il ministro del tesoro daniele franco

ASSALTO ALLA DILIGENZA - I PARTITI ASSEDIANO IL GOVERNO CON LE LORO RICHIESTE SULLA MANOVRA - SE NE È ACCORTO ANCHE IL MINISTRO DELL'ECONOMIA DANIELE FRANCO CHE, DURANTE L'AUDIZIONE DAVANTI ALLE COMMISSIONI BILANCIO E FINANZE DI CAMERA E SENATO, E' SBOTTATO: "MI SEMBRA DI AVERVI TUTTI ALL'OPPOSIZIONE" - DAL BONUS DEL 110% AI BONUS PER CHI ACQUISTA AUTO ELETTRICHE, ECCO TUTTE LE RICHIESTE

Paolo Baroni per "la Stampa"

 

DANIELE FRANCO

Per tagliare l'Irpef e l'Irap, accontentando lavoratori dipendenti e pensionati, imprese piccole e grandi, centrosinistra e centrodestra, servirebbero molti più soldi di quelli che il governo ha messo a bilancio. Questo hanno fatto capire i primi incontri al Mef tra il ministro dell'Economia Franco ed i rappresentanti dei partiti di maggioranza che oggi torneranno a vedersi per valutare le nuove simulazioni preparate dai tecnici.

 

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

Sul tavolo arrivano due ipotesi del taglio dell'Irap, una «verticale» in base alla forma giuridica delle imprese (ditte individuali, imprese di persone, mini srl), ed una «orizzontale» legata al fatturato. La prima costa 2 miliardi di euro, la seconda addirittura 2,8, al punto che i tecnici (con grande scorno del centrodestra) ipotizzano di limitare al solo 2022 il finanziamento di questo intervento per ovviare alla scarsità di risorse. Soldi in più per finanziare il taglio delle tasse, ha confermato ieri il viceministro dell'Economia Laura Castelli, «non ce ne sono».

 

daniele franco

Devono bastare gli 8 miliardi messi a bilancio. Di diverso parere la relatrice in Commissione Finanze, Roberta Toffanin (Fi), secondo la quale «i fondi sono insufficienti per parlare di vero taglio delle tasse». E non a caso, nel parere votato ieri dalla sua Commissione si dice che la priorità deve essere «la soppressione dell'Irap per i lavoratori autonomi e le piccole imprese società di persone» mettendo questa scelta davanti alla riduzione delle aliquote Irpef e del cuneo fiscale.

 

BONUS 110

Il pressing dei partiti è ripartito alla grande. Se ne è accorto direttamente martedì sera anche il ministro dell'Economia Daniele Franco durate l'audizione davanti alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato. «Mi sembra di avervi tutti all'opposizione» ha detto rivolto a deputati e senatori che lo avevano bombardato di rilievi, domande e richieste. Molte commissioni hanno già compilato le loro richieste a partire dalla Commissione Finanze che sollecita un ulteriore slittamento delle scadenze fiscali sospese causa Covid.

 

motore auto elettrica

Poi assieme ai colleghi di Lavori pubblici e Industria ha chiesto di rimettere mano alle norme sul superbonus del 110% prevedendo un periodo di fruizione più ampio e non più modificabile e la cancellazione almeno sino a tutto il 2023 del tetto Isee dei 25 mila euro. La Commissione Industria chiede di prorogare per il 2023 anche tutti gli altri bonus edilizi (sisma bonus, bonus facciate, bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus verde e bonus mobili) per tutte le tipologie di abitazioni oggi consentite (condomini, case unifamiliari e plurifamiliari, edilizia residenziale pubblica e cooperative di abitazione), di estendere il superbonus anche al Terzo settore e di innalzare dal 60 al 75% il bonus facciate.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Tra le richieste avanzate dai senatori dei Lavori pubblici c'è l'incremento delle risorse stanziate per il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile in modo da poter finanziare anche il rinnovo di mezzi e attrezzature aeroportuali, del parco autobus (anche bus turistici) e infrastrutture per la mobilità urbana come scale mobili e ascensori. Inoltre suggerisce di prevedere opere tramviarie per il Giubileo 2025 e di destinare adeguate risorse alle connessioni ferroviarie nelle zone sismiche, al completamento dei collegamenti con le autostrade e alla manutenzione di ponti e viadotti.

 

Per la Commissione Industria, invece, il governo dovrebbe valutare l'opportunità di rifinanziare gli incentivi all'acquisto di veicoli elettrici o di veicoli a basse emissioni di anidride carbonica per tutto il 2021 in modo da sostenere il settore dell'automotive, prevedendo poi «ammortizzatori sociali straordinari» per far fronte alle situazioni di crisi attuali e per accompagnare i processi di trasformazione e transizione del settore.

Auto elettrica ricarica

 

Ieri la Commissione Bilancio ha finalmente risolto lo psicodramma relativo alla nomina dei relatori della manovra riuscendo così a incardinare i lavori parlamentari già in forte ritardo: alla fine è passata una soluzione «istituzionale» con l'indicazione dei nomi del presidente (Daniele Pesco dei 5 Stelle) e dei suoi vice (Vasco Errani di Leu ed Erica Rivolta della Lega). Questa scelta ha però scatenato l'ira dei senatori di Forza Italia che per protesta hanno abbandonato i lavori creando così un piccola frattura nella maggioranza.

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