su base statale) ai divieti di aperture, tutto si decide localmente. Non ci sono i dpcm di Conte per imporre i lockdown, che infatti sono stati decisi e gestiti dai singoli stati.

 

Nota ulteriore: come ha raccontato il prof. Zangrillo a ''Mezz'ora in più'', ''In Florida c'è stata un'esplosione di infezione, quindi di soggetti infettati ma non malati. Anzi, la mortalità è passata dal 6,7 allo 0,4''. Di fatto, solo in Texas c'è un reale problema di posti in ospedale, simile a quello già verificatosi a New York. Non a caso, e a differenza da quanto scritto nell'articolo che segue, in Texas non siamo di fronte alla ''seconda gobba'' di ricoveri, bensì al primo picco, come testimonia il diagramma pubblicato da Paul Krugman (non certo un fan di Trump).

 

 

 

 

USA, CORSA SENZA FRENI: UN INFETTATO SU 4 VIVE QUI DAL TEXAS ALLA FLORIDA, COLPITO IL SUD TRUMPIANO

Giuseppe Sarcina per il ''Corriere della Sera''

 

zangrillo

Il virus sarà pure cinese, ma la pandemia all'americana è ormai una realtà originale e sconcertante. Il contagio avanza al ritmo di 40 mila nuovi casi al giorno. La curva, unico caso tra i Paesi sviluppati, ha due gobbe. Al picco di metà aprile, circa 35 mila positivi ogni 24 ore, si è aggiunto questo di fine giugno. Dall'inizio dell'emergenza ci sono stati 2,5 milioni di casi e 125 mila morti. Lo sciame del Covid-19 si è spostato verso Sud, nella cosiddetta Sun Belt, colpendo in particolare Texas, Florida e Arizona. Negli ultimi giorni la somma dei positivi in questi tre territori è stata pari alla metà del totale nazionale. Prendiamo i nuovi casi registrati il 27 giugno. Texas: 6.000; Florida: 9.500; Arizona: 3.700. In altri termini la fascia meridionale che si estende da Est a Ovest è diventato il focolaio più attivo, occupando il posto che New York aveva ad aprile.

 

La crisi sanitaria sta provocando cose mai viste in America. Qualche mese fa il governatore della Florida, Ron DeSantis, aveva sospeso l'ingresso dei concittadini newyorkesi nel suo Stato. Adesso è il governatore di New York, Andrew Cuomo, a bandire i viaggiatori provenienti da otto Stati, compresa la Florida. Il pendolo dei provvedimenti costituisce la prova migliore di quanto sia mancato e continui a mancare un minimo di coordinamento all'interno degli Stati Uniti. Alex Azar, ministro della Sanità dell'amministrazione Trump, ieri ha fatto il giro delle tv per avvertire: «Abbiamo poco tempo per riportare la situazione sotto controllo, la finestra si sta chiudendo».

anthony fauci donald trump

 

Un messaggio completamente diverso da quello diffuso dal presidente, nei comizi, via Twitter o nelle interviste. Trump non si smuove: l'aumento dei casi è collegato all'incremento dei test. Azar, più volte considerato prossimo all'uscita, ha acrobaticamente cercato di conciliare la linea della Casa Bianca con le allarmanti evidenze dei numeri. Ha chiesto agli americani di «rispettare le distanze sociali, indossare la mascherina e praticare le precauzioni igieniche». A Washington i repubblicani guardano i sondaggi elettorali, al momento in rovinosa caduta. Qualcuno, come il senatore Lamar Alexander è andato diritto al punto: «Sarebbe molto utile se il presidente indossasse la mascherina. Potremmo sbarazzarci di questo dibattito politico per cui chi la porta è contro Trump e chi non la porta lo sostiene».

 

GREG ABBOTT

La zavorra ideologica, introdotta dalla Casa Bianca, si sta rivelando micidiale. Greg Abbott, governatore del Texas, è prima trumpiano e poi repubblicano. Aveva imposto il lockdown il primo aprile scorso e lo ha tolto 30 giorni dopo ansioso di compiacere la base texana di Trump, che è anche la sua. Abbott si è fatto beffe della mascherina e non ha neanche preso in considerazione gli avvertimenti del virologo Anthony Fauci: aspettiamo ancora qualche settimana a riaprire. Il «liberi tutti» è scattato il 31 maggio, giorno del Memorial Day che segna l'inizio dell'estate. Spiagge affollate, gente ammassata in locali e ristoranti. Atmosfera festosa e spensierata.

 

In Texas, come in Florida e, in parte in Louisiana, Mississippi e Alabama. Il conto arriva adesso. I dati mostrano che l'equazione trumpiana, «più test più casi», non regge. In Texas, per esempio, l'incremento dei contagiati è più che proporzionale rispetto all'aumento dei tamponi. Detto in numeri: per tutto il mese di maggio, il 5% dei test è risultato positivo. Dal 14 giugno a oggi la percentuale è salita, fino ad arrivare al 13% del 26 giugno. L'euforia, come spesso capita, si è subito trasformata in ansia. Ieri le immagini in arrivo da Dallas mostravano lunghe file di auto in coda per raggiungere le postazioni dei test drive-in. A Houston, la città più colpita, i letti per la terapia intensiva sono quasi al completo. A Miami, in Florida, la media giornaliera dei ricoverati adesso si aggira sui 900 pazienti, contro i 750 di metà aprile.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...