ARSENICO, MERLETTI & ZONETTI – MA LA SINISTRA CHE SI INDIGNA PER LE NOMINE “MASCHILISTE” DEI TG RAI È LA STESSA CHE DEFENESTRÒ TERESA DE SANTIS, PRIMA (E ULTIMA) DONNA A GUIDARE RAI1? DE SANTIS FU RIMOSSA DALL’INCARICO DUE SETTIMANE PRIMA DEL FESTIVAL DI SANREMO DEL 2020, PER ESSERE SOSTITUITA DA STEFANO COLETTA, MA NESSUNO SI INDIGNÒ, PERCHÉ ERA IN QUOTA LEGA – GLI STRANI SILENZI DELLA PRESIDENTE RAI, MARINELLA SOLDI, CHE HA VOTATO CONTRO LE NOMINE DI CHIOCCI E PREZIOSI, MA A FAVORE DI QUELLE DEI GENERI, SECONDO LE INDICAZIONI DELLA “SANTA ALLEANZA” ROSSI-SERGIO-ORFEO…

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teresa de santis teresa de santis

Marco Zonetti per Dagospia

 

Le lacrime amare della Sinistra sulle nomine "maschiliste" nei Tg Rai formalizzate ieri in Consiglio di Amministrazione a Viale Mazzini, riportano alla mente un episodio avvenuto nel gennaio 2020.

 

All'epoca, Teresa De Santis, prima (e ultima) donna alla guida di Rai1, nominata dal Governo Lega-M5s, fu defenestrata due settimane prima del Festival di Sanremo che lei stessa aveva preparato (scegliendo in maniera lungimirante il conduttore Amadeus contro l'allora Ad Salini che gli avrebbe preferito Alessandro Cattelan...).

 

stefano coletta stefano coletta

Due settimane prima della kermesse, per l'appunto, De Santis fu rimossa dall'incarico di direttrice di Rai1 per essere sostituita da un uomo, Stefano Coletta, in quota Centrosinistra. Uomo che, assieme ad altri due uomini, l'allora Ad Salini e l'allora presidente Foa, in prima fila all'Ariston durante lo stesso Festival - sulle note di Felicità di Al Bano e Romina Power - ballettavano gaiamente stile villaggio vacanze a Mykonos sul cadavere della povera De Santis lasciata a casa pochi giorni prima, all'ultimo momento.

 

marinella soldi carlo fuortes roberto sergio marinella soldi carlo fuortes roberto sergio

Qualche femminista s'indignò pubblicamente? Qualcuno di Sinistra puntò il dito sulla defenestrazione "sessista" di una donna - per giunta la prima a raggiungere la direzione della Prima Rete Rai - per sostituirla anzitempo con un uomo? Spoiler: nessuno, zero zero carbonella.

 

Peculiare poi che in quel periodo, durante il mandato della De Santis, quasi ogni santo giorno il quotidiano La Repubblica lamentasse per la Rai1 "leghista" ascolti in declino, share in picchiata, inusitati disastri e inesorabili calamità. All'arrivo di Coletta, malgrado gli ascolti fossero inferiori a quelli di chi l'aveva preceduto, tali articoli svanirono magicamente e Repubblica smise tout court di occuparsi degli ascolti Rai (o almeno non con la stessa assidua frequenza dei tempi di De Santis).

 

marinella soldi marinella soldi

Divertente anche la presa di posizione della presidente Rai Marinella Soldi che ieri ha votato contro le nomine di Chiocci e Preziosi al Tg1 e al Tg2. La manager renziana ha votato invece a favore delle direzioni di genere – Prime Time, Day Time, Approfondimenti eccetera – secondo le indicazioni della “santa alleanza” composta da Giampaolo Rossi, Roberto Sergio e Mario Orfeo, di cui Dagospia ha parlato mercoledì.

 

Curioso il fatto che, per motivare il suo rifiuto a Chiocci e Preziosi, l’ex direttrice di Discovery per il Sud Europa, abbia invocato la parità di genere, scandalizzandosi per la totale "assenza di donne". La presidente Soldi è infatti fautrice del protocollo "No Women No Panel", che si batte per la presenza equivalente di donne e uomini nei dibattiti televisivi.

 

gian marco chiocci foto di bacco gian marco chiocci foto di bacco

Peccato però che ogni tanto la buona Soldi deroghi da tali princìpi. Ultima occasione in ordine di tempo, il dibattito di Bruno Vespa con Volodymyr Zelens'kyj al quale partecipavano sei uomini (Mentana, De Bellis, De Bortoli, Porro, Tamburini, Molinari), sette con il conduttore, e una sola donna, Monica Maggioni.

 

Silenzio assoluto della Soldi anche nel febbraio di quest'anno quando, sempre a Porta a Porta, a commentare l'esito delle elezioni regionali Vespa chiamò ben otto uomini (con lui nove) e nessuna donna.

Rai, di tutto di più. E soprattutto due pesi due misure.

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