maldive ponte tra gli atolli

ASFALTIAMO LE MALDIVE - NO, NON È CARLO VERDONE IN ''GALLO CEDRONE'' MA LA GUERRA TRA CINA E INDIA PER ASSICURARSI IL CONTROLLO DELL'ARCIPELAGO. NEL 2018 È NATO IL PONTE CHE COLLEGA LA CAPITALE MALÈ ALL'AEROPORTO, COSTRUITO DA UNA COMPAGNIA CINESE CON LAVORATORI E SOLDI CINESI. L'INDIA RISPONDE CREANDONE UNO 4 VOLTE PIU' LUNGO PER UNIRE MOLTE PIÙ ISOLE

 

Da www.ilpost.it

ponti tra atolli alle maldive

 

Le Maldive sono il paese più piccolo di tutta l’Asia, sia per estensione territoriale sia per popolazione: 350 mila persone sparse su 1.190 isole e isolette a sud-ovest del subcontinente indiano, e radunate soprattutto nella capitale Malé, che ospita su una superficie ridotta un terzo di tutta la popolazione della nazione ed è una delle città a più alta densità di popolazione del mondo. Le Maldive sono famose per il turismo, ovviamente, ma da qualche anno sono al centro di una disputa diplomatica e di influenza tra Cina e India, che si combatte con finanziamenti miliardari per infrastrutture civili: in particolare, lunghissimi ponti.

 

Nel 2018, grazie a prestiti cinesi, il governo delle Maldive inaugurò un ponte lungo 2,1 chilometri che collega due delle isole del paese: Malé, dove si trova la capitale, e Hulhule, dove ha sede l’aeroporto. Il ponte fu costruito da una compagnia cinese che impiegò lavoratori cinesi, con soldi cinesi. In tutto, costò 200 milioni di dollari. In maniera significativa, l’opera è chiamata “Ponte dell’amicizia tra Cina e Maldive”. Ad agosto, però, l’India ha deciso di controbattere con la costruzione di un nuovo ponte: collegherà Malé ad altre isole della stessa area, e sarà molto più lungo (6,7 chilometri) e più costoso (500 milioni di dollari).

maldive ponte tra gli atolli

 

Questa competizione infrastrutturale tra due grandi potenze mondiali che si contendono un arcipelago dell’Oceano Indiano nasce da ragioni storiche e strategiche. Per la loro relativa vicinanza al subcontinente, le Maldive sono da sempre sotto la sfera d’influenza indiana. Il governo dell’India sostenne per trent’anni Maumoon Abdul Gayoom, il dittatore che ha governato il paese tra il 1978 e il 2008, e ha fatto lo stesso anche con Mohamed Nasheed, il primo presidente del paese democraticamente eletto, che ha governato tra il 2008 e il 2012. Dopo Nasheed, tuttavia, salì al potere Abdulla Yameen, un leader con tendenze autoritarie che decise di cambiare l’orientamento diplomatico delle Maldive, e di aprirsi alla Cina.

 

Come ha scritto la CNN, che ha da poco pubblicato un lungo approfondimento sul tema, prima della fine del 2011 la Cina non aveva nemmeno un’ambasciata alle Maldive. Ma le cose sono cambiate rapidamente dopo l’elezione di Yameen: l’ambasciata è stata aperta, nel 2014 il presidente cinese Xi Jinping ha fatto la prima visita di un leader cinese nel paese, e le Maldive sono diventate un paese importante nella “Belt and Road Initiative”, il grande progetto infrastrutturale attraverso il quale la Cina intende investire miliardi di dollari per lo sviluppo (dell’economia locale e della propria influenza) in un’ampia area tra Asia, Africa ed Europa.

il progetto del ponte indiano alle maldive

 

L’avvicinamento delle Maldive alla sfera d’influenza cinese però è un grave problema per l’India, e non soltanto per ragioni di orgoglio diplomatico. Le isole che compongono l’arcipelago sono attraversate da vie marittime di fondamentale importanza per l’India: vicino alle Maldive passano le rotte commerciali che garantiscono l’80 per cento degli scambi esterni e il 50 per cento delle importazioni energetiche dell’India. Lungo le stesse rotte passa anche il 62 per cento del greggio che la Cina importa dall’Africa e dal Medio oriente. Per questo l’India ha sempre avuto un’attenzione particolare per le Maldive, e per questo l’espansione dell’influenza cinese è stata accolta con preoccupazione.

