ponte morandi agrigento

CON LE AUTOSTRADE IN MANO ALL'ANAS STIAMO IN UNA BOTTE DI FERRO (ARRUGGINITO): IL PONTE MORANDI DI AGRIGENTO È CHIUSO DA TRE ANNI E ASPETTA ANCORA L'INTERVENTO DELL'ENTE PUBBLICO - È UN ALTRO LASCITO DEL PROGETTISTA ORMAI LEGATO AL VIADOTTO DI GENOVA, MA CHE ALTRE SPERICOLATE OPERE IN CEMENTO ARMATO HA LASCIATO SPARSE PER L'ITALIA E PER IL MONDO. CON UNA DATA DI SCADENZA MOLTO PIÙ RAVVICINATA DI QUANTO PENSASSE…

 

Fabio Albanese per ''la Stampa''

 

Sopra, le erbacce spuntano dall' asfalto che nessuno percorre più da quasi tre anni. Sotto, il ferro arrugginito spunta dal cemento ammalorato dei piloni. Questo "Morandi" non ha fatto in tempo a cadere, come il più tragicamente famoso ponte di Genova, perché nel marzo del 2017 l' Anas lo ha chiuso al traffico; ma il lungo viadotto che attraversa la Valle dei Templi di Agrigento, due tronconi Akragas 1 (1320 metri) e Akragas 2 (790 metri) costruiti dall' architetto Riccardo Morandi alla fine degli Anni 60 del secolo scorso, fa paura anche così, deserto.

viadotto morandi agrigento

 

 Quando fu progettato, il dibattito era stato sull' opportunità di farlo, di far passare un invadente viadotto stradale tra i resti di una necropoli, una sorta di sfregio alla Valle. Oggi si discute di altro, se abbatterlo costruendo una nuova strada lontana dai siti archeologici o se restaurarlo e riaprirlo al traffico. Di quest' ultimo avviso è l' Anas, che in Sicilia gestisce quasi 4200 chilometri di strade e 1600 tra ponti e viadotti e che in verità ha già avviato i lavori per l' Akragas 1 a traffico aperto.

 

ponte morandi ad agrigento 9

Per l' Akragas 2, quello chiuso al traffico, i lavori non sono ancora partiti. Si aspetta l' invio entro il mese prossimo dei progetti «agli enti competenti» per i pareri e si assicura che «l' ultimazione di tutti gli interventi è fissata entro la fine del prossimo anno». Spesa prevista, 30 milioni di euro. Ma in città le voci a favore dell' abbattimento sono tante e fanno leva su un appello che lo scorso anno firmarono associazioni ambientaliste come Fai e Mareamico ma anche Vittorio Sgarbi e l' ex assessore ai beni culturali della Sicilia, l' archeologo Sebastiano Tusa, che poche settimane dopo morirà in un incidente aereo.

ponte morandi ad agrigento 8

 

«Per noi andrebbe abbattuto - dice il presidente di Mareamico di Agrigento, Claudio Lombardo - è chiuso da oltre mille giorni e resta una bruttura del paesaggio, per giunta inutile, visto che è chiuso da quando Mareamico tre anni fa ne mostrò le condizioni, provocando un' inchiesta della magistratura e la successiva decisione dell' Anas di chiuderlo. Peraltro, i costi per eliminare il Morandi e fare una nuova strada lontano dalla Valle dei Templi sono gli stessi».

 

ponte morandi ad agrigento 7

Un fatto è certo: così com' è, quel viadotto non serve a nessuno. Lo hanno ribadito sindaci e organizzazioni sindacali in una riunione alla prefettura di Agrigento, al termine della quale è stata decisa una protesta fissata per sabato 25 gennaio e che partirà dalla "rotonda Giunone", dove comincia la statale 640, altra grande incompiuta. E infatti la mobilitazione riguarda anche il viadotto Petrusa sulla strada per Favara, abbattuto per le sue condizioni e da un anno in ricostruzione; la stessa 640, la "strada degli scrittori" che collega Agrigento con Caltanissetta e che da anni è sottoposta a lavori per trasformarla in una superstrada; alla Statale 189 Agrigento-Palermo, lavori da da "fine pena mai", dove qualcuno ha contato i semafori che regolano il traffico alternato: fino a 11.

ponte morandi ad agrigento 6

 

Simboli di un territorio, la Sicilia, dove viaggiare, su strada o su ferrovia, è una scommessa. La stessa Regione Siciliana ha più volte strapazzato l' Anas considerata, come le Ferrovie, inefficiente e poco attenta all' isola. L' azienda delle strade, che rischia di ritrovarsi anche gestore delle principali autostrade italiane se venisse davvero revocata la concessione alla società dei Benetton, si difende e assicura il proprio impegno. Anzi, sui ponti dice di avere un sistema di monitoraggio ("Bridge management system"), molto efficace: «Nell' isola la programmazione 2016-2020 ha raggiunto valori economici elevati, pari a quasi 5,9 miliardi di euro - spiega Anas -. Questi sono ripartiti tra nuove opere per quasi 4,8 miliardi, e manutenzione programmata per 1,1 miliardi».

 

ponte morandi ad agrigento 13

La realtà che vedono gli automobilisti siciliani e i tanti turisti è però fatta di strade con asfalto danneggiato, ponti e viadotti chiusi, frane, deviazioni. L' ultima riguarda ancora l' autostrada Palermo-Catania, la più importante arteria dell' isola, che si percorre senza pedaggio ed è gestita proprio da Anas, da anni disseminata di cantieri per robusti lavori di ristrutturazione: alla situazione di un altro viadotto famigerato, l' Imera, travolto quasi 5 anni fa da una frana e ancora in fase di ricostruzione (si dice sarà pronto entro la primavera), da qualche giorno si è aggiunta quella del viadotto Cannatello, le cui condizioni precarie hanno costretto l' Anas alla chiusura. Le auto fanno una piccola deviazione; camion e bus devono percorrere per decine di chilometri malandate strade provinciali prima di poter rientrare, strade ormai semi-abbandonate visto che le Province non esistono più. -

ponte morandi ad agrigento 3ponte morandi ad agrigento 17ponte morandi ad agrigento 12ponte morandi ad agrigento 14ponte morandi ad agrigento 15ponte morandi ad agrigento 16ponte morandi ad agrigento 4ponte morandi ad agrigento 2ponte morandi ad agrigento 1ponte morandi ad agrigento 10ponte morandi ad agrigento 11ponte morandi ad agrigento 5

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”