 

progetto di ponte indiano alle maldive

Durante gli anni di Yameen, la Cina ha finanziato progetti molto ambiziosi nelle Maldive, come l’espansione dell’aeroporto, costata 800 milioni di dollari, e la costruzione di 7.000 appartamenti sull’isola artificiale di Hulhumalé, costruita con molte fatiche per risolvere i problemi di sovrappopolazione. Ma come successo in altri paesi, anche alle Maldive i progetti infrastrutturali cinesi hanno generato un’enorme quantità di debiti. I finanziamenti cinesi, infatti, sono stati concessi sotto forma di prestiti, spesso a tassi commerciali, erogati dal governo cinese al governo delle Maldive. Inoltre, le aziende delle Maldive hanno ottenuto prestiti da centinaia di milioni di dollari dalle banche cinesi grazie a una linea di garanzia sovrana: significa che se l’azienda fallisce, è il governo delle Maldive a dover ripagare la banca cinese al posto suo.

 

ponti tra atolli alle maldive

Secondo stime contestate dal governo cinese, le Maldive devono 3,1 miliardi di dollari alla Cina. È più di metà del PIL nazionale, che non supera i 6 miliardi. Secondo altre stime il debito delle Maldive nei confronti della Cina sarebbe minore, tra 1,1 e 1,4 miliardi.

Anche a causa di questo indebitamento, nel 2018 Yameen è stato battuto a sorpresa alle elezioni. Al suo posto è stato eletto Ibrahim Mohamed Solih, che in gran parte ha riportato la politica estera delle Maldive nella sua tradizionale posizione filo indiana (Yameen, nel frattempo, l’anno scorso è stato condannato a cinque anni di prigione per riciclaggio di denaro).

 

Anche l’India, temendo la concorrenza con la Cina, si è dimostrata molto generosa con il nuovo governo. Soltanto negli ultimi due anni ha promesso più di 2 miliardi di dollari in aiuti finanziari, e quest’anno, dicevamo, ha annunciato la costruzione di un nuovo ponte. Se il ponte costruito dalla Cina collega Malé con l’isola immediatamente a est, quello costruito dall’India sarà una struttura più complessa composta di più elementi, che collegherà Malé alle tre isole (Vilingili, Gulhifalhu e Thilafushi) a occidente della capitale.

 

arcipelago delle maldive

Il costo sarà più alto, ma secondo il governo indiano le condizioni del finanziamento (100 milioni a fondo perduto, 400 milioni in prestito) saranno più lievi, gli interessi bassi e la restituzione spalmata su vent’anni. Mohamed Nasheed, l’ex presidente alleato dell’attuale presidente Solih, ha scritto su Twitter che il prestito dell’India è «aiuto genuino da un amico», contrapponendolo ai prestiti cinesi.

CAPODANNO ALLE MALDIVE - MAURO ICARDI - EZIO GREGGIO - PIEFRANCESCO FAVINO - FRANCESCO TOTTI

 

Come la Cina, anche l’India ha annunciato una gran quantità di ulteriori progetti infrastrutturali: un nuovo ospedale, un porto, un aeroporto, rifacimenti urbanistici. Molti esperti ritengono che, alla fine, tra i prestiti indiani e quelli cinesi non ci sia molta differenza. I sostenitori dell’attuale governo dicono invece che i prestiti indiani sarebbero più trasparenti e lascerebbero più spazio di decisione alle autorità locali. Non bisogna dimenticare, comunque, che i rapporti economici tra Cina e Maldive rimangono molto forti, anche a causa del grande debito di queste ultime.

 

In generale, però, il cambiamento di governo alle Maldive ha cambiato un po’ tutto l’orientamento diplomatico del paese, e anche gli Stati Uniti sono intervenuti: a settembre, i due paesi hanno firmato un accordo di difesa, e a ottobre il segretario di Stato americano Mike Pompeo è stato in visita a Malé. Durante la visita, Pompeo ha annunciato che gli Stati Uniti apriranno ufficialmente un’ambasciata sull’isola.

sonia bruganelli alle maldive

 

Stati Uniti e Maldive avevano già provato a firmare un accordo di difesa nel 2013, ma furono costretti a rinunciare per la contrarietà dell’India, che non voleva la presenza militare americana in quella che considerava la sua sfera d’influenza. Davanti alla minaccia della presenza cinese, però, questa volta l’India ha approvato l’accordo. Questo è un buon segnale per la cosiddetta “strategia dell’Indo-Pacifico”: il tentativo dell’amministrazione americana di Donald Trump di contenere la Cina coinvolgendo non soltanto i paesi dell’Asia orientale, ma anche l’India e i paesi limitrofi.

CAPODANNO ALLE MALDIVE - FRANCESCO TOTTI E ILARY BLASIchiara ferragni alle maldive guarda al 2019 di culo maldivemaldive3marcuzzi maldivealessia marcuzzi alle maldive 3chiara ferragni alle maldive

 

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?